No time to be sorry

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Songs for the chapter: 

Underwater- Mika

Gli occhi di Abbie erano ancora impastati dalle lacrime secche, che avevano smesso di scendere solo da qualche minuto. David era affianco a lei, anch'egli con le guance bagnate, ma sembrava essersi addormentato. Il braccio del ragazzo stringeva troppo forte la vita di Abbie, che sentì la ferita pulsare. Voleva delle scuse, e non seppe nemmeno se quelle le potevano bastare, ma le voleva comunque. Cercò di alzarsi dal letto, e dopo vari tentativi riuscì a scostare il corpo di David dal suo. 

-Abbie..- mugolò, con aria stordita.

Abbie si girò verso di lui, guardandolo con il terrore negli occhi. Non era ubriaco, ma avrebbe potuto farlo ancora e ancora, ripetendo la stessa scena della sera precedente. 

-Ho paura. Seriamente. E non dirmi di non averne, perchè è troppo tardi.- soffiò Abbie, con i capelli scuri che le sfioravano il viso.

-Avevo una mezza idea di dirtelo, ma è meglio se me ne sto zitto.- tra le labbra di David si creò un sorriso triste. 

Abbie annuì, ancora. Deglutì rumorosamente, mentre una parte di lei la pregava di scappare e l'altra le dava il coraggio per rimanere. Seguì una breve pausa di silenzio, poi David continuò.

-Mi dispiace Ab, davvero.- mormorò.- Ti ho vista serena mentre eri con quel ragazzo, e ti giuro non ce l'ho fatta. Perchè non riesco a farti sentire bene? Perchè è tutto un casino?- sospirò, passandosi una mano tra il ciuffo spettinato. Afferrò il lembo della maglia di Abbie, e la alzò fino al petto, sfiorando con le dita il segno blu. Abbie cercò di riabbassarla, ma il tentativo fu invano.

-D-david, adesso basta.- boccheggiò piano la ragazza. 

-Sono un mostro, vero?- ripetè con una lentezza quasi angosciante. La risposta, forse sarebbe dovuta essere un si. Un si convinto, perchè quello era ciò che doveva essere oggettivamente. Ma le parole facevano fatica ad uscire dalle labbra di Abbie. Anche dopo quella notte, non riusciva a vedere David come un mostro, come una persona cattiva.

-Non lo sei.- mormorò piano.

-Si invece.- continuò David, annuendo mormosamente. Abbie gli afferrò la testa, e ripetè le parole piano, cercando di calmarlo:- Non lo sei David, non lo sei. 

Il silenzio penetrò nella stanza semi buia, l'unico rumore era quello dei sospiri dei due ragazzi che si incrociavano.

-E quello?- chiese David, indicando la guancia violacea- Quello cos'è? Un mostro picchia una ragazza, un mostro perde il controllo, un mostro lo fa. Sono la persona sbagliata per te, Abbie, vattene ora, perchè non meriti questo. Meriti la felicità più incondizionata. Non voglio distruggerti Ab, ti amo troppo per farlo. 

-Non lo farai.- lo fermò Abbie, con la gola secca per lo sforzo.- Ti aiuterò David, dimmi solo cosa posso fare e lo farò.

Il silenzio ritornò nuovamente, stendendosi sulle voci basse dei due ragazzi.

David si avvicinò al collo di Abbie quasi con prudenza, sfiorando la pelle candida con le labbra morbide e rosee. Arrivò alla mandibola, baciando l'angolo della bocca. 

-Promettimi solo una cosa, Abbie.- continuò, serio. 

La ragazza annuì.

-Promettimi che se mi vorrai io sarò tuo. Promettimelo, ora.- gemette piano.

-Promettimi che se mi vorrai io sarò tua.- ripetè le stesse parole Abbie, con un lieve luccichio tra gli occhi. 

-Promesso.- mormorò David.

-Promesso.- rispose. 

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Amorini cari, finalmente ho aggiornato. 

So che è cortissimo, perdonatemi ahahah. :3

E niente, spero che vi piaccia. Allora, la storia è agli sgoccioli, nel senso che mancheranno ancora al massimo un paio di capitolo, poi vedrò.

Vi amo tanto, grazie a tutte per il supporto. <3 Xx

 

The light of the firefliesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora