È notte fonda e sogno.
Sogno una distesa di papaveri rossi al tramonto che ha colori caldi e accesi. Sono distesa sul prato e guardo il cielo che piano piano diventa sempre più scuro. Dopo poco ci sono stelle che brillano e illuminano il campo di papaveri; sento un vento che lentamente diventa sempre più forte e porta via i petali rossi così mi metto a correre e vedo dove i fiori vengono portati. Mi ritrovo davanti una casa piccola ma invitante, le luci dentro sono accese e la porta è socchiusa così entro. Lo scenario cambia e sono di nuovo alla festa di Tommy ma questa volta non c'è nessuno che conosco, ad un certo punto vedo che c'è un ragazzo che mi osserva, da lontano non lo riconosco così mi avvicino. Mi avvicino ancora e lo vedo. È Levi. Lui rimane impassibile e continua a fissarmi ma io non so che fare, non riesco più a muovermi. Ad un tratto la porta di casa si spalanca e torna il vento che spazza via tutto: pareti, mobili e persone compreso Levi.
Mi sveglio con mia mamma che mi scrolla avanti e indietro urlandomi che è tardi e che mi accompagna lei a scuola dato che ho perso la corriera. Spalanco gli occhi e guardo che ore sono, è la prima volta che mi capita di non sentire la sveglia, di solito mi sveglio anche prima che suoni. Afferro un biscotto al volo, mi lavo i denti in fretta e furia e mi vesto con i primi vestiti che mi capitano in mano. La mamma accende la macchina e parte spedita verso scuola.
<< Come mai oggi non ti sei svegliata? Sei sempre stata impeccabile la mattina...>> mi chiede un po' preoccupata.
<< Stavo facendo un sogno strano, probabilmente ne ero immersa totalmente>>.
<< che sogno era?>> sembra piuttosto curiosa.
Mia mamma è sempre così, vorrebbe sapere un po' tutto quello che succede, ma non per tenermi d'occhio, credo che lo faccia per capire cosa mi succede durante il problematico periodo dell'adolescenza, in fondo è una psicologa. Con lei ho un bellissimo rapporto anche se qualche volta preferisco tenere per me certi particolari, e ho preso i suoi grandi occhi verdi, che ogni volta il papà guarda con affetto e di cui dice sempre di essersi innamorato perdutamente.
Comunque resto sul vago perché voglio capire prima cosa significhi quel sogno dato che non lo so nemmeno io e mentre chiacchieriamo del più e del meno arriviamo giusto in tempo a scuola al suono della prima campanella. Saluto la mamma con la mano e scappo in classe.
Finite le lezioni sono pronta per andare a prendere la corriera con Tommy (Gloria va a casa a piedi perché abita vicino a scuola), quando sbuca di nuovo Levi. Mi sento un po' a disagio, forse per il sogno di stanotte ma cerco di non farglielo notare.
<< Ti dispiace se mi aggrego? Tommaso mi ha invitato a casa sua per fare una partita a tennis>>.
Tommaso ha sempre giocato a tennis e vicino a casa sua c'è un capo apposta per giocare.
<< Giochi a tennis?>> gli chiedo incuriosita.
<<Non molto, solo qualche volta ma oggi è una bella giornata da passare fuori, tu che dici?>> mi risponde allegro.
In effetti oggi si sta proprio bene fuori.
Tommaso mi chiede se voglio andare con loro a fare una partita. Sarebbe un'occasione per conoscere meglio Levi e per dimostrare a Tommy che anche io me la cavo a tennis, così rispondo che dopo aver fatto i compiti, faccio un salto da loro.
Non so perché ma dopo pranzo faccio i compiti velocissimamente e mi preparo per andare al campo da tennis. Quando arrivo vedo i due ragazzi immersi nel gioco: Tommaso fa il virtuoso e fa mosse particolari per battere la palla, mentre Levi ride ogni volta che manca la palla. Quando arrivo entrambi si girano e mi salutano con la mano. Levi mi cede la racchetta per farmi sfidare contro il mio amico ma lui dice << No, no, facciamo due contro uno tanto vi batto>>.
Levi prende un'altra racchetta e si avvicina a me e mi sussurra << Allora qual è la nostra tattica?>>
<<Lo battiamo e vinciamo>> rispondo e lui sorride.
<<Cosa state farfugliando voi due?>> chiede Tommaso.
<< Niente abbiamo solo deciso di stracciarti>> risponde Levi sorridendo nuovamente.
Fino ad ora l'ho sempre visto contento e devo dire che mi affascina, ha un bel sorriso.
Siamo quasi a fine partita e ovviamente l'avversario sta vincendo ma devo dire che non stiamo giocando male, anzi siamo una buona squadra. Levi dice di avere caldo così si leva la maglietta mentre Tommaso batte la palla, non sono riuscita a non dare un'occhiata e proprio in quel momento la palla rimbalza due volte a terra. Tommaso esalta gongolandosi per la vittoria, mentre Levi mi chiede cosa sia successo.
<< Ho mancato la palla>> rispondo delusa ma allo stesso tempo non mi dispiace non essermi persa quell'istante in cui si è tolto la maglietta.
<< Ma come, dovevamo batterlo!>> risponde scherzando e mi abbraccia per consolarmi, sebbene non mi dispiaccia questo suo gesto devo dire che è un pochino sudato ma lo sono anch'io quindi lascio passare.
Ormai è arrivato il tramonto e Tommy ci invita a mangiare a casa sua. Io non abito molto lontano da lui così vado a farmi una doccia veloce e torno a casa sua.
La serata è stata piacevole, abbiamo mangiato l'insalata di riso preparata dai due ragazzi e abbiamo parlato per lo più di scuola e dei professori. Poi Levi dice che deve tornare a casa sua, sono le nove meno un quarto, e quando apre la porta si sente un vento un po' più forte del solito, prima che esca però si gira, mi guarda e mi sorride.
Sembra quel sogno. Quello stranissimo sogno.
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Rosso
RomanceOgni colore ha il suo significato. il rosso, oltre che a passione e amore, simboleggia emozioni vivaci, energia, eccitazione, movimento. Questa è la storia di Adele, una ragazza semplice e un po' buffa, che ha sempre vissuto circondata da questo col...