Capitolo Terzo

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Dico a mamma che mi fermo a dormire da Tommy perché non sta molto bene e anche se sento dal tono di voce che non le piace questa situazione mi dà il consenso, poi insieme a Gloria ripuliamo stanza per stanza mentre il padrone di casa sta distrutto sul divano a dormire come un ghiro, anzi quando dorme Tommaso è un animale a se stante, potrebbe passare un'intera mandria di gnu davanti alla sua faccia e non se ne accorgerebbe neanche, quindi io Gloria parliamo tranquillamente senza preoccuparci del fatto che si possa svegliare, forse sarebbe anche meglio se lo facesse così potrebbe aiutarci.

La mattina mi sveglio verso le nove mentre la mia amica è già in piedi da non so quanto tempo perché ha i capelli biondo cenere raccolti in una perfetta coda di cavallo senza un ciuffo fuori posto e si è già lavata i denti perché vedendomi sveglia si fionda su di me e mi dice che ha preparato i pancake ai ribes. È la migliore come sempre in tutto ciò che fa: è brava a scuola, a casa aiuta ed è gentile ed educata, forse qualche volta è un po' bacchettona e tende a distaccarsi dalle persone ma qualche difetto ce lo deve pur avere.

<< Come va con i glutei?>>

<< Tonici e belli tondi come sempre>> scherzo ricordandomi subito dopo della caduta << Non mi fanno più tanto male>>.

Scendiamo in cucina e passando per il salotto vediamo che Tommy è ancora addormentato.

<< E adesso chi lo sveglia?>> mi chiede Gloria.

<< Sinceramente vorrei vendicarmi, insomma grazie a lui sono caduta, mi sono fatta male, ho dovuto abbandonare la conversazione con il tipo del ghiaccio, abbiamo pulito casa al posto suo... insomma mi sembra il minimo>>

<< Aspetta, aspetta... Hai conosciuto Levi?>>

<< Beh sei stata tu a dirmi che ti ha dato il ghiaccio e dopo che l'ho ringraziato abbiamo iniziato a chiacchierare...>> mi fermo << Ehi aspetta! E tu come lo conosci?>> chiedo incuriosita.

<< Sai quel giorno quando sei andata con i tuoi cugini a Gardaland? Io e quel ghiro sul divano siamo andati alla sagra e quella sera Levi non doveva lavorare così ci siamo ritrovati sullo stesso tavolo insieme ad altri ragazzi e abbiamo parlato un po' tutto qua>>.

Avrei voluto chiederle qualcosa in più ma proprio in quel momento sentiamo un rumore misto tra il verso di una mucca e di un trattore: è Tommy che sta sbadigliando e stiracchiando, risvegliato dal lungo letargo.

<< Che è successo?>> chiede spaesato. Vorrei stritolargli il collo ma il mio buon senso mi dice di non farlo così prendo soltanto un cuscino e comincio a picchiarlo.

<< No! Così mi rovini i capelli!>>.

<< Tanto non ti vede nessuno. La festa è finita ore fa>> dice Gloria.

Tommaso si alza in piedi e apre le tende per poi venire accecato dal sole caldo e acceso.

<< Forse hai ragione... Mmh... Pancake che buoni! Ora me li mangio tutti!>> dice fiondandosi in cucina ma non fa in tempo ad arrivarci che devia e va in bagno a vomitare nuovamente.

<< Perché ci siamo beccate proprio lui...>> dice Gloria mettendosi la mano sulla fronte.

<< Perché senza lui sarebbe una noia mortale>> rido facendo spuntare un sorriso divertito sul volto della mia amica.

Il giorno dopo a scuola tutto si placa, le aule sono stranamente tranquille, nei corridoi i ragazzi chiacchierano e camminano ma senza fare confusione e fuori il sole è tiepido e accogliente. Sono in coda alla macchinetta per prendere un caffè, quando dietro spunta Levi, credo di aver riconosciuto la sua voce, prelevo la bevanda e quando mi giro lo vedo e sobbalzo un pelo.

<< Ehi! Va tutto bene?>> mi chiede inarcando le sopracciglia.

<< Sì, solo che non pensavo di trovarti proprio qui dietro>>.

<< Come stai? Insomma... come va lì dietro?>> mi chiede arrossendo un po'.

<< Una favola! Grazie dell'aiuto, insomma senza di te sarebbe ancora tutto gonfio e... Ed è meglio se vado>> giuro che non so come tutto questo sia uscito dalla mia bocca. Faccio per andarmene quando lui si mette a ridere, io invece rido nervosamente cercando un punto dove andare a nascondermi ma per fortuna suona la campanella così ci salutiamo e ognuno torna nella propria classe.

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