Eroine.

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Volevo avvisare che questo capitolo conteniene uso di linguaggio forte e tratta argomenti delicati quale uso di droga e scene di sesso tra uomini.

So anche che non interesserà a nessuno, ma magari c'è qualche casta anima che legge e non vorrei bloccare la crescita a nessuno.

Delusione e rabbia.

Ecco cosa sentiva bruciare dentro di sé Harry, mentre con una morbida asciugamani bagnata, faceva pressione sul naso ingrossato e un pò livido di Zayn.

Delusione, più che rabbia, pensandoci.

Sentiva il proprio cuore che se prima già spezzato, adesso fattosi in tanti piccoli frammenti che difficilmente sarebbero tornati insieme e al posto giusto.

"Fai piano, Haz."

Un mormorio lamentoso scappò dalle labbra scure di Zayn, che sovrapponendo la propria mano a quella del riccio, guidò i movimenti lenti, fino ad eliminare qualsiasi traccia di sangue.

***

Le piccole dita di Louis pigiavano con foga contro i tasti del telefono, fino a comporre un numero ben conosciuto.

Aveva indossato nella fretta di fuggire un pantalone di tuta, una felpa e delle infradito indecentemente grandi, che molto probabilmente appartenevano ad Harry, rifletté procurandosi una fitta non indifferente alla bocca dello stomaco.

"Lou?"

La voce sottile, ma per niente innocente dall'altro capo del telefono fece spuntare un ghigno amaro sul volto del ragazzo, che schioccando la lingua contro il palato continuava a dondolare le gambe battendo, di tanto in tanto, i talloni contro il muretto sul quale era seduto.

"Ricordi quando mi dicesti che se avessi voluto qualcosa da te, non avrei dovuto far altro che chiamarti?

Ho bisogno di quella cosa, Stan."

Tutti sapevano bene cosa intendesse Louis con 'quella cosa'

e nonostante le più volte ripetute incitazioni a smettere Louis continuava ad usarla per placare i nervi, o semplicemente per dimenticare.

Louis non era mai stato il tipo di persona che combatte per ciò di cui sente il bisogno, Louis si era sempre lasciato cullare dal proprio destino ed aveva lasciato che fossero gli altri a lottare al posto suo, e questa volta nonostante sentisse davvero necessaria la presenza di Harry nella propria vita, continuava ad aspettarsi che da un momento all'altro qualcuno facesse smettere di sembrare tutte le cose così complicate.

Lui nel frattempo, voleva dimenticare.

"Sei a Doncaster?"

La voce trascinata di Stan, fece sussultare Louis che si era perso nei propri pensieri.

Louverdose||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora