Ancora qui.

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Il ragù si scioglieva sulla lingua, dando agli spaghetti una consistenza afrodisiaca, che però, nulla poteva in confronto alle labbra di Harry che le chiudeva intorno alla pasta, incavava le guance e completava il massacro con un fatidico 'plop'.

Le labbra, già piene e rosse, si gonfiarono in maniera non indifferente a contatto con il forte tepore del piatto e mi sentii anche pronto a giurare, che lui mi guardasse di proposito, di traverso e tra le lunghissime ciglia, leccandosi di tanto in tanto le labbra, nel tentativo di farmi sbroccare.

Era come il suo hobby, farmi ritrovare con un erezione durante il pranzo, per avergli guardato la bocca da pompini, come un fottuto dodicenne.

Decisi di raccogliere tutto il mio buon senso e portare lo sguardo verso gli occhi color nocciola di Liam.

"Questa fottuta pasta è decisamente divina, amico!" mi complimentai, prendendo un breve sorso dalla birra frizzantina che avevo davanti e sporgendomi dall'altra parte del tavolo a dargli una pacca sulla spalla, Liam si fece scappare una risatina e mi rivolse uno sguardo di ringraziamento, fingendo un inchino.

"Il merito, va ovviamente anche all'assaggiatore." si vantó Niall, ormai già brillo, scoccando la lingua contro la guancia e roteando gli occhi "questo maniaco, avrebbe spostato cercare di avvelenarvi, ed io l'ho prontamente evitato." continuò fingendosi offeso e  puntando i propri occhi cobalto in quelli di Liam.

Liam annuì, applaudendo tra le risate "Sei il loro salvatore, forza ragazzi, ringraziatelo" urló rivolgendosi a noi.

Dopo quel momento con Niall che perdeva assolutamente il controllo e Liam e Zayn, ascoltavano qualche nuovo pezzo di quello o questo DJ a tutto volume, non si riuscì a capire più nulla e ne approfittai, per portare via dalle braccia di Niall, il mio Harry che profumava di Alien, vino rosso e di lui.

"Dove mi porti, mh?" tubó civettuolo battendo nuovamente le sue fottute ciglia lunghe.

Non diedi il tempo di fargli continuare il discorso trascinato e confuso, poiché portai le mie labbra verso le sue, calde e accoglienti come sempre.

"Non dovresti, sono un po' ubriaco, love." biascicó ridacchiando e contraddicendosi, lasciando un doloroso morso al mio petto.

"Posso sempre andarmene." lo sfidai, soffiandogli contro le labbra e lasciando un umido bacio lungo il suo collo.

"No, ti prego, prendimi." sospirò, facendo in modo che qualcosa si svegliassè tra le mie gambe.

Afferrai la sua mano e lo portai nella camera di Liam, spingendolo contro la porta, in modo da chiuderla e tornai ad attaccarmi alle sue meravigliose labbra gonfie, le presi a morsi fino a sentire il ferroso sapore del sangue sotto la lingua e distinsi ogni suo più piccolo tremito, beandomi dei profondi gemiti che la sua gola produceva.

"Mi sei fottutamente mancato, Haz." mormorai affondando le dita tra i suoi lunghi e morbidi capelli e trascinandolo sul letto che sembrava bramare la nostra presenza.

Mi spinsi sul suo corpo, provocando attrito tra i nostri bacini e risucchiai il gemito che gli usciva tra le labbra, con un bacio.

"Fammi l'amore." gemette tra i denti bianchi, mordendosi quelle labbra tanto rosse quanto morbide.

L'alcool aveva sicuramente lasciato il suo corpo, a quel punto.

Annuì verso di lui, piantando i miei occhi nei suoi e poggiai le mie labbra sul suo torace, che si lasciava scoprire dalla sottile camicia di flanella dalle fantasie esotiche.

Le mie labbra sul suo corpo, creavano una melodia meravigliosa, la mia melodia preferita e più volte mordicchiai e succhiai la pelle sensibile e bianchia, marchiandolo in modo che la gente sapesse che era mio, in un modo o nell'altro.

In pochi minuti, la camicia toccò il pavimento ed io continuai a trascinare languido, le mie labbra su di lui, scorrendo verso il basso ed arrivando verso l'inizio del pantalone, che sbottonai ed abbassai, respirando intensamente il suo profumo.

Misi la mano a coppa sul suo membro pulsante coperto da i boxer ormai stretti e quando rabbrividí, decisi di sfilarglieli con estrema cautela.

La sua erezione si ergeva, ormai eccitata, di fronte a me e mi curai di soffiargli un brivido sulla punta lucida ed arrossata prima di inglobarla e passare la lingua sulla vena pulsante.

"Non così, voglio sentirti." mormorò esasperato, tirandomi i capelli dalla radice, ridacchiai adorante per il suo insistere nel tentare di non usare la parola 'fottimi', amavo fottutamente tanto la sua bocca prevalentemente casta.

Avvicinai, comunque, un dito alle sue labbra, separandogliele e infilandolo gemendo quando la saliva calda, scivolò lungo il mio pollice, succhió avidamente e pensai di poter venire così, a guardarlo.

Sfilai il dito dalle sue labbra e l'avvicinai alla sua apertura, superando l'anello di muscoli, mentre lui ansimava forte.

"Adesso ti prendo forte, Harry. Ti prendo così forte che avrai voglia di me, per tutta la tua vita." gli ordinai possessivo, sfilando il pollice e infilando altre due dita in lui.

Aiutandomi con i fianchi, feci scivolare il mio pantalone verso il basso, spostandolo con il piede e  tolsi velocemente i boxer ormai troppo stretti.

Sforbiciai velocemente le dita, per poi sfilarle e penetrarlo velocemente, lasciando che un urletto gli si strozzasse in gola.

"Ssh, amore mio."gli sussurrai, stendendomi sul suo corpo e baciandolo.

Le nostre lingue danzavano e i nostri bacini si muovevano sempre più in fretta, il suo membro creava attrito tra i nostri ventri e potevo chiaramente sentire la sua durezza su di me.

Continuai a dare stoccate veloci, mentre i suoi ansimi venivano catturati ed Ingoiate dalle mie labbra, infilai le mani tra I suoi capelli, continuando a stoccare.

Lo amavo, sempre e tanto.

"Lou, amore." cercò di pronunciare mentre affondavo violentemente in lui, ormai vicino all'orgasmo, presi a massaggiare il suo membro lucido e gonfio, sfiorando più volte la vena pulsante e facendolo rabbrividire.

Finimmo insieme, io dentro di lui e lui su i nostri ventri, mentre gli sussurravo 'ti amo' ininterrottamente e lui mi stringeva tra le braccia.

Baciai e leccai via il seme dal suo torace, stupendomi del suo sapore dolce, come se fosse la prima volta.

Mi voltai, poi, dietro di lui, tracciandogli gli anelli della spina dorsale e incastrando le mie gambe con le sue.

"Questa è la cosa che mi è mancata di più." soffió evidentemente esausto in un sussurro.

"Essere scopato?" mordicchiai il retro del suo collo, sentendolo rabbrividire.

Scosse il capo.

"Addormentarmi tra le tue braccia, svegliarmi e trovarti ancora qui."

Liam non avrebbe avuto problemi a dormire sul divano.

~~~

Eh.

Io vi giuro, non sono in grado di commentare.

Inanzitutto, perché sono le 5:52 di mattina e io non  lo so che cazzo sto facendo e poi, perché voglio picchiarmi violentemente da sola.

Ci credete che scrivevo, e piangevo come una dannata?

Non lo so perché, mi sa che sono stupida.

Oltra all'autocommiserazione, ho due cose da dirvi.

La prima è un sentito e affettuoso grazie.

Vi ringrazio infinitamente, perché la storia ha ragggiunto le 2673K letture (attualmente) e io, vi giuro, non me lo sarei mai sognato.

Inoltre, ragazze sul serio, commentate.

Siete in tantissime a leggere, fatemi almeno sapere se vi piace ciò che leggete o meno, altrimenti non avrebbe senso continuare.

Vi amo, vi ringrazio.

Lulls.

Recapiti.

Twitter/instagram: hilittlelou

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