Mai mi mancaron tanto certe tue labbra.

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LOUIS'S POV.

Tre settimane, due giorni ed esattamente tre ore.

Il tempo trascorso dall'ultima volta che avevo sentito le labbra di Harry sulle mie.

I giorni scorrevano lenti, inutili e nonostante i ragazzi tentassero di animarci, nessuno riusciva mai a far separare i nostri sguardi tanto intensi quanto tristi.

Eravamo da Liam, quel giorno, seduti tutti intorno al tavolo ed era la prima volta, da quando lo avevano mandato via da casa mia, che potevamo sfiorarci, toccarci o parlarci, per più di pochi secondi, ma c'era ancora del terrore tra di noi e, per un tempo che sembrò infinito, nessuno osò muoversi, fino a quando la mano di Harry, raggiunse la mia sulla tavola.

Sentì un sorriso scoppiarmi sul volto e le guance dolermi per quella smorfia piena di gioia, guardai lui e mi sporsi nella sua direzione per sussurrargli un dolce, sussurrato "ti amo".

La tensione diminuì notevolmente e Niall, al suo solito, cominciò a lamentarsi di essere a stomaco vuoto da troppo tempo, facendoci scoppiare in una risata che portò con sé un bel pó di malessere.

"Cosa vi va, ragazzi?" domandó Liam, regalandoci uno dei suoi sorrisi e avvicinandosi al frigorifero straordinariamente pieno.

Liam aveva sempre adorato cucinare per noi, si cimentava ogni santa volta in piatti completamente diversi, spesso molto elaborati e ne andava anche fiero, grazie mille.

Con una scrollata di spalle ed un piccolo sorrisino, io, Harry e Zayn ci sistemammo nel salotto del modernissimo appartamento di Liam, stravaccandoci sul divano e lasciando il biondino e il cuoco improvvisato, alle prese con la cucina.

"Allora, come va..si,umh..tra voi due?" mormorò Zayn, chiaramente e stranamente imbarazzato, guardando prima me e poi Harry dritto negli occhi, sentì il mio ragazzo irrigidirsi sotto il mio corpo e le sue mani, fermarsi dall'accarezzarmi costantemente i capelli.

Inghiottii a vuoto, sospirando appena.

Come andava?

Per quanto saremmo riusciti a stare così lontano e far durare la nostra relazione, già tenuta a dura prova dalla mia indole ad essere una testa di cazzo?

"Ci amiamo." annunciò fermamente Harry, semplicemente riprendendo ad accarezzarmi i capelli.

E, diamine, non sarei potuto essere più d'accordo.

Ci amavamo, io amavo lui e lui, amava me.

Fine della storia, nulla avrebbe cambiato le cose.

Zayn sorrise caldamente, annuendo nella nostra direzione.

"Sono felice." disse solo, chiaramente sincero, per poi stiracchiarsi le membra e allungarsi in maniera buffa verso il tavolino da caffè decisamente minimal sul quale era posto il telecomando.

Zayn prese a guardare il televisore completamente concentrato nello sbraitare contro un tipo che voleva o non voleva comprare qualcosa, penso.

Il programma era sicuramente tra i più demenziali che avessi mai guardato, ma ehi, stavamo pur sempre parlando di Zaynie.

Sorrisi appena, mentre sentivo le mani calde di Harry, acarezzarmi i capelli, mi allungai nella sua direzione sporgendo le labbra verso le sue e avvicinandomi fino a premerle con urgenza contro quelle carnose e morbide.

Mi sei mancato, pensai.

Mi guardó e notai un lampo di incerta timidezza nei suoi occhi, almeno fino a quando non mi prese le guance e approfondí certamente meglio il bacio tanto agonizzato, fino a farmi incastrare con le cosce tra le sue ginocchia, meglio di un puzzle.

Fu uno scontro di pelle, denti ed anima e vi lasciai tutto ciò che non ero riuscito a dirgli in quelle tre settimane di costante presenza distante.

Vedersi e non guardarsi.
Scontrarsi e non sfiorarsi.
Distanti e non d'istanti.

E allora fu un continuo scoppiare di fuochi d'artifico, felice fino a dentro le viscere e non è vero che quando ami, senti le farfalle nello stomaco, perché io oltre alle farfalle riuscivo a sentire l'intera fattoria, letteralmente. 

Afferrai le sue belle labbra tra i denti e sentii chiaramente un brivido percorrergli la schiena, sorrisi così forte che mi preoccupai di non farmi male le guance, afferrai serratamente la stretta sui suoi capelli e gli poggiai uno svolazzante bacio sul naso, facendolo ridacchiare.

Il mio stomaco fece una capriola a quel meraviglioso suono cristallino e poggiandogli le mani sul petto, mi rannicchiai tra le sue lunghe braccia, lasciandogli tanti umidi baci sull'ampio torace malamente coperto da una camicia di flanella.

Avvicinò le labbra piene al mio orecchio e "Ti voglio, ora" sussurrò, afferandomi il lobo fra i denti e fu, davvero la scintilla che fece traboccare il vaso, perché in quel momento l'avrei preso ovunque, anche su quel divano, in quell'istante.

"Ragazzi, che dite? Giriamo un porno?"

Zayn.
Merda.

"Gesù Cristo amico, sul serio, ti pare il momento di fare lo spiritoso?" brontolai ritornando a sedermi tra le gambe dicaricate di Harry che, in risposta, ridacchió un ''Ci pensiamo tra poco" alquanto allettante e mi schioccó un rumoroso bacio sulla fronte e poi sulla nuca, facendomi sentire un lungo brivido percorrere tutta la schiena.

Zayn ci guardò scoppiando in una delle sue rare, ma profonde risate, il viso mulatto, quando rideva il quel modo, prendeva delle caratteristiche rughette ai lati degli occhi e della bocca, a rendere la sua bellezza ancora più particolare.

Mentre riflettevo ed osservavo il viso di Zayn, Niall e Liam ci avviarono che il loro meraviglioso menù era pronto e mano nella mano con lui tornai in cucina, a consumare, finalmente un piatto decente.

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Sì, salve.
Questo capitolo, per ora, non significa nulla, ma di fatto vi faccio notare alcune cose e dovrete magari darmi il vostro parere per capire in che modo proseguire.
Inanzitutto, il prossimo capitolo, come premesso sarà sicuramente spinto e volevo ricevere da voi un parere sull'essere dettagliata o meno.
Poi, se avete notato l'intero capitolo è completamente narrato da Louis e sarà così per tutta la storia, ma capirete il motivo solo alla fine. Me cattiva.
E infine, sto cercando di rendere la narrazione meno sintetica ed ho pensato bene di introdurre in maniera più significativa il resto della band.
Che dite?
Vi prego, fatemi sapere.

Recapiti.
Instagram e twitter: hilittlelou


Bacioni.

Louverdose||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora