Chiunque capiti ad Alexandria nei giorni precedenti il Solstizio d'Inverno non può fare a meno di notare il caos di persone ammassate per le strade troppo strette e il proliferare di attività di ogni genere.
Ogni stanza è ormai stata occupata o prenotata e molte persone ne approfittano per affittare solai e scantinati a prezzo quadruplo rispetto al normale.
Fiorai, fabbri, sarti e cuochi decorano i propri negozi con merci invitanti, in una gara a chi attrae più clienti o chi riesce a stipulare l'affare migliore.
Sono tutti pronti per il Grande Spettacolo, una delle più famose e sentite celebrazioni dell'intero Continente.Proprio al centro del vialone principale cammina solitario un bambino con un buffo cappello a punta calato sul viso.
Gli è stato assegnato un compito di importanza vitale, un compito che chiunque altro avrebbe accettato al volo: assistere e riferire, semplicemente assistere e riferire.
Ma Vivi, questo il suo nome, non è chiunque altro. I suoi occhi luminosi studiano ogni particolare dell'imponente porta del Castello, coperta dai rimasugli dell'ultima nevicata.Perchè? Perchè proprio a me?
Si ferma davanti al tendone giallo.
Fatti forza, ce la puoi fare.
"Dica pure."
"E-ecco, i-io sono qui p-per lo spettacolo."
"Mmmmm... c'è qualcosa che non mi convince. Mi dispiace ma non posso farti passare, il tuo biglietto mi da tanto l'aria di essere falso."
Quell'ultima parola lo colpisce con la forza di uno schiaffo. Oddio, e adesso? Missione fallita ancora prima di incominciare. Un disastro, una vera delusione, che errore avevano fatto a fidarsi, e che errore aveva fatto lui ad accettare.
"N-non p-p-potrebbe..."
"Mi dispiace, non posso fare eccezioni."
"G-g-grazie comunque."
Ragiona Vivi, ragiona. Cosa puoi fare? Entrare di nascosto. Da solo? Impossibile.
Accidenti, non puoi tornare a mani vuote, ti hanno spiegato quali sono le conseguenze.
Sente le mani scaldarsi sotto gli spessi guanti.
Calmo, devi stare calmo.
"Ehi, tu, vieni qui." un piccolo topolino dai vestiti sgargianti lo sta fissando, seduto su un barile.
"Ho sentito che ti hanno rifilato una fregatura. Beh, oggi è il tuo giorno fortunato: se accetti di aiutarmi, posso farti entrare a teatro. Niente domande, niente scherzi, niente guardie. Ci stai?"
Ogni cosa in quello strano tipo suggerisce una cosa sola: pericolo. In circostanze normali lo avrebbe ignorato, ma quelle erano tutto tranne che circostanze normali.
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Final Fantasy IX - Lost Tales
FanfictionDopo una pace durata anni tra i tre principali Regni, la minaccia di una nuova guerra sembra delinearsi all'orizzonte. La Regina Brahne, sovrana del Regno di Alexandria, si allea con forze misteriose, ansiose di portare morte e distruzione su tutta...