"Non posso credere di essere stato imprigionato così, come un qualsiasi traditore. No, non può essere vero."
"Hmm, certamenten..."
"Voglio dire, io ho protetto la principessa, le sono stato a fianco, ho combattuto per lei, sono stato un cavaliere esemplare e loro mi ripagano così?"
"Kosì... certo, kosì."
"Sono stato uno stupido a mettere la mia fedeltà nelle mani della Regina. Credevo agisse per il bene di tutti, invece... che idiota."
"Fai un fafore a tutti e due, komandanten: kiudi la bokken."
"Cosa? Come ti permetti, brutto delinquente? Se non aveste rapito la principessa a quest'ora non saremmo in questa situazione! E' tutta colpa tua e dei tuoi amici, hai capito? Ehi, mi stai ascoltando?"
Steiner si affaccia alla piccola feritoia nel muro e osserva Marcus armeggiare con la serratura della porta.
"Cosa diamine..."
"Se non la smetti di fare kasinen non usciremo mai da qui. Piuttosto, kontrolla ke non arrifi nessuno."
"Dove li hai trovati quelli?"
"Non importa. Muofiti!"
Steiner appoggia le braccia alle grate e si concentra sulle guardie che percorrono i vari camminamenti e scale a chiocciola disseminati per la grande cupola sotterranea.
Essere trattato come un traditore dai propri compagni d'arme è l'umiliazione più grave che uno come lui può ricevere. Proprio lui che sarebbe stato capace di dare la vita per il Regno.
"Kohel!" urla, allertando Marcus.
"Comandante..."
"Come potete farmi questo? Io ho seguito e protetto la principessa per tutto il tempo, possibile che non significhi niente? Forza, liberami."
"Dispiace anche a me vederla in catene, Comandante, ma se la lasciassi andare sarei accusato di alto tradimento."
"Ti dispiace?"
"Sì. Da quando se n'è andato, stanno succedendo cose molto strane. Sembra che Blutzen abbia visto uno strano tipo trasportare la principessa nei..."
Due braccia robuste gli si chiudono intorno alla gola. Il soldato annaspa, scalcia, tenta di urlare e infine giace a terra incosciente.
"Tu brutto manigoldo da strapazzo, io ti..."
Marcus lascia cadere il corpo esanime di Kohel, sguaina dalla cintura il lungo spadone e lancia a Steiner il grosso mazzo di chiavi.
"Prego, non c'è di ke. Allora Komandanten, qual è la nostra prossima mossen?"
Al secondo tentativo il cavaliere fa scattare la serratura ed emerge dalla sua cella.
"Trovare la principessa, riscendere fino a Gargan Roo e uscire di qui."
"Fermi!"
Prima che le due guardie potessero agire, Marcus balza in avanti e con un solo fendente apre le gole di entrambe, sporcando di rosso la pietra del pavimento. Lancia la sua arma al Comandante e la sostituisce con quella di uno dei freschi cadaveri.
"Ke hai?"
Rinfodera lo spadone e se lo butta a tracolla.
"Non posso... Mi rifiuto di uccidere i miei fratelli."
"Kome fuoi. Ora muofiamoci."
I due guerrieri emergono dalle prigioni e imboccano il lungo corridoio che li avrebbe condotti al cortile interno.
"La decisionen di non uccidere ti fa onoren."
"Non c'è nessun onore nelle nostre azioni."
"Ti spagli. Non sempra ma anke noi Tantarus abbiamo un kodice d'onoren, solo molto, molto più elastiko. Attento!"
Marcus afferra il braccio di Steiner e lo tira dietro ad una delle colonne accanto all'uscita.
Le strade lastricate che attraversano il piccolo prato sono invase da guardie in allerta, scudi e spade in pugno.
"E adesso come facciamo a passare?"
"Non lo so. Dammi un minuten..."
"Non ce l'abbiamo! La principessa potrebbe..."
"Senti, se fuoi raggiungere la tua principessen con tutte le viti a posto ti konviene lasciarmi pensaren. Ci serfe un difersifo."
"E come lo creiamo un diversivo?"
"Mmm... Forse non ce ne sarà pisogno" Il ladro punta un dito verso il cielo dove una grande sfera di energia bianca si avvicina, scende verso il centro del cortile con un ampio movimento a spirale e, una volta toccata terra, si divide in tanti sottili filamenti.
"Sono Maghi Neri. Sapevo che non avrei dovuto fidarmi!"
Le guardie circondano quelle tre figure lorde di cenere e sangue. Una di esse solleva una spada doppia, emettendo un ringhio minaccioso, un ringhio che terrorizza e mette in fuga i nemici.
Marcus abbandona il suo nascondiglio e corre incontro ai nuovi arrivati, seguito da uno sbigottito Steiner.
"Ehi kompare, allora sei skampaten a quell'inferno."
Il ragazzo dai capelli rossi barcolla in avanti appoggiandosi all'asta della doppia spada, le braccia e le gambe tremanti e contratte.
"Non... mi chiamo mica... Gidan..."
"Signor Vivi!" Il cavaliere corre verso il bambino in preda agli spasmi. "Signor Vivi, cosa le succede?"
"Ha usato troppa magia. Vivi è un eroe, ci ha salvati tutti."
"Davvero? Forza, non morirà qui, glielo giuro."
"Ma guarda chi ha avuto la compiacenza di ripresentarsi."
Si voltano verso il grande portone del castello dove una robusta ragazza li sta fissando attraverso il suo unico occhio.
"Beatrix."
"Mi ero sbagliata sul tuo conto, Comandante. Sei davvero un osso duro, devo ammetterlo."
"Dov'è la principessa?"
"E' al sicuro, non preoccuparti. Piuttosto..." Getta indietro i lunghi capelli castani con un gesto della mano meccanica e avanza verso di loro, lasciando volutamente intravedere le gambe metalliche tra le pieghe della veste bianca. "Noi abbiamo ancora un conto in sospeso da quella volta che mi hai buttato giù dal Cargoship."
Sfodera la spada e ne appoggia la punta sul petto del cavaliere. "Tu hai tradito il Regno, hai tradito la Regina."
"No!"
"Silenzio, lurido topo di fogna, non sono affari che ti riguardano."
"Sì invece."
Freya pianta a terra la lancia e si frappone tra Steiner e Beatrix.
"Il mio popolo è stato decimato per causa tua!"
"Burmesia stava tramando contro..."
"Tu lo sai cosa si prova a veder morire tutti i tuoi amici più cari?" sibila la draghiera. "Tu lo sai cosa si prova a dover pagare per un peccato che non ricordi di aver commesso?"
Afferra la lama del Capitano e se ne preme la punta sul petto. "Cosa si prova ad uccidere un'innocente, forte e orgogliosa Beatrix? Cosa si prova?"
"No, Freya."
"Forza, uccidimi. Uccidimi!" Il battito di due grosse mani e il rumore di passi pesanti interrompono quella scena da incubo. "Bravi, davvero bravi. Una rappresentazione degna di un Grande Spettacolo."
La Regina Brahne scende faticosamente i due gradini, trascinandosi dietro una ragazza china, il collo e i polsi chiusi da sottili catene.
"Principessa!"
"Ma ora la festa è finita. Capitano, rinchiudete subito questi intrusi nelle segrete."
Beatrix rimane ferma, fissando gli occhi disperati e determinati della burmesiana.
Cosa si prova ad uccidere un'innocente?
"No."
"Ti stai forse ribellando alla tua Regina?"
"Sono desolata Maestà, ma Steiner aveva ragione. Quale madre tratterebbe così la propria figlia?"
"Credi di sapere TU cosa sia meglio per MIA FIGLIA?" tuona la sovrana di Alexandria. "Dovreste ringraziarmi per tutto quello che sto facendo e invece..." Il colossale donnone inspira ed espira. "Poco importa. Io ti ho offerto una vita da regina ma se ciò che preferisci è una morte da vagabonda, così sia."
Lancia bruscamente in avanti la figlia, facendola barcollare tra le braccia di Beatrix, quindi si volta e scompare di nuovo all'interno degli sfarzosi corridoi del Castello.
Garnet solleva la testa e dischiude leggermente le labbra. I suoi occhi sono opachi e privi di qualsiasi scintilla di vita.
"Mi dispiace." sussurra, prima di nascondere di nuovo il viso e i singhiozzi dietro il pesante velo dei suoi lunghi capelli neri.
"Tranquilla, va tutto bene."
Un ululato acuto e una lunga serie di latrati si diffondono per tutto il cortile.
"Comandante Steiner, portate in salvo la principessa."
Presa per il braccio la ragazza, il cavaliere fa un cenno verso i suoi compagni. "Con tutto il rispetto, non credo che loro siano in grado di..."
Una nuvola di scintille bianco-azzurre si solleva dai fiori e dall'erba, turbina attorno al Capitano e si raccoglie nelle sue mani. "Animus Vitae!" mormora, prima di infondere nuovo vigore nelle membra dei suoi amici.
"Ma cosa? Mi sento benissimo."
"Un piccolo trucchetto di Magia Bianca. Muovetevi, l'effetto non durerà molto."
"Io resto."
"Sicura di farcela?"
Freya strappa la lancia dal suolo, le fa compiere un paio di volteggi e si mette in posizione.
"Fenite, fi guido io." urla Marcus, buttandosi sulle spalle l'incosciente Vivi.
Blank, Steiner, Marcus e Garnet tornano all'interno della torre, mentre un branco di grossi cani dal pelo grigio chiaro e dall'inquietante sorriso irrompono nel cortile, fiutando l'aria alla ricerca delle loro prede.
"Tutto qui?"
"Ti consiglio di non sottovalutarli, sono addestrati a uccidere."
"Anche noi." sussurra Freya mentre le bestie si acquattano e scattano verso di loro.
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Final Fantasy IX - Lost Tales
FanfictionDopo una pace durata anni tra i tre principali Regni, la minaccia di una nuova guerra sembra delinearsi all'orizzonte. La Regina Brahne, sovrana del Regno di Alexandria, si allea con forze misteriose, ansiose di portare morte e distruzione su tutta...