- VI -

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I giorni trascorrono in fretta, scanditi dai preparativi per la grande Sagra che si sarebbe tenuta di lì a poco. Panciute navi-cargo sorvolano la città, cariche di bestie di ogni tipo e dimensione che vengono poi stipati nei magazzini sotterranei del Castello.
Dalla finestra della sua camera, Garnet osserva l'affannarsi di quell'enorme formicaio, mentre Steiner ne misura a grandi passi il perimetro.
"Mi sto cominciando a stufare. Principessa, dovremo stare ancora molto rinchiusi qui dentro?"
"Non lo so, Comandante. Non lo so."
"Perdonate ma se davvero una guerra con Alexandria è imminente, non dovremo, ecco... tornare a casa?"
La ragazza chiude gli occhi e si passa le dita sulle tempie, cercando una risposta.
"Scusate, non volevo... E' solo che non riesco a stare fermo mentre il nostro Regno minaccia di scatenare una guerra da migliaia di morti. Dannazione, perchè vi siete lasciata convincere da quel criminale?"
"Che differenza avrebbe fatto?"
"Ne avrebbe fatta eccome! Tutto sarebbe stato diverso!"
Silenzio.
"Cosa dovrei fare allora?"
"Se permettete, l'unica in grado di far cambiare idea a vostra madre, l'unica di cui si fida ciecamente siete voi. Siete sua figlia e la futura Regina di Alexandria, non potete lasciare che il Regno venga trascinato in una guerra senza fine." Scatta sull'attenti. "Qualunque sia la vostra decisione, sappiate che sarò sempre con voi."
"Grazie Comandante."
"Dovere, principessa. Dovere."

Una voce si è diffusa per le strade di Lindblum, sussurri che corrono di bocca in bocca: una carovana di persone ha fatto il proprio ingresso in città, a cavallo di Chocobo dalle piume sbiadite e avvolti in pesanti e logori mantelli. Le persone radunatesi intorno li guardano chi con sbigottimento, chi con paura e chi con rabbia. Sul carro condotto da uno di loro sono distesi attori e musicisti dagli sguardi spenti e dagli abiti macchiati di sangue ormai secco.
"Ed io ke mi aspettafo un accoglienza più kalorosen."
Un gruppo di ragazzine si avvicina e allunga le mani verso un giovane uomo seduto sul bordo, cercando di attirarne l'attenzione.
"Rouel come stai?"
"Oddio, sei tornato, ma che ti è successo?"
"Ti prego, non morire, non potrei vivere senza di te."
"Che cosa gli avete fatto, brutti bastardi!"
"Nulla de nulla, regazzina, è stato n'incidente."
"Non è vero!"
"Voi l'avete fatto apposta, volevate portarcelo via!"
Cinna arresta la marcia del chocobo. Senza degnarle manco di uno sguardo smonta e raggiunge i suoi compagni all'interno dell'imponente stazione. Un'occhiata al colossale orologio ticchettante basta per mandare in fumo la speranza di un pasto caldo e di un meritato riposo.
"Ogni vorta sempre la stessa storia! Meno male che er Granduca ce paga bene, artrimenti..."
"E ke ti aspettafi? Mica portiamo fioren und regalen."
"Certo, ma la gente more ar fronte e loro ce ringraziano così? Per aver sarvato loro la pellaccia?"
"Lo sai kome funziona, noi ci facciamo ammazzaren perkè Gidan possa provarci kon la principessen e kuesto alla gente non piace."
Marcus scoppia in una sonora risata, attirando l'attenzione di un paio di mercanti e della donna sedutagli accanto.
"Davvero divertente. A proposito, credi che Gidan ce l'abbia fatta?"
"Lo spero, altrimenti giuro ke gli faccio mangiaren gli stivalen di tutti noi, suolen e lacci kompresi!"

La corpulenta figura si libera del mantello e degli occhialoni, si lascia cadere sul cuscino di pizzo di una delle alte sedie e si versa un abbondante dose di vino.
"E così avete infine fatto ritorno nella nostra città. So che la vostra missione è stata un successo e speravo..."
"Rrisparmiami i convenevoli, Grranduca! Un compito facile facile, ah? Non si accorgerranno di niente, ah? Peccato che abbiamo dovuto affrontarre un intero rregno sul piede di guerra!"
"Ci dispiace infinitamente di avervi coinvolto, Kalò. Purtroppo non potevamo intervenire in prima persona o la situazione sarebbe degenerata."
"Degenerrata? La situazione è già degenerrata, ah! Siamo stati scoperrti."
"Cosa?"
"Lo Scenalante è stato abbattuto e Brahne sospetta che siate voi il mandante del rrapimento."
"No, non può essere... Questo significa che..."
"Esatto, ah! Significa che vi dovrrete aspettarre un attacco a brreve."
"Non siamo pronti a sostenere uno sforzo di quelle proporzioni! Se solo potessimo contattare Burmesia."
"Non vi hanno ancora rrisposto?"
"No purtroppo."
"Mmm... ho un brrutto prresentimento."
"Dite che potrebbe..."
La domanda rimane sospesa a lungo tra i due uomini, troppo timorosi e spaventati per esprimere i loro dubbi ad alta voce. Poi il Granduca si alza e comincia a camminare avanti e indietro per la sala.
"Sembrra che la Rregina possa contarre su molte più forrze di quanto ci saremmo mai aspettati. Li chiamano Maghi Neri, un nuovo tipo di arrma molto più perricolosa di qualsiasi altrra cosa abbia mai visto. Se Brahne dispone di una simile arrmata, può darrsi che Burmesia e Cleyra siano già state attaccate."
"Così noi ci troveremo accerchiati! La Flotta non basterebbe per gestire due fronti e se dovessero prendere il controllo della Porta Nord..."
"Non dite altrro, Granduca. So benissimo cosa comporterrebbe la perdita della Porta Nord, ah! Ed è per questo che intendo impedirrlo."
"No, una spedizione per liberare la Porta Nord richiederebbe un consumo di forze ingente e se dovesse fallire non saremo più in grado di sostenere un attacco diretto."
"Beh, uno spiegamento di forrze ingente darrebbe troppo nell'occhio, ah! Ma se una piccola squadra, diciamo cinque o sei uomini, riuscisse a sabotarre la Funicolare della Porrta Nord..."
Il Granduca rimane a bocca aperta. "Dovete essere completamente impazzito, Kalò. E' un'impresa disperata e voi lo sapete."
"Può darrsi. Avete forse altrre idee?"
Nella stanza cade il silenzio.
"Come immaginavo, ah! Mi sono preso la liberrtà di convocarre i membrri della Squadra Tantarus, colorro che mi accompagneranno in questa 'impresa disperata'."
"Quando avete intenzione di partire?"
"Tra quattro giorni."
"Quattro... Il giorno della Sagra della Caccia."
"Infatti, così nessuno noterrà la nostra parrtenza. Voglio che questa spedizione sia segrreta, così il nostrro eventuale fallimento non si sentirrà. E se davverro Burmesia è al sicurro, almeno potremmo trattarre per avere dei rrinforzi."

Final Fantasy IX - Lost TalesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora