Freya osserva il muro di sabbia e vento vorticare attorno alla terrazza panoramica di Cleyra, sporadicamente illuminata da piccoli lampi azzurri.
"Di notte fa tutto un altro effetto."
"Già."
La draghiera lascia che il suo vecchio compagno di avventure si unisca a lei nell'ammirare quella meraviglia.
"Non mi hai ancora raccontato cosa ti è successo in tutti questi anni."
Fratley alza la testa e sorride, uno dei suoi sorrisi insieme divertiti e malinconici.
"Ho lasciato Burmesia perchè sentivo che essere un semplice draghiere non mi bastava più. Mi sono spinto oltre l'oceano, ho visto le meraviglie del Continente Esterno che si dice sia stata la patria dei primi abitanti di Gaia e lì un angelo dalle bianche vesti mi ha rapito e mi ha portato ancora più lontano. Mi ha mostrato un'antica cripta sepolta ai confini del mondo e mi ha messo in guardia. 'L'ora ormai è giunta.' mi ha detto."
"Non capisco. Perchè mi stai raccontando tutto questo?"
"Perchè ho capito di aver abbandonato il mio popolo e soprattutto di aver abbandonato te. Ho passato la mia vita a viaggiare e a combattere solo per me stesso, per soddisfare la mia ambizione e costruire la mia leggenda. Alla fine però ho capito che in fondo al cuore non volevo veramente essere un eroe, solo essere importante per qualcuno." I battiti del cuore di Freya, già provato da tutto quello che sta passando, crescono fino ad invaderle completamente la cassa toracica.
"Ti sbagli, senza di te Cleyra non potrebbe mai reggere un attacco di Alexandria. Guardali." gira la testa e accenna ai due soldati che pattugliano le strade e alle molte persone costrette a dormire all'aperto infagottate in pesanti coperte. "Loro ti seguirebbero in capo al mondo e affronterebbero qualunque pericolo perchè sanno di avere il leggendario Sir Fratley al loro fianco. Tu sai tenere viva la speranza di noi tutti come solo un vero eroe sa fare."
"Un vero eroe... Io non sono un eroe, non lo sono mai stato." mormora.
"Le mie scuse Capitano Fratley, avrei un messaggio urgente: il Gran Sacerdote sta ultimando i preparativi per il Rito della Danza e desidera che anche voi ne prendiate parte, signorina Freya."
Dopo un istante di esitazione, i due draghieri si scambiano un cenno e seguono la giovane Vestale.Disteso su uno dei morbidi letti della locanda, Blank ripensa alle parole di Freya.
E se fosse davvero coinvolto? Se davvero Gidan stava aiutando Brahne molte cose trovavano una spiegazione: la sua amicizia sia con Garnet che con Kuja, i suoi strani comportamenti a Lindblum e anche il perchè la notizia del rapimento si fosse diffusa con una tale rapidità.
Come poteva averlo fatto? Il suo più caro amico, il suo compagno più fidato, come poteva averli traditi?
Facendo attenzione a non svegliare Vivi, si libera delle coperte, si infila gli stivali e si butta a tracolla il cinturone abbandonato sul tavolo.
Eppure ci sono ancora troppe cose che non tornavano, prima fra tutte il fatto che la principessa sembrava non essere quella che Gidan ricordava. Poi perchè tacere ed agire alle loro spalle quando avrebbe benissimo potuto proporre a Kalò di lavorare per Kuja e così facendo ottenere un compenso molto più alto? Infine, e forse più importante di tutti, cos'era Terra?
Scende le scale e si incammina per le passerelle illuminate da piccole lanterne azzurre.
Tutto il loro viaggio attraverso il Regno di Burmesia è stato accompagnato dalla stessa sensazione, la sensazione di essere null'altro che pedine all'interno di un'enorme gioco. Si chiede se anche Gidan avesse la stessa consapevolezza, se anche lui non stesse semplicemente recitando la parte che gli era stata assegnata.
Stacca uno dei lumini dal suo sostegno e si prepara a scendere nelle caverne contorte e nei labirintici cunicoli del gigantesco tronco.All'interno del Gran Santuario ogni candela è stata ormai spenta e ogni lanterna è stata schermata. Solo l'evanescente chiarore della Luna Azzurra e il tenue brillio del Cristallo incastonato sull'Arpa Sacra rimangono a combattere le ombre della grande sala ovoidale.
Il Re di Burmesia e Sir Fratley, rimasti in un angolo in disparte, osservano le sei fanciulle ricevere le ultime istruzioni dal Gran Sacerdote e si soffermano a lungo sul corpo atletico di Freya messo in risalto dalle fasce di stoffa dorata indossate da tutte le Vestali.
"Quanto tempo è passato dal vostro Rito di Iniziazione?"
"Non saprei, Maestà. Sette anni?"
"Nove anni, Fratley, nove anni. Allora vi sembrava tutto diverso, eravate pronti a partire e a conquistare il mondo, eravate convinti che niente vi avrebbe fermato. Ed ora siamo qui, intrappolati sulla cima di un albero a lottare per vedere un altro giorno."
"Noi ce la faremo. Finchè avrò la forza di tenere in mano una lancia, il nostro popolo non soccomberà."
"Vorrei avere la tua stessa sicurezza, Fratley."
Una delle ragazze si siede all'Arpa, pizzica un paio di corde e, una volta che le altre si sono messe in posizione, da il via al Rito della Danza.Le prime note risuonano leggere, zampillando dalle mani della Vestale. Le cinque ragazze camminano in cerchio, seguendo il ritmo di quella melodia eterea che si mischia presto con il sibilo del vento, il turbinio della sabbia e il pulsare della piccola stella azzurra.
La musica cresce, le note si rincorrono sempre più frenetiche. La luce si diffonde oltre i confini del Cristallo, originando piccoli fulmini che sembrano inseguire e danzare insieme alle ragazze.
Presto il ritmo raggiunge livelli quasi insostenibili e i loro movimenti divengono così rapidi da confondere gli occhi dei tre spettatori.
I corpi delle danzatrici cominciano a perdere definizione e a confondersi tra loro, fino a divenire un turbine di braccia, gambe e volti che ruota all'unisono con la grande tempesta. A quel punto, cinque piccole figure di pura elettricità si affacciano al mondo e, utilizzando i confusi e frenetici movimenti delle Vestali, cominciano una danza diversa, più lenta, più solenne, quasi un'omaggio ad un'antica e dimenticata divinità.
Improvvisamente Fratley si irrigidisce, notando una minuscola macchia rossa crescere in mezzo all'onnipresente azzurro.
"Fermi!"
Un lieve schianto attraversa la stanza, portandosi via la velocissima musica. Gli spiriti del Tuono si dissolvono e le danzatrici vengono proiettate sul pavimento. Due di loro perdono conoscenza, un'altra urla, le gambe piegate in una posizione orrendamente innaturale. Freya rotola su sè stessa e con fatica tenta di rimettersi in piedi.
"Le corde si sono spezzate." mormora la suonatrice, stringendosi le mani insanguinate. "Siamo condannati."
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Final Fantasy IX - Lost Tales
FanfictionDopo una pace durata anni tra i tre principali Regni, la minaccia di una nuova guerra sembra delinearsi all'orizzonte. La Regina Brahne, sovrana del Regno di Alexandria, si allea con forze misteriose, ansiose di portare morte e distruzione su tutta...