Io 'sta cosa dell'orgoglio mica l'ho mai capita: ti chiamo prima io, mi chiami prima tu, mi guardi prima tu, ti guardo prima io, mi pensi prima tu o ti penso prima io?
Io 'sta cosa dell'orgoglio la odio da sempre e l'ho odiata tutte le volte che per orgoglio qualcuno ha lasciato i suoi pensieri intrappolati dentro al cuore senza farli uscire, senza farmeli sentire, l'ho odiata quando ho visto legami forti disgregarsi senza una spiegazione, senza una chiamata, senza un vaffanculo, un ti odio, un ti amo non te ne andare, un ti prego resta ma perché?
Perché non possiamo far uscire tutto, tutto quello che ci soffoca, quello che non ci fa respirare, quello che ci pesa fortissimo sullo stomaco?
Ma perché non lo possiamo dire quello che sentiamo, ma dove sta scritto che dobbiamo essere indifferenti, apatici, silenziosi?
Ma dove sta scritto che non possiamo essere feriti, distrutti, a pezzi? Ma perché, se lo siamo, ci dobbiamo trattenere? Perché dobbiamo far vedere agli altri che siamo fortissimi, perché in una relazione chi cede prima è un debole?
Io non ci credo che nella vita vince chi si tiene tutto dentro, chi non si fa toccare dalle cose che succedono e che gli passano dentro e intorno, io credo che sia forte, invece, chi non si nasconde dietro l'immagine imbattibile di qualcuno che non è e che non è mai stato, io credo che sia forte chi non si vergogna dei sentimenti che prova, chi si mostra fragile, chi si mostra per com'è, chi lo dice che ci tiene, chi lo dice che sta male!
Io credo che le persone migliori siano quelle trasparenti, che non hanno paura delle loro stesse paure, che te le sanno mostrare che io ho sempre pensato che non è vero che gli orgogliosi hanno più dignità di tutti gli altri, è una vera stronzata: è dignitoso chi non si fa del male trattenendo quel che vorrebbe dire, è dignitoso chi non si pente di essere ciò che è chi, a testa alta, sceglie di non essere cinico e totalmente indifferente, chi sceglie di farsi attraversare completamente dalle cose che accadono chi sceglie di non spegnere il fuoco che c'ha dentro, a costo di apparire ridicolo, patetico, chi sceglie, con tutto quello che comporta, di restare umano.
