Ciao papà,
mi chiedo sempre perché io e te non ci capiamo mai.
Perché non ci chiamiamo mai quando siamo lontani.
Mi chiedo perché mi sento così simile a te eppure mi sembri sempre più lontano.
Perché non ci diciamo mai che ci vogliamo bene? Tu me ne vuoi vero?
Perché io a volte non penso che sia così. Penso che di me non ti importi poi così tanto.
Ed ho alcuni rimpianti papà e non te ne parlo perché penso che ormai per noi sia troppo tardi per rimediare;
e mi dispiace, papà, per quella volta in cui mi hai chiamata, dopo che avevo scoperto che la nonna era morta, e mi hai chiesto come stavo, io ti ho risposto che stavo bene ed ho subito attaccato, ma avrei dovuto continuare la chiamata e chiederti come stavi tu, se la vita ti sembrava crudele come lo sembrava a me.
Sono qui papà e ho paura anche solo ad avvicinarmi a te.
Chissà papà se tutte le figlie si comportano così con i papà o siamo noi quelli strani.