Cara nonna,
Sono qui seduta sul pontile, proprio come piaceva a te, e sto guardando le stelle, sto guardando te.
Sai oggi è un anno che non ci sei più, ed è un anno che sto fottutamente di merda. Senza di te è uno schifo, io sto da schifo.
Un anno è passato così in fretta, mi sembra ieri che venivo a trovarti in ospedale, e ora guardami, sono cambiate così tante cose, a partire da me.
È da un anno che non so più chi sono, che non ho più voglia di vivere, che non voglio più affrontare questo cazzo di mondo, e di dire ora distruggo tutto, ma è il mondo che sta distruggendo me. Passo le notti a piangere, e quando mi addormento, mi addormento con la speranza di non svegliarmi più, di venire da te.
E sai anche cosa? La tua piccolina ha iniziato a farsi del male. Se mi vedessi, non saresti orgogliosa di me, non ne vado fiera neanche io. Eppure è una cosa che mi fa stare bene; lo faccio perché sto cercando di liberare me stessa dal demone che è cresciuto dentro di me.
Vorrei dirti che ti odio, per essertene andata quando più mi servivi.
Ti odio perché è anche colpa tua se mi sono ridotta così.
Ti odio perché vorrei che tu mi abbracciassi ora, ma non puoi farlo.
Ti odio perché voglio sentire ancora i tuoi 'ti voglio bene fragolina' sussurrati all'orecchio.
Ti odio perché voglio sentirti ancora cantare.
Ti odio perché ti voglio fin troppo bene.
Ti odio perché non odio te ma odio me stessa.
Mi odio perché sto distruggendo la mia famiglia.
Mi odio perché faccio arrivare papà al suo limite di pazienza e inizia ad alzare le mani.
Mi odio perché sta andando tutto male.
Mi odio perché ho perso il mio migliore amico.
Mi odio perché la colpa è tutta mia.
Mi odio perché mi manchi, mi manchi talmente tanto che mi viene da vomitare.
E mi dispiace perché ti avevo promesso che mi sarei presa cura io della mia famiglia, ma ho fatto il contrario.
Mi dispiace, non me lo perdonerò mai.
Ma mi manchi tanto, non so più cosa fare, sono caduta troppo affondo per riuscire a tirarmi su. Verrò a trovarti presto nonna. Ti amo.