Goccia

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Goccia, dopo goccia, dopo goccia.
Piove, diluvia, ormai da non so quanto tempo. Non c'è più speranza per noi di rivedere il sole. 
La pioggia mi spettina i capelli, mi bagna i vestiti, mi picchia.
La pioggia accompagna il mio pianto silenzioso.

Goccia, dopo goccia, dopo goccia.
Le mie lacrime si fanno strada sulle mie guance come se niente fosse.
Come se fosse normale per i miei occhi straripare. Come se fosse normale per me continuare a soffrire.

Goccia, dopo goccia, dopo goccia.
Lascio cadere nel bicchiere il liquido marroncino.
Mi aiuterà, mi dico. Senza le gocce sono fottuta.
Senza di queste l'ansia mi divorerebbe viva. Prima o poi.
Senza di queste sarei già morta.

Goccia, dopo goccia, dopo goccia.
Il sangue abbandona il mio corpo.
Anche lui si è stancato di appartenermi.
Me ne daranno di nuove. Altre gocce di sangue. Magari tue.
Saranno loro a riempire il vuoto che è in me.

Goccia, dopo goccia, dopo goccia.
Noi tutti non siamo altro che semplici gocce appartenenti ad un oceano immenso.
Il mondo stesso è una goccia, in questo universo.

Anche i miei sentimenti sono gocce, tutte rinchiuse nella stessa bottiglia di vetro.
La agito sempre, prima di berne un sorso, così le gocce si mescolano fra di loro.
Perdonami, è più forte di me.
Il fatto è che non voglio sapere quale sia la goccia che fa sempre traboccare il vaso, il nostro vaso,
Mandandolo in frantumi.

Perché alla fine basta una semplice goccia per provocare un disastro.

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