Condanna

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Mi ritroverai tra una camomilla e l'altra,
alle tre del mattino,
quando il tuo cervello non ci penserà nemmeno a farti dormire tranquilla.

Mi ritroverai anche in doccia,
quando sarai spoglia di tutte le tue maschere,
e potrai finalmente liberarti dal peso delle lacrime.

E mi ritroverai nel riflesso del finestrino dell'autobus,
in una buia e deprimente mattina di dicembre.

Mi ritroverai nelle canzoni tristi,
nelle tue giornate no,
nelle citazioni di ragazzini solitari,
nei tramonti,
nelle albe,
Nella pioggia.

Sarò ovunque,
dalla tua testa non ci esco più.
Ti sei rovinata la vita
quando tempo fa mi rivolsi la parola,
e ahimè il ricordo delle persone che abbandoni
è la dura condanna.

Ma tu continua pure a fingere
di non conoscermi.
Troppo spesso sembra
che la soluzione più semplice
consista nel mentire a sé stessi.

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