Torna da me e guarda i miei occhi. Lascia stare il passato, sono capitoli già letti, lascia stare l'orgoglio. Torna da me e guarda.
Dimmi se non vedi pure tu, nei miei occhi, quel barlume di luce, quella piccola scintilla in fondo al vuoto.
La vedi? Sto andando in fiamme.
Ora prendi le mie mani. Non pensare a quante lacrime hanno asciugato al posto tuo, non pensare alle parole di addio che ti hanno segnato. Non le senti bruciare? Non provi l'istinto di mollare la presa? Sono fuoco ardente.
Allora abbracciami, stringimi più forte che puoi, come hai sempre desiderato, baciami la fronte, respirami i capelli, assapora le mie labbra, spogliami di ciò che mi appartiene, che va a fumo così in fretta, sfiora il mio collo, accarezza i miei fianchi, guardami negli occhi, perché sto andando in fiamme.
È giunto il tuo momento per amarmi, per mischiare il tuo vuoto col mio vuoto e il tuo fuoco col mio fuoco. Lentamente svaniamo. Abbiamo il fuoco nei nostri cuori, così da troppo tempo ormai. Ora questa dannata città brucerà con noi. Non serve urlare, non serve gridare al vento, non più, perché stiamo bruciando insieme, bruceremo il suolo, bruceremo l'aria e bruceremo l'acqua, moriremo soffocati dal nostro stesso fumo e le nostre ceneri si apparterranno per l'eternità.
È così triste che tu non sai chi sei, è così triste che non vivi il tuo fuoco, ma noi stiamo ancora bruciando dentro, perché lo siamo sempre stati, ragazzi in fiamme.
STAI LEGGENDO
Pensieri Concreti
PoesíaMi piace guardarmi intorno e guardarmi dentro. Vedo cose che non si vedono, e le scrivo su un quaderno colorato.