Cuore

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A volte mi immagino al bar,
seduta su un tavolino,
con una tisana calda in mano,
a conversare con il mio cuore.

Io e il mio cuore siamo vecchi amici. Litighiamo spesso ma, d'altro canto, abbiamo bisogno l'uno dell'altro.
Per ovvi motivi.

Se ce l'avessi davanti lo sgriderei,
è chiaro che non ha ancora capito come ci si deve comportare con certe persone.
Anche lui, in realtà, potrebbe sgridarmi.
Potrebbe dire che faccio abuso di lui.
Potrebbe dire che lo destabilizzo, con tutti i miei viaggi mentali.

Io e lui potremmo addirittura trovarci a piangere insieme.
A condividere i nostri momenti bui.
E a cercare di farci forza, l'uno con l'altro.

Il mio cuore, fisicamente,
me lo immagino molto più alto e robusto di me.
Avrei paura di lui.
Se solo volesse, potrebbe uccidermi da un momento all'altro.
Potrebbe schiacciarmi.

Il mio cuore me lo immagino sempre di corsa.
Arriverebbe sicuramente in ritardo ai nostri appuntamenti.
E sarebbe sicuramente il primo ad andarsene.
Spesso, invece, mi tirerebbe buca,
se solo non fosse parte del mio corpo.
Avrebbe il coraggio di non farsi più sentire per giorni, mesi, anni.

Io e lui siamo vecchi amici.
Ci conosciamo, ormai.
Conosciamo i nostri punti deboli, e ci sentiamo furbi quando mettiamo il dito sulle piaghe dell'altro.
Ci piace ferirci a vicenda.
Non ci rendiamo conto però che così feriamo solo noi stessi.
Siamo entrambi così testardi...
Ma mi piace immaginarmi al bar, seduta su un tavolino, a conversare con il mio cuore.
Mi aiuta a non sentirmi più sola.

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