Pensieri Concreti

Ho un demone dentro.

Ho un demone dentro di me.
Rinchiuso nelle mie costole.

Demone deriva dal greco Dáimōn, "essere divino", e nella cultura greca indicava un essere che sta in mezzo tra ciò che è divino e ciò che è umano.

Socrate, ad esempio, usava la parola dáimōn per parlare di una presenza divina che lo dissuadeva ad agire in un certo modo, convincendolo di star facendo la cosa più giusta.

Anche io ho un demone.
Tutti noi abbiamo un demone.
Anche tu.

È il mio demone, il mio "piccolo dio individuale", ad urlarmi perché sono qui. A ricordarmi perché devo continuare a correre. Ad insultarmi quando non faccio ciò che lui vuole da me. Quando non faccio la cosa giusta.

Il mio demone mi spinge ad aiutare gli altri, mettendoli sempre al primo posto. Il mio demone mi porta ad essere estremamente empatica. Estremamente sensibile. Vulnerabile.
Ma mi porta anche a capire cosa devo fare della mia vita. A capire che strade devo seguire.
A capire il perché di molte cose.
Mi porta ad essere me stessa.
Mi porta a superare i momenti difficili.

Il mio demone mi fa vivere.

Il mio demone è tutto. Tutto quello che ho. Tutto quello che importa veramente.
Tutto quello che sono.

"Trova il tuo demone" disse il mio prof. di filosofia, un noioso lunedì mattina.
Aveva ragione.
È il demone che dà un senso alla nostra vita.
Se conosciamo il nostro demone, conosciamo anche la nostra vera essenza. Il motivo per cui siamo nati.

"Non sarà il demone a scegliervi, sarete voi a scegliere il vostro demone. La virtù non ha padrone. E ognuno ne avrà in misura maggiore o minore a seconda che la onori o la disprezzi. La responsabilità è di chi sceglie. Il demone è senza colpa."

Fa ciò che è giusto. Ascolta il tuo demone. Ascoltati.
Il segreto sta dentro di te.
Non dentro i libri di scuola. Neanche nelle parole dei tuoi genitori.

Trova il tuo demone, ragazzo o ragazza.
Seguilo, uomo o donna.
Rispettalo, anziano o anziana.
Abbi fede.
Tutti hanno un demone.