QUARTODICESIMO CAPITOLO

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DIARIO:
"Dopo tanto nascondersi finalmente un po'di pace, di sicuro non durerà molto, ma poco è sempre meglio di niente. Continuavo a guardarmi intorno sempre più demoralizzata dal disastro che mi circondava.
Erano passati solo un paio di giorni e non riuscivo a credere ai miei occhi, tutto era come nuovo, compresa la fontana che sembrava impossibile sistemare ora era una meraviglia.. Cam è un maestro del restauro, il mio maestro. Mi presento io sono KORA e la mia unica ragione di vita e CAM." Per un attimo si fermò, riprese fiato, nei suoi occhi un misto tra gioia e tristezza, mi guardava con la sua solita intensità, i suoi occhi sembravano brillare più del solito e con voce rotta
"Nonostante tutto erano felici e innamorati"
"Non avevo dubbi.. continua ti ascolto!"
" Come vuoi, ma leggerò solo ciò che riterrò importante"
Detto questo riprese con la lettura:
"La casa è tornata come nuova, ogni cosa fatta insieme era speciale, anche camminare sotto la pioggia insieme era bellissimo, non voglio pensare alla durata di questo momento preferisco viverlo. I giorni passavano ed era impossibile credere a ciò che stava succedendo e soprattutto se potesse essere possibile, quante domande e nessuna risposta, conoscendolo sapevo che avrebbe fatto di tutto per capire ed infatti decise di andare a cercare le risposte , non so dove, ma di sicuro al suo ritorno avrebbe avuto le risposte di cui avevamo bisogno. Erano passati parecchi giorni, ma al suo ritorno i nostri dubbi erano diventati certezze, aspettavo un bambino, il frutto del nostro amore, si era concretizzato, presto avrei messo al mondo un figlio tutto nostro. Ero al settimo cielo, oggi e il giorno del primo controllo, sentirò il suo cuoricino.. Non ho chiesto ne dove ne chi gli avesse dato ciò che serviva per sentire il battito, dovevamo solo affidarci a quel piccolo strumento, per evitare che qualcuno venisse a sapere,era impossibile solo crederlo ma era così potevamo sentire il suo cuoricino, spiegare e descrivere l'emozione era impossibile, perché non esistono ancora parole ,sentire quel piccolo battito che cresceva dentro di me non aveva prezzo e ancora più incredibile era stato scoprire che non era solo un cuoricino a battere ma ben si due minuscoli cuoricini che battevano all'unisono.
"Angel, per stasera direi che può bastare.. meglio se proviamo a dormire"
Adesso tutto era chiaro così annuii senza dire nulla,odiavo vederlo in quello stato ma non c'erano parole o gesti che potessero essergli di aiuto,non riuscivo a immedesimarmi nella sua situazione,io avevo avuto tutto l'amore possibile e immaginabile e cosa importante la loro presenza, non era passato giorno o attimo che non mi avessero dimostrato il loro amore, ma per lui era stato tutto diverso , l'unica cosa che mi venne in mente per fargli capire che io c'ero era abbracciarlo, l'abbraccio è il gesto più semplice del mondo esprime tutto ciò che si vuole trasmettere.
Fuori il diluvio,pioggia,vento nulla che promettesse qualcosa di buono. Stretta fra le sue braccia nulla poteva spaventarmi e senza rendermene conto mi addomentai..
Un tuono mi svegliò ma lui non era accanto a me così scesi giù ed era li allo stesso posto, a guardare fuori dalla finestra con lo sguardo perso nel vuoto,non accorgendosi neanche della mia presenza al suo fianco. Fuori era terribile il vento aveva sradicato alberi e panchine era tutto distrutto, guardavo anche io dispiaciuta perchè tutto il suo lavoro era stato inutile e un brutto pensiero nella mia testa e se questo fosse un presagio? un di quelli che stava a dire che anche per noi la distruzione era vicina, provai a mandare via questo tipo di pensieri
"Alex, va tutto bene?"
Come se lo avessi svegliato, ci avevo azzeccato non mi aveva nemmeno sentita arrivare.
" Si,non riuscivo a dormire, così ho deciso di scendere giù e continuare a leggere,non volevo svegliarti dormivi così bene.. non è stato facile leggere ma saperli felici mi ha aiutato molto, l'uno dipendeva dall'altro, nonostante fossero costretti a fuggire e nascondersi, poi la scoperta della gravidanza il periodo più bello. La nostra nascita, l'abbandono li ha distrutti ma era la cosa giusta da fare, tutti dovevano credere la nostra morte per poi fuggire subito dopo.." "Alex, Demian è tuo fratello?"
"Si,ANGY è proprio come pensi tu, due gemelli!"
In un attimo tutti i pezzi erano al suo posto era assurdo solo crederlo ma era così, Damian era suo fratello questo non poteva cambiare
"Ho provato a cercare una spiegazione e sono arrivato a questa conclusione, hanno cercato di fare perdere completamente le nostre tracce, affidando me agli angeli e Damian ad un vampiro, sbagliando tutto,anche se credo che di giusti a parte lei, ne esistessero pochi o meglio dire niente, non so come si siano conosciuti, credo che mio padre le abbia aperto molto gli occhi sulla loro specie ma non so."
"Credi che lui sappia o quanto meno sospetti qualcosa?"
"Certo! anche se sa solo ciò che gli hanno voluto far credere"
"Cosa vogliono da noi?"
"Noi? no, se mai cosa vorranno da me"
"E' probabile, ma una cosa è certa, presto lo scopriremo"
"ANGI adesso l'unica persona che può aiutarci e tua nonna, solo lei può rispondere a molte domande"
Sorrisi debolmente per rassicurarlo, sapevo che ci avrebbe aiutati ..
"Lei non solo risponderà ad ogni nostra domanda, ci aiuterà in tante cose!"
"E' meglio andare!"
Ancora il vento soffiava forte, provai a coprirmi nel migliori dei modi, quando capii che la sua idea era quella di raggiungere casa mia di corsa, chiusi gli occhi, e una volta salita sulle sue spalle mi aggrappai forte, e in un lampo eravamo già sul posto. Una volta fermi aprii gli occhi non riuscivo a credere a ciò che avevo davanti, era mostruoso, tutto distrutto, alberi sradicati, macigni a terra ad intralciare il passaggio ero sotto shock e quel brivido sotto pelle era come un campanello, un preavviso uno di quelli poco piacevoli.
"Alex, devo passare, devo entrare, ma è impossibile!"
" Aspetta, ci penso io.."
L'istante dopo con una velocità assurda iniziò a togliere gli alberi, i macigni che intralciavano il passaggio, nel fra tempo io mi facevo largo tra di essi, arrivata all'ingresso mi accorsi che il portone era spalancato, in ansia e spaventata entrai, la casa era un disastro, tutto a soqquadro, la tensione prese il sopravvento,
"ALE è successo qualcosa ne sono sicura!"
Mi guardava senza dire nulla.. Iniziai ad urlare con quanta voce avessi dentro ma nessuna risposta
Mi guardava e per quanto provasse a nascondere la sua preoccupazione evidente.
Iniziai ad aprire ogni porta di ogni stanza, controllando ogni angolo ma di lei nessuna traccia, non c'era, quella sensazione, quel presentimento aumentava
"Qui sopra non cè nessuno"
"Non è possibile!"
Poi pensai al retro e corsi ad aprire quella piccola porta che dava proprio sul retro della casa, non era possibile, era distesa sul pavimento priva di sensi ma con una espressione serena,  "Nonna, nonna rispondi ti prego, ALE  è qui lo trovata"
L'attimo dopo era accanto a noi
"Ti prego aiutami!"
" Eccomi, prova a calmarti, ci penso io 
a lei "
La sollevò da terra delicatamente, la portò su in camera e la distese sul letto.
Ero in preda al panico, non riuscivo a spiegarmi perche era in quello stato,mi avvicinai a lei e presi la sua mano stringendola alla mia
"Ti prego torna da me, dimmi cosa è successo,apri gli occhi, torna da me!" Piano piano i suoi occhi si posarono sui miei, era stanca e molto affaticata,ma dovevo sapere e la incitai a parlare
"Nonna parlami!"
" Piccola mia, non so quanto tempo mi rimane, ascoltami "
"No..non dire così "
" Angel, ascoltami e promettermi che sarai forte e affronterai qualunque cosa succeda,senza mai perdere la fiducia in te stessa! "
"Non ti lascerò andare via"
"ANGI devi prometterlo!" Annuii
"Il mio tempo qui sulla terra e giunto al termine, presto raggiungerò tuo padre e tua madre e finalmente tornerò a casa"
"Mah.. non capisco perché mi fai questo, per quale motivo devi lasciarmi, No.." Urlavo, ALE al mio fianco mi teneva stretta
"Non è una mia scelta, adesso tu sei uscita allo scoperto, sai chi sei e cosa sei in grado di fare, qui il mio lavoro è finito adesso tocca a te!" poi rivolgendosi ad ALEX
"Alexander, qui ha solo te, ti prego prenditi cura di lei aiutala a gestire tutto, la sua natura e soprattutto ricordati di amarla e proteggerla sempre, la affido a te! " Sorrise.. Nonostante fosse molto affaticata continuò
"ALEX, tuo fratello è stato qui, posso solo dirti con certezza che la sua mente e plagiata e controllata dai vampiri, ricordalo non è lui ne decidere ne scegliere, ciò che fa e sempre indotto"
Sapeva che fosse suo fratello ma come? Poi dette queste parole chiuse gli occhi, il suo volto era sereno e stanco, disperata e in preda al panico non riuscivo a credere che anche lei stava per lasciarmi eppure era così,stava tornando nel suo mondo lasciandomi sola ma perché..

The dark side of an angel (IN REVISIONE) SEQUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora