QUIDICESIMO CAPITOLO

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Nei giorni seguenti, ALE sistemò ogni cosa, io ero come bloccata, era come se non riuscissi ne a dire ne a fare nulla ,a parte rimanere seduta al suo fianco aspettando un suo segno. Passavo le giornate a raccontare come mi sentissi, ed immaginare la mia vita senza di lei non era possibile, sarebbe tornata vuota e insignificante, certa che mi ascoltasse non smettevo mai di parlare, infatti ogni tanto riusciva ad aprire gli occhi stanchi per sorridermi.
Ignara di quanto tempo mi rimanesse insieme a lei, trascorrevo ogni singolo istante insieme a lei... Un pomeriggio, fuori stranamente c'era il sole che riusciva a fare brillare le piccole gocce di pioggia della sera prima, le guardavo dalla finestra erano belle, persa nei miei pensieri, quando la sua voce stanca
"ANGI siediti accanto a me!"
"Si, eccomi, ma non voglio sentirti dire che starò bene anche senza di te, lo sai che è impossibile"
"No,non posso mentirti, piccola mia io ero consapevole che questo sarebbe accaduto, come sapevo che questo non era il mio posto"
"Non puoi dire una cosa del genere, il tuo posto e qui accanto a me"
"Angel anche tu sei un angelo,uno dei più forti rimasti sulla terra e anche tu con il tempo capirai le mie parole"
Il mio viso era inondato dalle mie stesse lacrime che non riuscivo a controllare
"Angel é arrivato il momento mi spiace, ricorda devi essere forte, noi saremo sempre al tuo fianco, ricorda insieme riuscirete in tutto"
A fatica e con dolcezza accarezzò il mio viso, sorrise debolmente e pronunciò le ultime parole
"Piccola mia ti voglio bene, questo mai potrà cambiare" Detto ciò i suoi occhi si chiusero, il respiro si indebolì fino a fermarsi, poi come per magia il suo corpo iniziò a svanire fino a trasformarsi in piccoli frammenti di luce.. Non riuscivo a credere a ciò che i miei occhi vedevano
"Anche tu mi hai lasciata, credo che questo sia il mio destino ma perché?" Ero arrabbiata ed ecco  ritornare quella forza che non riuscivo ne a gestire ne a controllare, ero fuori di me, piangevo disperata, nonostante la sua presenza non riuscivo a calmarmi, qualcosa dentro di me stava cambiando, ad un tratto il mio corpo inizò a sprigionare una luce immensa che fece indietreggiare anche lui, poi dalle mie spalle si schiusero due enormi ali bianche variopinte da piccoli punti luci che brillavano, troppe cose tutte insieme, forza, ali, non ero certa che riuscissi a controllare tutto questo. ALEX mi guardava stupito, entusiasta, poi senza volerlo mi sollevai dal pavimento e incredula da tutto questo dissi
"ALEX che succede?"
"Stai tranquilla, va tutto bene fidati, devi avere più fiducia in di te stessa "
Riuscita a calmarmi, le mie ali tornarono al suo posto e caddi fra le sue braccia
"Sono un angelo, ho avuto la trasformazione credo, non so come chiamarla"
"Angel nessuna trasformazione, tu sei sempre stata un angelo"
"Ma tu, sapevi che sarebbe successo?" "Pensi che possa servire a qualcosa?" Non ascoltai nemmeno ciò che disse, continuavo a pensare a ciò che era rimasta della mia famiglia andata ormai in pezzi, poi DEMIAN cosa diavolo voleva da lei.
"ALE devo trovare tuo fratello e dovrà rispondere ad alcune domande, non provare a fermarmi"
Era consapevole del fatto che comunque lo avrei fatto, quindi non disse quale fosse il suo pensiero
"Fai come voi, adesso ascoltami per un attimo"
"Credo che sia giusto informare la gente della sua scomparsa e organizzarle il funerale che merita " "Funerale? Ma cosa dici? "
"Hai sempre parlato di lei come una persona buona e altruista, credo che sarà stata apprezzata dalla gente, giusto?"
"E' vero, nutrivano tutti una grande stima erano molto legati a lei come persona"
"Adesso hai capito il motivo per il quale voglio farlo? e giusto onorare la sua memoria e soprattutto non destare alcun sospetto alla gente capisci?"
"Vai su a prepararti, qui ci penso io ad organizzare tutto per il pomeriggio, sempre se sei d'accordo"
" Si, ma ho paura che questa morte improvvisa possa comunque destare qualche sospetto"
"No, ho fatto in modo che questo non accada, in questi giorni ho detto che l'alluvione aveva distrutto casa, e che lei purtroppo era rimasta gravemente ferita"
"Grazie"
" Ringraziarmi di cosa? Oggi non sarà facile, ma ricordati che io ci sono" Arrabbiata con il mondo intero salii su e in modo meccanico entrai nella doccia. L'acqua scorreva sul mio corpo insieme alle lacrime, ero come assente e non mi resi neanche conto del tempo che trascorsi li dentro, solo quando iniziai a tremare per il freddo uscii e mi preparai per la cerimonia,indossai degli abiti rigorosamente neri, raccolsi i capelli e scesi giu. Tutto era perfetto e curato nei minimi dettagli, la casa era stata riempita da vasi con dentro dei fiori di pesco,che nel linguaggio dei fiori significava Amore immortale
Aveva anche scelto il fiore adatto e soprattutto era ciò che rispecchiava il mio stato d'animo, insieme ai fiori di pesco le rose bianche, che rappresentavano la purezza, i miei occhi si spostarono alla bara, bianca con sopra ogni tipo di fiore, continuavo a guardarmi intorno quasi disinteressata, poi la sua voce "Ascolta la funzione si terrà al cimitero accanto alle lapidi dei tuoi genitori"
La gente ci raggiunse, prima a casa dove con discrezione e dispiacere si unirono al mio dolore e di sicuro pensando a me come una vittima di tutto questo disastro che era la mia vita.. kate mi abbracciò forte e pianse insieme a me, nulla al momento aveva il potere di alleviare il mio dolore ne tanto meno fermarlo e la rabbia cresceva senza alcun controllo, una volta usciti di casa io insieme al resto della gente ci incamminammo verso il cimitero, ero a pezzi non avevo nemmeno la forza di reggermi in piedi, ALE al mio fianco mi trascinava, alcuni dei vicini portavano la bara noi a loro fianco e la processione dietro di noi silenziosa e dispiaciuta per quanto accaduto. Sapevo cosa pensavano, che ero rimasta sola e che il destino era stato crudele, strappandomi l'unica persona cara rimasta al mondo e non avevano poi così torto. Una volta arrivati affiancarono la lapide accanto alle altre e subito dopo il prete iniziò la funzione,come in tutte le cerimonie spese delle belle parole, la conosceva bene e sapeva che bella persona fosse ma in quel momento nessuna delle parole spese riuscivano ad avere senso. Ascoltavo con il capo chino gli unici momenti in cui alzavo lo sguardo erano quelli quando i miei occhi si posavano sulle lapidi, non riuscii più a reggere tutta la situazione e crollai, piansi tutte le lacrime che avevo dentro e quel momento commosse tutti anche se poco mi importava. Ognuno dei presenti lasciò un fiore sulla bara per poi allontanarsi senza dire nulla, con il capo chino andarono via,anche kate, anche lei distrutta, non riuscii ne a dire ne a fare nulla, sapevo che odiava questi momenti ed il cimitero, così andò via accompagnata dai suoi genitori. ALEX soffriva nel vedermi in questo stato,più che altro perché pensava che la sua presenza fosse inutile. Rimasti soli iniziai ad inveire contro quelle dannate lapidi con la precisione contro nessuno di specifico ma dovevo sfogarmi,
"Mi avete lasciata, avete preso voi le scelte per me perché!"
Iniziai a colpire un albero a pugni dalla rabbia, era strano ma non sentivo alcun dolore, non mi resi conto che dai pugni dati le mani iniziarono a sanguinare, sentii la presa forte che mi impediva di continuare e mi ricordai che Ale era ancora accanto a me .
"Basta, smettila"
Costretta a fermarmi dalle sue braccia forti che bloccavano ogni mio movimento, i suoi occhi erano pieni di tristezza e rabbia, brutto non avrei mai pensato di poter arrivare a credere di non dare più importanza a nulla..
"Lasciami sola per favore va via" Allentò la presa e mi lasciò andare per poi allontanarsi senza nemmeno voltarsi o fare obiezioni  aveva deciso di ascoltarmi e lo avevo fatto di nuovo, lo avevo allontanato, perché cacciarlo dopo tutto quello che aveva fatto per me, non lo meritava.
Lei, me lo aveva ripetuto prima di andare via  che dovevo fidarmi e che sarebbe stato sempre al mio fianco, ma la mia testardaggine come sempre aveva deciso altro. Distesa a terra accanto a loro, non volevo allontanarmi nonostante la pioggia preferii rimanere li, che andare in qualsiasi altro posto non avevo neanche la forza di alzarmi ero assente, una voce diceva va torna da lui, ricordati di lottare sempre per qualunque cosa, ricorda che saremo sempre al tuo fianco,era ufficiale ero sull'orlo della pazzia. Qualcuno mi sollevò da terra ALEX!
"Lasciami andare non merito nulla da te"
"Non fai che dire stronzate, sta zitta " Mi arresi e mi lasciai andare stringendomi a lui.
Una volta a casa mi asciugò e sistemò a letto, stremata
"ALEX grazie, Grazie per amarmi cosi tanto e sopportare il mio carattere spesso impulsivo, mi spiace"
"Dispiacerti di cosa? anche io ho i miei difetti che tu sopporti o almeno ci provi "
"Adesso cerca di riposare, io sono giù se hai bisogno non esitare a chiamarmi"
"ALE, non andare ti prego ho bisogno che tu rimanga qui accanto a me" Fermo di spalle per qualche istante , poi iniziò a togliere scarpe e pantaloni  si girò ed i suoi occhi color oro tornarono a guardare me come solo lui sapeva fare, in un attimo i battiti del cuore presero ad accelerare e i brividi tornarono ad impossessarsi del mio corpo, strano ma era così non riuscivo ad abituarmi alla sua bellezza statuaria..
L' attimo dopo era al mio fianco stretto a me, sentire il suo profumo  era qualcosa di indescrivibile.
Il mio letto troppo piccolo per tutti e due ,ma a noi bastava eravamo cosi intrecciati così incastrati che addirittura quello spazio sembrava quasi avanzare e così stretti l'uno all'altro mi addormentai stremata dall'interminabile giornata.
Durante la notte a svegliarlo uno dei miei incubi..
"ANGI sveglia sono qui con te, apri gli occhi "
"ALE l'ho sognata mi abbracciava e continuava a ripetermi, andrà tutto bene, poi e sparita come dissolta" "Calmati fai un grosso respiro,non è stato un incubo va tutto bene "
Piano, piano mi rilassai e fra le sue braccia mi riaddormentai.
La luce dei raggi del sole ancora deboli entravano dalla finestra svegliandomi,era stata una nottata movimentata, avevo dormito poco, ero stanca e sapevo che lei non c'era più,non faceva più parte della mia vita , mi sentivo come svuotata, ma dovevo rialzarmi ed andare avanti. Scesi giù,in uno stato pietoso, lui aveva preparato la colazione, sapevo che lo aveva fatto per me ma io avevo lo stomaco chiuso.
" Bun giorno, mangiamo qualcosa,sono giorni che non tocchi cibo"
"Mi dispiace, non ho fame, andrà bene un caffè mi aiuterà a svegliarmi ,ho dormito poco e male, sono distrutta avrò un aspetto orribile"
Mi guardava serio e soprattutto silenzioso, poi afferrò il mio polso e mi trascinò con se.
"Ma che fai? "
Fermatosi davanti ad uno specchio mi costrinse se così si può dire a specchiarmi dentro 
"Vuoi spiegarmi?"
"Guardati!"
"Sei impazzito o cosa"
"Non sono pazzo, ascoltami prova a specchiarti per un attimo"
Irritata dal suo comportamento alzai gli occhi, l'immagine riflessa era la mia, non riuscivo a credere a ciò che lo specchio rifletteva, continuavo a fissare quell'immagine, i tratti del viso sembravano quasi fossero disegnati insieme agli zigomi,gli occhi sembravano più verdi e luminosi e perfino i capelli erano perfetti, più vivi, voluminosi, spostai lo sguardo su di lui
"Sei in grado di spiegarmi cosa è successo"
"Nulla!"
"Ma come nulla io.."
"Cosa? sei un angelo questo e tutto" "Lo so, Ma tutti questi cambiamenti non mi piacciono"
"Di quali cambiamenti parli,sei sempre stata così bella solo che per te era piu semplice nasconderti dentro le tue tute e senza di esse non ti riconosci"
"Ho paura"
"Non credo che la tua sia paura, solo tante novità se così possiamo chiamarle che ti si sono presentate tutte insieme, ricordi me lo hai insegnato tu, che insieme è tutto possibile basta solo volerlo e crederci, che ne dici di andare a scuola?" "Andiamo ma voglio solo informare la scuola che per il momento mi asterrò dalle lezioni"
"Mah.."
"Scusami ma è quello che ho deciso, ho bisogno di capire e sapere di più su chi sono, cosa sono in grado di fare e capire cosa ci aspetta"
Rassegnato annui.
Indossai la prima cosa che trovai, jeans a maglia a collo alto, nel raggiungerlo passai davanti allo specchio mi soffermai era difficile credere a ciò che vedevo, provai a non prestare più di tanto attenzione e tornai da lui.
"Eccomi sono pronta"
Mentre scendevo i suoi occhi trovarono me, restò li fermo a guardare come incantato
"Che succede?"
"Nulla è meglio andare.."
Era evidente che fosse infastidito,sapevo anche da cosa, ma preferivo sentirlo dire da lui, masochista si ma lo adoravo geloso "Che ti prende? "
Sapevo di aver fatto una domanda, di cui conoscevo già la risposta, era geloso! Com'era prevedibile non rispose e tenendomi per mano mi condusse a scuola. Una volta entrati bussammo alla porta e da dentro la voce del professore
"Avanti!"
"Prof buon giorno sono venuta a comunicargli la mia decisione"
"La ascolto"
"Ho deciso per il momento astenermi dalle lezioni, devo sistemare parecchie cose della mia vita,non mi aspetto comprensione, ma è la mia decisione e mi auguro che quanto meno possa essere rispettata"
Kate piangeva,STEVE come al solito mi raggiunse per abbracciarmi forte e sussurrarmi
"Ti voglio bene Angel, sei bellissima " ALE impulsivamente si era catapultato su di lui, ma fortunatamente riuscii a fermare il tutto,stavamo per uscire quando la voce di quell'essere insignificante disse
"Sarà tua nonna a darti lezioni private? "
La rabbia prese il sopravvento,ma dovevo cercare di stare calma, tutti sapevano della sua scomparsa e lei no? impossibile mi avvicinai ad un centimetro ed urlai
"Sei stupida e insignificante, parli a sproposito senza sapere, lo sanno tutti, è morta e il tuo sarcasmo e fuori luogo,non ti permettere mai più di parlare di lei, e per informarti il mio professore sarà Alexsander" Finalmente eravamo fuori, ero piena di rabbia ma fra le sue braccia riuscii a placare la mia iera,da fuori sentimmo il prof che urlava e inveiva contro di lei, se lo meritava non faceva che parlare senza sapere, fuori da quell'inferno finalmente,girovagammo per le strade mano nella mano senza parlare, mi sentivo come svuotata, come se nel mio corpo mancasse qualcosa, come se avessero staccato una parte del mio corpo .. Sentii che la sua mano stringere ancora di più la mia poi di nuovo quella sensazione di presagio eminente.

The dark side of an angel (IN REVISIONE) SEQUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora