Jimin's pov
Dopo essermi svegliato, vedo Yoongi affianco a me, addormentato. La sua mano tiene la mia, mentre l'altro braccio mi circonda le gambe.
Sono contento che sia qua. Mi ha salvato da quell'uomo, nonostante avessimo litigato. Forse prova veramente qualcosa per me, se no perché rischiare tanto?
Mentre lui dorme, entra in camera mia madre per salutarmi.
"Tesoro, come stai?" Mi si avvicina, accarezzandomi il capo.
"Bene" rispondo atono, distogliendo lo sguardo dal suo. Forse sono troppo duro con lei, ma non mi ha ancora dato una spiegazione per ciò che ha fatto.
"Quando avrai parlato con Yoongi, ti spiegherò tutto" mi avvisa con sguardo basso, prima di indietreggiare verso la porta.
"Mamma aspetta! Ti voglio bene" dico, prima che possa uscire.
"Anche io, tesoro. Perdona Yoongi, ti ama" si chiude la porta alle spalle.
Dopo di lei entrano i miei amici, ai quali dico di fare piano, per non svegliare Yoongi. Mi aggiornano sulle novità, anche se non ce ne sono di entusiasmanti. Dico loro di tornare a casa, dato che non mi sembra giusto, che passino tutto il tempo lì.
Quando escono, mi fermo ad osservare il ragazzo affianco a me.
Stringo leggermente le sue dita, gesto che lo fa svegliare di scatto.
Inizia a farmi domande su domande, per controllare che io stia bene.
Dopo poco gli chiedo di spiegarmi il suo punto di vista, volendo chiarire il prima possibile. Come ha detto Jin, devo ascoltare anche la sua versione dei fatti.
Inizia a raccontare e, piano piano, tutti i pezzi del puzzle iniziano a prendere posto.
Ascolto in silenzio, fino a quando non sento il cuore esplodere per le sue ultime parole. Abbasso lo sguardo verso le mie gambe. La mia mente è affollata di pensieri. Sento gli occhi bruciare, per la spinta delle lacrime che vogliono uscire. Un forte singhiozzo mi attraversa il petto e non riesco a nasconderlo.
"S-scusa...s-se ti avessi a-ascoltato..." piango, stringendo ancora di più la sua mano.
"No Jimin. Questa volta è colpa mia. Sono io ad averti mentito. Dovevo dirti subito la verità, invece per colpa mia, ora sei in questo letto di ospedale. Se non vuoi tornare insieme a me lo capisco, ma permettimi di restarti affianco." Mi supplica, portandosi una mano al petto.
Pensa davvero che sia colpa sua?
"Non azzardarti a pensare che sia colpa tua. La colpa è di quel mostro, tu mi hai salvato! Se non fosse stato per te, io ora non sarei qui, ma probabilmente sottoterra." Alzo il tono della voce, mi infastidisce il fatto che pensi di essere la causa di tutto questo.
"Se si fosse spinto più in là...i-io" singhiozza, coprendosi il viso con le mani.
Con tutta la forza che mi resta, mi avvicino di più a lui e sposto le sue mani dalla faccia. Tiene gli occhi chiusi, continuando a piangere.
"Guardami. Yoongi, guardami" lo costringo ad aprire gli occhi "sono vivo, sono salvo, sto bene. Sonodavanti a te, non me ne vado" sorrido per il suo piccolo broncio e gli asciugo le lacrime con il pollici. Quando si calma, mi riappoggio con la schiena al lettino.
"Perché non me lo hai detto?" Cambio discorso, volendo capire le sue motivazioni.
"Non volevo perderti. Se te lo avessi detto subito, saresti rimasto con me?" Mi chiede serio. Rifletto per qualche secondo, forse ha ragione. Insomma, sapere che il ragazzo con cui stai facendo conoscenza, in realtà è la tua 'guardia del corpo', non è proprio il massimo.
"Avrei preferito saperlo prima, invece che dopo" sollevo le sopracciglia, usando un tono pungente.
"Sei ancora una peste" ride, punzecchiandomi il gomito.
Rido per il solletico e cerco di scacciarlo con la mano. Alla fine me le afferra entrambe e le unisce alle sue.
"Sei ancora il mio piccolo?" Chiede serio, senza abbandonare il tenero sorriso.
"Lo sarò per sempre." Ammetto, prima di allungare le braccia verso di lui, per farlo avvicinare.
"Ti amo" sussurro sulle sue labbra, prima di unirle finalmente, dopo giorni che mi sembravano infiniti. Finalmente sento il suo sapore, il suo calore e il suo profumo. Mi allontano di pochi millimetri e accarezzo il suo viso, desideroso di riscoprire ogni minimo dettaglio di cui sentivo la mancanza. Strofina la punta del naso sulla mia guancia destra, per poi lasciarci un piccolo bacio. Inizia a baciare ogni livido sul mio viso, sul corpo, per poi arrivare al grosso taglio sul braccio, ora fasciato.
Si allontana da me, con sguardo preoccupato.
"A che pensi?" Aggrotto le sopracciglia, mettendomi più comodo sul lettino.
"Prima il medico ci ha spiegato un po' di cose. A proposito, dopo lo chiamo per farti visitare." Lo guardo in modo preoccupato, spero non abbia parlato del mio peso, perché se è così, avrà ingigantito sicuramente la questione.
"Da quando vomiti dopo i pasti?" Sento un vuoto al petto, ora lui sa. Sa che in realtà gli ho mentito per tutto questo tempo. Percepisco la delusione nella sua voce.
"I-io non vomito"
"Jimin, ti prego. Voglio aiutarti seriamente." Sembra quasi esasperato per il mio comportamento, ma non posso farci niente. Non dico niente, perché non so cosa dirgli. Ormai sa già tutto.
"Vieni con me" si alza di scatto, per poi avvicinarmi la sedia a rotelle vicino alla porta.
"Come?" Sono confuso, dove vuole andare? Siamo in un ospedale, non è un gran luogo da visitare.
"Ti fidi di me?"
"Certo"
"Allora vieni" si avvicina a me, mi prende in braccio, facendo attenzione a non premere alcune zone indolenzite.
Prima di portarmi fuori, esce per chiamare un infermiera. Rientra con lei, la quale attacca la flebo sul retro della sedia a rotelle, affinché io non debba staccarmi da essa. Usciamo dalla stanza e veniamo colpiti subito dagli sguardi inquisitori dei nostri amici, mia madre e anche il medico.
"Che pensate di fare?" Chiede quest'ultimo, rivolto sopratutto a Yoongi, il quale gli si avvicina e gli sussurra qualcosa all'orecchio.
Il medico sembra pensare a ciò che Yoongi gli ha detto, per poi lasciarci andare "va bene, provaci. Non fate danni e non sforzarlo, se lui dovesse sentirsi male, tornate immediatamente qui"
Yoongi mi porta verso l'ascensore della struttura, entriamo e clicca l'ultimo piano.
Una volta arrivati, ci ritroviamo in una sorta di piano rifornimenti. Vi sono coperte, medicazioni e uniformi nuove di zecca. Yoongi afferra una coperta e mi copre, facendo attenzione a non lasciare neanche una parte del corpo scoperta.
"Perché tutto ciò?" Ridacchio, dal momento che sembro una sottospecie di involtino primavera.
Lui non risponde e mi trasporta fino a una grande porta verde. La spinge e ci ritroviamo sul tetto dell'ospedale. Ormai è notte, perciò il cielo è nero, coperto da numerose stelle.
"Yoongi è bellissimo" mi fermo ad osservare il panorama, ad ascoltare il rumore del vento freddo e respirare l'aria pulita.
"Ti ho portato qui per un motivo preciso" si inginocchia affianco a me, tenendo la sua mano sinistra, stretta alla mia destra.
Resto in silenzio per farlo continuare.
"Guarda davanti a te Jimin. Prova a percepire il mondo intorno a te. Stanotte siamo qui, seduti sul tetto di un semplice ospedale, ma domani potremmo essere altrove. Ci sono tante cose al mondo che dovresti vedere. A partire dai paesi. Sei mai stato in Europa? Sei mai uscito dal paese, per guardare a nuove culture? Per conoscere nuove lingue e nuove tradizioni? Hai un'infinità di specialità di ogni paese da assaggiare, adorare oppure infilare nella lista nera. Ci sono infinite canzoni che devi scoprire, artisti a cui appassionarti e concerti a cui andare, dove resterai in fila per ore e dove conoscerai persone con cui condividerai le tue passioni.
Ci sono ancora tantissimi animali che devi osservare, a cui puoi anche avvicinarti, ma non troppo. Non vorrai mica essere sbranato." Ride leggermente per poi continuare.
"Devi leggere ancora numerosi libri, immedesimarti in ogni singola storia, per poi guardarne anche il film e giudicarlo totalmente incoerente con il vero racconto. Ci sono ancora molti viaggi che devi compiere, viaggi in aereo, in treno o in nave. Viaggi dove ti addormenterai sul sedile, oppure dove leggerai un libro sbuffando per la lunga attesa.
Devi entrare ancora in negozi di vestiti stravaganti, provarti una camicia indecente per poi comprarla, senza preoccuparti del giudizio degli altri.
Devi ancora mangiare il gelato con il tuo ragazzo, per poi scambiarvi un bacio che saprà sicuramente di cioccomenta, dal momento che tu ami il gelato al cioccolato e io quello alla menta.
Devi ancora tingerti i capelli di colori stravaganti, per poi pentirtene, ma sicuramente la definirai 'un'esperienza che serve per non commettere lo stesso errore in futuro'. Sappiamo tutti, in realtà che questo errore lo commetterai di nuovo." Sussurra l'ultima parte, facendomi sorridere istintivamente. Non mi ero accorto delle lacrime sul viso, a quanto pare sto piangendo, di nuovo.
"Ci sono tante stelle che devi ancora perderti ad osservare, a cui dare un nome e una storia. Devi ancora abbracciare tutte le persone a cui vuoi bene, per poi dichiarare loro i tuoi sentimenti." Mi stringe più forte la mano, per poi voltarsi verso di me e guardami negli occhi.
"Magari dall'altra parte del mondo, in questo preciso istante, c'è un ragazzo seduto esattamente nella tua stessa posizione ad ascoltare un altro ragazzo che prova a convincerlo di quanto sia bella la vita." Indica prima me, poi punta il dito verso il suo petto. Fa una piccola pausa, dove mi asciuga il viso e mi bacia le mani.
"Jimin, ci sono tantissime cose che devi ancora vedere e goderti. Sono talmente tante che non potrei neanche contarle. La vita è piena di sorprese, alcune volte brutte, ma altre volte stupende. Tu vuoi, seriamente, gettare tutto all'aria? Vuoi davvero morire e perderti tutto ciò? Perché arriverai a questo Jimin. Non sarai 'perfetto', semplicemente non esisterai più. Non avrai più la possibilità di tornare indietro, di vivere veramente. Ma puoi farlo ora. Puoi decidere di prendere in mano la tua vita, affrontarla con coraggio e decidere cosa farne. Ci sono tanti modi per essere magri e in salute, te li mostrerò, ma ho bisogno che tu capisca ciò a cui vai incontro. Non darmi subito una risposta, pensaci per ora. Quando avrai le idee chiare, io sarò lì pronto ad ascoltarti" conclude, per poi lasciarmi un bacio sul capo. Restiamo lì per altri dieci minuti, per poi tornare nella mia stanza dove io crollo a dormire, ripensando al discorso di Yoongi.
Forse è arrivato il momento che io viva seriamente la mia vita.——————————————————————
S.A
Ciao, come state?
Intanto grazie infinite per i voti, i commenti e le visualizzazioni. Siamo a più di trecento voti e più di cento commenti♡ Non so davvero come.
Posso solo ringraziarvi♡
Vorrei precisare che tutte le cose mediche che sono scritte nel capitolo, sono inventate. Perciò se non rispecchiano la realtà, è normale.
Siamo davvero vicini alla fine e vi dico che sono in ansia ahah.
Spero vi stia piacendo la storia, grazie ancora per tutto.
Buona serata♡
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𝐓𝐫𝐞𝐚𝐬𝐮𝐫𝐞 - 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐦𝐢𝐧
Fanfiction|COMPLETATA| - IN REVISIONE "Jimin" "Ti prego no" "Jimin guardati." " Yoongi, per favore" "Guardati. Vorrei che tu potessi vederti con i miei occhi, perché fidati, sei lo spettacolo più bello che io abbia mai visto. Non farti questo" Jimin è un raga...