Capitolo bonus♡♡

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Sorpresaa pt.2 haha
Ciò che succede in questo capitolo, avviene negli anni tra l'ultimo capitolo e l'epilogo della storia.
Scusate per gli errori
Che ansia che ho aiuto, vi amo e buona lettura

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"Jimin! Cristo rispondi!" Gridò contro il cellulare, dopo l'ennesimo squillo senza risposta. Ormai erano dieci minuti che guidava, superando i limiti di velocità, verso casa di Jimin. Si trovava in libreria per cercare un manuale che serviva al suo migliore amico, quando gli arrivò un messaggio preoccupante dal suo ragazzo.

Jimin: Hyung perdonami

Capì immediatamente il significato di quel messaggio, perciò abbandonò il libro che aveva tra le mani e corse fuori dall'edificio, prima di infilarsi in auto e sfrecciare per tutte le scorciatoie che conosceva.
Aveva ansia? Sì.
Aveva paura? Assolutamente sì. Conosceva alla perfezione il significato di quel messaggio, non era la prima volta che capitava. Mesi prima ne aveva ricevuto uno simile e la sua reazione era stata dieci volte più ansiosa, ma la preoccupazione era la stessa.
Guidò il più velocemente possibile, mentre tentava di chiamare il suo ragazzo che non rispondeva al cellulare.
Quando arrivò davanti a casa, fermò la macchina vicino al marciapiede e corse verso l'entrata. Aprì la porta e se la richiuse alle spalle con un calcio. Abbandonò la sua giacca sul pavimento e corse per tutta la casa, fino ad arrivare nella camera che condividevano. La porta era chiusa, per fortuna non a chiave, perciò la spalancò e si guardò intorno alla ricerca di Jimin. Finalmente vide una figura minuta rannicchiata sul pavimento, vicino alla finestra.
"Amore!" Si inginocchiò davanti a lui e lo tirò leggermente verso di sé, mentre il più piccolo iniziò a singhiozzare più violentemente.
"H-Hyung scusami...n-non ci riesco" sussurrò con voce spezzata, mentre affondava il viso nel petto dell'altro, che lo stringeva a sé.
"Ssh, sono qui con te ora. Non piangere, ti prego..." lo rassicurò Yoongi, mentre accarezzava la sua schiena.
"L-lasciami Hyung, m-meriti di meglio" si alzò Jimin, fece per uscire dalla camera, ma venne fermato da Yoongi, il quale lo abbracciò da dietro fermando ogni suo minimo movimento.
Jimin prese a piangere più forte di prima, abbandonandosi totalmente tra le braccia del suo ragazzo.
Yoongi lo prese in braccio e lo portò davanti allo specchio a figura intera che si trovava nella camera a fianco.
Lo posizionò davanti ad esso e lo girò affinché potesse specchiarsi, replicando quasi la stessa scena di mesi e mesi prima*.
"No che fai? Hyung l-lasciami" si agitò Jimin, mentre tentava di sfuggire alla presa ferrea sui suoi fianchi.
"Fidati di me" sussurrò il maggiore al suo orecchio, prima di afferrargli la maglietta che indossava per togliergliela.
"Cos-"
"Fidati" lo rimproverò Yoongi, mentre abbandonava la maglietta per terra e passava al secondo indumento, ovvero il pantalone della tuta.
"Ti prego, no..." Jimin portò lo sguardo ai suoi piedi, mentre alcune lacrime gli solcavano il viso. Non ci riusciva, non il quel momento. Non voleva vedere il suo corpo, 'è una semplice ricaduta' si ripeteva ogni volta, purtroppo però queste ricadute lo distruggevano emotivamente.
Yoongi, dopo aver lasciato il suo ragazzo solo con i boxer, si inginocchiò al suo fianco e toccò con una mano il piede destro del minore.
"Jimin, guarda le mie mani dallo specchio" ordinò Yoongi, ricevendo per fortuna un cenno positivo da parte dell'altro.
Jimin cercò inizialmente solo lo sguardo di Yoongi, il quale non si mosse, finché il minore non portò l'attenzione alle mani sul suo corpo.
"Questi piedini, molto spesso ghiacciati, sono una delle cose più tenere che io abbia mai visto. Adoro quando guardiamo insieme un film e tu appoggi le tue gambe sulle mie, affinché io possa riscaldarti i piedi coperti da quei calzini pelosi giganti che tanto ami. Amo anche quando dormiamo e i tuoi piedi cercano del calore, ovviamente solo nelle mie gambe." Rise, mentre Jimin osservava i suoi piedi, che fin da piccolo aveva ritenuto cicciotti e minuscoli.
Alzò la mano fino ad appoggiarla sulla coscia di Jimin. Quando anche il più piccolo salì con lo sguardo verso le sue cosce, Yoongi riprese parola.
"Queste gambe sono una condanna a morte per me. Amo il fatto che siano toniche, ma in alcuni punti abbastanza morbide per poterle mordere. Amo il fatto che le mie mani scivolino perfettamente sulla pelle chiara e morbida di queste. Ma ciò che amo di più è quando facciamo l'amore, quando circondi il mio bacino con le tue gambe e io riesco finalmente a sentirmi completamente tuo" Jimin, il quale odiava le sue gambe poiché le riteneva troppo grasse, si stupì per quelle parole.
Si alzò in piedi e appoggiò, sta volta, entrambe le mani sui fianchi del ragazzo.
"Impazzisco per questi fianchi. Amo toccarli, sfiorarli e marchiarli. Amo quando posso stringerli per attirarti a me, amo quando posso accarezzarli mentre tu dormi beatamente e amo quando posso riempirli di baci" le lacrime non smettevano di scendere sul volto di Jimin, il quale ad ogni parola del suo ragazzo, si rendeva conto di amarlo sempre di più e di apprezzare anche un po' di più se stesso.
Yoongi appoggiò la testa sulla spalla destra di Jimin e portò una mano sul ventre del ragazzo.
"Amo quando i nostri corpi entrano in contatto e posso sentire la bellezza della tua figura. Amo quando ci facciamo insieme il bagno e posso appoggiare le mani sul tuo ventre ed accarezzare i morsi delle notti precedenti" spostò entrambe le mani su quelle del più piccolo e le coprì con le sue, iniziando a giocarci leggermente.
"Le tue mani sono la mia droga. Sono piccole, tenere e paffute, certo. Ma ciò che più mi fa andare fuori di testa, è il fatto che siano perfette per le mie mani. Possono nasconderle, stringerle e tenerle tutte per me. Amo quando passi le tue dita sul mio viso di mattina presto, pensando che io stia ancora dormendo. Amo quando accarezzi il mio corpo, con tocchi piccoli e timidi, quasi ad avere paura di macchiarmi in un qualche modo. Ma sopratutto amo quando facciamo l'amore e incrociamo le nostre dita, i quei momenti capisco di essere stato destinato a passare la vita insieme a te" finalmente il volto di Jimin era contornato da un debole sorriso, mentre quello del maggiore non aveva mai abbandonato le sue labbra.
Portò una mano al collo di Jimin e prese ad accarezzarglielo con un dito.
"Il tuo collo è qualcosa di terribilmente invitante per me. Posso marchiarlo, baciarlo, accarezzarlo, ma non mi stancherei mai. Quando appoggio il mio naso contro esso, sento l'odore della persona che più amo e che più voglio nella mia vita. Poi amo il fatto che, grazie al tuo collo segnato da me, alcuni maniaci ti stiano lontano. Dato che nessuno deve osare poggiare lo sguardo su di te, potrei bruciare chiunque provi a toccarti e a sporcare la tua preziosa anima" lasciò un bacio sul collo di Jimin, prima di portare l'indice verso lo specchio e indicare il volto di Jimin. Il più piccolo seguì il suo dito e semplicemente guardò il suo viso riflesso.
"Lo vedi quel viso? Bene, quel viso rappresenta il mio mondo. Quando guardo questo viso, mi sento in mille modi diversi. Provo felicità, gioia, ma anche paura e malinconia. Questo è il viso che voglio vedere ogni mattina quando mi sveglio e ogni sera prima di addormentarmi. Questi occhi, sono un universo nel quale non ho paura di immergermi. Queste labbra sono la droga di cui non ho paura di essere dipendente. Ciò di cui però sono più innamorato sei tu, Park Jimin. Amo ogni singolo secondo passato con te. Amo quando provi a cucinare, ribadendo di riuscirci benissimo da solo, fino a quando non mi chiami in tuo soccorso. Amo quando mi chiedi di coccolarti, perché in quel determinato momento hai solo bisogno di calore e affetto. Amo quando facciamo l'amore e riesco quasi a sentire ciò che provi, perché ti conosco talmente tanto bene che ormai riesco a leggere ogni tua emozione. Amo quando sorridi e illumini il mio cuore, ma amo anche quando piangi e tiri fuori le tue insicurezze. Amo la tua semplicità, la tua dolcezza e la tua capacità di calmare ogni mio istinto omicida, ma amo anche quando sei arrabbiato e prenderesti a pugni pure un albero. Anche se sappiamo entrambi che non lo faresti mai, perché l'idea di far del male a qualcuno provoca del dolore a te stesso. Amo quando ti sfoghi con me e amo anche quando ti trovi in questi momenti, perché non mi stancherò mai di ripeterti quanto ti amo e quanto tu sia perfetto per me. Io ho scelto te, la mia anima ha scelto te e il mio cuore ha scelto te. Sei bellissimo, ci metterai solo un po' a capirlo, ma ce la farai.
Ti amo e non ti lascerei per nulla al mondo" concluse Yoongi, prima di voltare Jimin verso di se e afferrargli il viso tra le mani.
"Grazie di esistere e di avermi salvato" sussurrò Jimin, un attimo prima di saltargli in braccio e suggellare il loro amore con un bacio.

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*se ve lo state chiedendo, parlo della scena presente nel capitolo 14.
Spero vi sia piaciuto, mi spiace dirvelo ma i capitoli bonus sono finiti :(
Mi mancavano tanto e mi mancava anche vedere i vostri commenti ahah
So che forse sono un po' noiosi questi capitoli bonus, ma ne avevo davvero bisogno
Per ora non ho in mente un seguito per Treasure, però sto pensando a creare altre storie
Non mi sarei mai aspettata questi traguardi, cavolo ora siamo a 11mila visualizzazioni!
Vi voglio bene e vi ringrazio tantissimo per aver apprezzato questa storia
Buona serata

𝐓𝐫𝐞𝐚𝐬𝐮𝐫𝐞 - 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐦𝐢𝐧 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora