0.4

295 8 0
                                    

Quella notte Gendry non aveva dormito. Aveva troppe preoccupazioni per poter dormire sullo scomodo letto della propria stanza, ma ci aveva provato. Era preoccupato per il viaggio, che potesse succedere qualcosa; l'aveva sempre, per questo gli piaceva poco lasciare la capitale. Era preoccupato che i suoi fratelli avrebbero reso la vita di Sansa e Arya un inferno come provavano a rendere la sua da sempre. Era preoccupato che un mese di viaggio verso sud avrebbe rovinato i rapporti che aveva con le sorelle Stark, perché aveva finalmente trovato un'amica in Arya e non voleva rovinare il rapporto di quasi fiducia che aveva instaurato con la sua futura sposa. Era preoccupato di non riuscire a spiegare la situazione della corte a Sansa prima dell'arrivo nella capitale, e aveva paura che la prendesse male, che si sentisse tradita.

Era convinto di riuscire a dormire nella carrozza in cui aveva chiesto di stare, troppo stanco per andare a cavallo. Ne era convinto perché non pensava che suo padre l'avrebbe fatto salire nella carrozza dei suoi fratelli. Passò la prima metà del percorso del giorno a sentire il fratello minore strillargli contro che sarebbe dovuto essere lui quello a sposare Sansa, come se non gli avesse fatto lo stesso discorso per tutte le altre lady ospitate a corte. Secondo Joffrey, sarebbe dovuto essere lui a poter scegliere una regina, perché ovviamente doveva essere lui il re, una volta morto Robert.

-No, non mi interessa cosa pensi, Jof. Finché nostro padre avrà intenzione di dichiarare me il suo erede, lo sarò.- stava spiegando Gendry esasperato mentre guardava fuori dalla finestra al suo fianco. Non vedeva l'ora di poter scendere da quella carrozza per potersi allontanare dal fratello e perdersi nei boschi. Magari farsi mangiare da un lupo, così da renderlo finalmente felice.

-Credi davvero che il popolo e i lord saranno fedeli ad un bastardo? Io ho sangue di Lannister, la mia pretesa al trono sarà sempre più forte della tua, qualsiasi cosa dica nostro padre.

-Ma la casata regnante è quella dei Baratheon... Di cui io sono l'erede.

-E a chi credi che importi? Il potere è di chi se lo prende.

-Puoi smettere di credere che nostro padre sia già morto? Non salirò sul trono per molto tempo e tu avrai tutti i giorni fino alla mia incoronazione per poterti lamentare. Ora, però voglio dormire, quindi taci...

-Ma io...

-Quando il tuo principe ti ordina di stare zitto tu cosa fai? Taci.

Odiava usare la sua posizione per imporre alle altre persone di fare qualcosa, ma fu un piacere godersi mezz'ora di silenzio. Silenzio interrotto quando la carrozza si fermò per la pausa pranzo. Erano in mezzo ad un bosco piuttosto rado, e la strada del re proseguiva dritta per centinaia di leghe, ma Gendry non sentiva già più il freddo che aveva sentito a Grande Inverno.

Quando scese dalla carrozza vide Arya saltare giù dalla propria a piedi pari ridendo mentre si stiracchiava le braccia e guardava gli alberi davanti a se, ignorando lo sguardo del principe su di lei. Era come se potesse sparire dentro il mantello pesante che ancora indossava dalla mattina, vista la lunghezza di esso e la statura di lei, ma Gendry era più che consapevole di ciò che si celava sotto i suoi abiti larghi. Si rese conto di fissare la ragazza quando lei si voltò verso di lui e gli scosse una mano davanti sorridendo divertita.

-Sta bene, mio principe?- chiese avvicinandosi a lui quasi saltellando. Erano ore che non muoveva le gambe, e non ne poteva più di stare ferma, quindi cercava di usarle il più possibile. Gendry annuì ridendo alla sua andatura:-Si... Pensavo solo che dovete avere caldo con quel mantello addosso, milady... Perché non lo lasciate nella carrozza?

-Non posso lasciarlo nella carrozza, l'ha fatto Sansa, e si arrabbierebbe se mi togliessi il suo regalo di compleanno... o almeno credo. Insomma, mi hanno sempre detto di tenerlo addosso, almeno finché non ci sarà veramente troppo caldo.- rispose sorridendo la ragazza. -Piuttosto voi non avevate freddo, questa mattina solo con quel mantello così leggero, mio principe?

-Ho passato un mese ad avere freddo e voi mi chiedete se sia vero solo in questo momento? Credo che l'unica notte in cui non ho avuto freddo, sia stata quella che abbiamo passato nelle piscine termali... anche se ero nudo.- disse Gendry senza pensare veramente a quello che stava dicendo. Si rese conto di quello che aveva appena detto quando vide Arya arrossire leggermente, probabilmente al pensiero di averlo visto nudo. Si lasciò quindi sfuggire un colpo di tosse e passò una mano tra i capelli. -Quindi. Che ne dite di fare un giro qui intorno?

-Credo che sia meglio se chiedete a mia sorella, mio principe. Io andrò... direi che posso passare del tempo con mio padre. Lui e il re avranno tempo per parlare una volta arrivati nella capitale, o sbaglio?

-Avete perfettamente ragione, lady Arya. Vi lascio a vostro padre mentre io... andrò a cercare vostra sorella. Anche se non l'ho vista scendere dalla carrozza... è ancora lì?

-No, Sansa è scesa prima di me... credo avesse qualche bisogno da sbrigare.- Arya alzò le spalle ridendo, prima di fare un piccolo inchino al principe per poi correre verso il padre e il re, chiedendo l'attenzione del primo.

Gendry la guardò allontanarsi finché il suo sguardo non fu catturato dai capelli rossi di Sansa, che si muoveva velocemente tra gli alberi. Decise di raggiungerla e fare una passeggiata con lei. Sansa fu lieta della sua decisione, e lo introdusse al proprio metalupo, Lady. Era più piccola di quella di Arya, per questo le era stato permesso di portarla a sud, e sembrava anche meno selvaggia. Gendry immaginò che Sansa l'aveva addestrata come animale da compagnia, senza lasciarle troppo spazio per respirare, per vivere nel suo habitat naturale, come i lord di Grande Inverno avevano provato a fare con Arya.

-Perché non la lasciate correre libera? Avete paura che scappi?- chiese il principe alla sua promessa guardando il guinzaglio che teneva il lupo vicino a loro. -Sembra piuttosto costretta a camminare qui, alla nostra velocità.

Sansa alzò le spalle, spiegando che era l'unica condizione del padre per portare l'animale ad Approdo del Re. Lady doveva stare sempre al guinzaglio un po' come Gendry, che però aveva una corona, al posto del guinzaglio. I pensieri di Gendry si dissolsero quando furono richiamati alle carrozze, in modo che il viaggio potesse riprendere.

Chiese a Sansa se le andasse bene condividere con lui la carrozza, in modo che potesse godersi almeno qualche ora di silenzio, e la ragazza rispose che non ci sarebbero stati problemi per lei. Non era convenzionale che il principe viaggiasse insieme a due lady, ma a Gendry interessava poco. Gli interessava così poco che non provò nemmeno a camuffare la sua entrata nella carrozza delle Stark.

The Wrong OneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora