Faceva caldo al sud. Nessuno aveva mai detto ad Arya quanto il sud potesse essere caldo, quanto le persone potessero essere belle e quanto i campi potessero essere estesi. In realtà ci avevano provato, ma lei non aveva mai creduto potesse esistere un posto così caldo. Era arrivata nella capitale da qualche giorno, e aveva già dovuto chiedere al padre di farle degli abiti più leggeri, per evitare di morire sotto il sole cocente. L'inverno poteva anche star arrivando, ma nessuno l'aveva fatto sapere al clima caldo del sud, dove sembrava regnare il sole anche di notte.
I passatempi erano pochi, poteva cucire, mangiare, lamentarsi e fare giri della Fortezza Rossa senza poter però uscire. Il padre aveva scoperto Ago pochi giorni dopo il loro arrivo, e si era finalmente rassegnato alla sua passione, decidendo di lasciarla allenare, almeno in segreto, per essere in grado di usarla, nel caso in cui le fosse servito, quindi aveva iniziato a seguire le lezioni di "danza" con Syrio Forel.
Il primo spadaccino di Braavos stava insegnando ad Arya come usare la spada quando il principe entrò casualmente nella stanza, giustificando il suo ingresso dicendo che stava cercando lady Tyrell. Arya lo guardò scettica, alzando un sopracciglio, perché non credeva a mezza parola del principe, ma evitò di farlo sapere, chiedendo a Gendry se volesse unirsi a lei.
Il principe avrebbe veramente preferito unirsi a lei, ma stava cercando Maregaery Tyrell per un appuntamento, quindi dovette rifiutare, senza però accennare all'incontro con la lady. Fu infatti lei a trovare il principe, interrompendo la già interrotta lezione di Arya. La piccola Stark le sorrise, quasi incantata dal suo aspetto, dal suo sorriso e dalla sua presenza magnetica. Come avrebbe potuto, il principe, sposare Sansa dopo aver passato del tempo con lei, Arya non lo sapeva.
Probabilmente non aveva mai visto una ragazza più bella. Era sicuramente più anziana di lei, e probabilmente anche del principe, ma il volto era ancora giovane come immaginava fosse stato quando la lady poteva ancora dirsi una bambina. A differenza del volto, il corpo della lady era decisamente quello di una donna, e lei cercava tutti i modi per farlo notare, con l'aiuto dell'abito aderente e scollato che indossava. Portava i capelli lunghi con un'eleganza che Arya aveva visto solo nella regina, e sentiva che gli occhi chiari di lei la stavano scrutando proprio come stavano facendo i suoi con lei.
Il silenzio che si era creato tra le due lady fu interrotto da Margaery, che sorridendo felicemente si presentò ad Arya, che fu però meno felice di presentarsi a lei. Non perché non le piacesse fare conoscenza, o perché non le piacesse far sapere in giro la propria identità, ma semplicemente perché la lady di Alto Giardino sembrava una persona troppo gioiosa per poter entrare nelle sue grazie. Sembrava troppo falsa perché Arya potesse veramente fidarsi di lei.
-Mio principe, che ne dite di lasciare lady Arya alla sua lezione e di dedicarci al nostro appuntamento? Ormai dovrebbe essere tutto pronto.- disse poi Margaery rivolta al principe che non sapeva bene come comportarsi, ancora immobile sulla porta della stanza, a fissare alternatamente le due ragazze. Gendry sembrò riscuotersi da una trance quando si rese conto che lady Tyrell gli stava parlando, e si affrettò ad annuire, prima di salutare Arya e porgere il braccio verso Margeary, che lo portò fuori dalla stanza e verso il loro appuntamento.
Arya si voltò verso Syrio, che aveva seguito attentamente la scena da lontano, e scosse la testa con un piccolo sbuffo. -Riprendiamo?- chiese all'insegnante impaziente di riprendere la propria lezione. -Solo se smetterai di pensare ai tuoi problemi.- fu la risposta del primo spadaccino di Braavos guardando verso la porta alle spalle di Arya.
-Io non ho assolutamente alcun problema.- rispose Arya prima di iniziare ad attaccare l'uomo. Syrio rise, parando ogni suo colpo e finendo puntandole la propria spada di legno alla gola.
-Allora perché ribolli di rabbia, ragazzina?- le chiese quasi cercando di trattenere una risata mentre la guardava fisso negli occhi. -Ti fa rabbia il modo in cui il tuo principe la guardava?- più che come una domanda suonò come un'affermazione, che fece allontanare Arya dall'uomo, ancora più nervosa di prima.
-Non è il mio principe... cioè si, lo è, ma può guardare chiunque come vuole. Non è mio... mio.- rispose Arya scuotendo la testa e confondendosi con le proprie parole, cercando di far capire all'uomo quello che intendeva. Ovviamente Gendry era il suo principe, ma come lo era di ogni abitante dei Sette Regni. Syrio aveva alluso a qualcosa, quando l'aveva chiamato il suo principe. Qualcosa che non si sarebbe mai potuto avverare e che Arya non era nemmeno sicura di cosa volesse dire.
-Torna domani con la mente meno confusa e riprenderemo le nostre lezioni, ragazzina.- le disse Syrio, ora serio come Arya non l'aveva mai visto, prendendole la spada di legno dalle mani e uscendo dalla stanza silenziosamente. La lady sbuffò pesantemente e scosse la testa, prima di fare lo stesso.
La Fortezza Rossa era troppo grande per i gusti di Arya, fu un miracolo se riuscì a non perdersi tra le sue mura nel tragitto per tornare alla propria stanza, nonostante ormai vivesse lì dentro da qualche settimana. Aveva provato ad imparare i percorsi più veloci per raggiungere la propria stanza, soprattutto a partire dalla cucina, dal giardino e dalla sala in cui si allenava con Syrio, ma il suo cervello sembrava rifiutarsi di farla felice.
Ci mise quasi un'ora ad arrivare nella propria stanza, e una volta lì, la trovò terribilmente vuota. Niente in quella camera le ricordava casa, a partire dalla vista sulla baia delle Acque Nere, fino ad arrivare ai colori caldi di tende e coperte, che quasi le davano il voltastomaco. Aveva provato a chiedere al padre di arredare come preferiva la propria stanza, e il risultato quando ci aveva provato era disatroso, quindi aveva deciso di rimettere tutto come l'aveva trovato.
Si appoggiò alla finestra sospirando e guardando verso l'orizzonte, cercando di immaginarsi cosa ci fosse oltre il mare stretto, come fossero le città ad Essos, e se ci sarebbe stato posto per una lady che ancora non era troppo convinta di voler fare la lady.
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The Wrong One
RomanceRiconosciuto dal padre, Gendry è l'erede al Trono di Spade, e deve trovare una moglie. Nonostante l'ampia scelta di ragazze, finisce per innamorarsi di quella sbagliata.