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Si svegliò sul proprio letto, con il vestito della sera prima addosso, avvolta in un mantello del colore del sole e con la testa che doleva. Non le venne in mente di chiedersi perché fosse ricoperta da quel mantello, solo la voglia di stringerlo a se e non alzarsi mai più. Fu una delle sue camerierie a costringerla ad alzarsi, quando le disse che un corvo dalla barriera era arrivato.

Arya rotolò giù dal letto, si alzò in piedi e coprì il proprio vestito azzurro con il mantello del principe, prima di raggiungere la cameriera, e farsi dare il biglietto da Jon. Cacciò la ragazza dalla propria stanza e rigirò la lettera di suo fratello tra le mani. La sua prima lettera era arrivata quando Arya aveva raggiunto Approdo del Re, questa era la seconda. Jon aveva finito l'addestramento, era pronto per fare il giuramento e unirsi ai Guardiani della Notte. Arya voleva scrivergli di non farlo, di lasciare la barriera e tornare da lei, ma probabilmente sarebbero state parole sprecate vista la distanza tra la barriera e la capitale e la velocità dei corvi.

Si sedette sul letto mentre leggeva la lettera del fratello, che le raccontava la sua vita, l'addestramento alla barriera, il costante pensiero di tornare a Grande Inverno che svaniva appena si ricordava che la sua sorella preferita era ormai a centinaia di leghe dalla fortezza. Le chiese se riuscisse ad allenarsi con Ago, o se fosse diventato un soprammobile molto pericoloso, le chiese di Sansa, di Robb. Avevano saputo della festa fino alla barriera e sperava che Arya potesse sapere qualcosa in più rispetto a lui sugli altri Stark. Sapeva che Bran si era svegliato, che Tyrion Lannister, mentre viaggiava di nuovo verso la capitale, gli aveva fatto costruire una sella speciale, in modo che potesse comunque cavalcare, anche senza l'uso delle gambe, ma non sapeva più nulla dei ragazzi con cui era cresciuto.

Ad Arya non era stato detto del dono da parte del folletto, e fu felice di leggere che Bran avrebbe potuto continuare a cavalcare. Gli era sempre piaciuto, e sapeva che avrebbe sofferto tantissimo se non avesse potuto farlo mai più. La ragazza fu meno felice quando iniziò a leggere l'ultima domanda di Jon. Voleva sapere come andasse con il principe, se ancora Arya cercasse ogni pretesto per passare del tempo o se lui avesse già trovato una moglie.

Arya sbuffò pesantemente leggendo quella domanda e immaginato la risata di Jon mentre la scriveva. Sapeva che era stata scritta solo per prenderla in giro, per farla arrabbiare un po', ma non riuscì ad evitare di portare una mano al bordo del mantello e stringerlo tra le dita. Perché Gendry le aveva lasciato il proprio mantello? Cosa era successo dopo che aveva accettato di ballare con Lewyn Martell? Quell'unica domanda di Jon ne fece affiorare nella mente di Arya almeno una decina, che necessitavano di una risposta. Arya sapeva che se fosse rimasta nella propria stanza a cercare risposte sarebbe impazzita, quindi decise di andare a cercarle nei due ragazzi che erano i protagonisti di tutte le domande presenti nella sua testa.

Le sembrò saggio cambiarsi, l'abito sarebbe stato scomodo per rincorrere le sue risposte, mentre il mantello del principe avrebbe potuto farle passare dei guai. Avrebbe detto al principe di passare a riprenderlo dopo avergli chiesto perché lo avesse lei. Uscì dalla propria stanza dopo essersi assicurata che la lettera di Jon fosse al sicuro nel proprio disordine e iniziò a correre verso i giardini. Ricordava vagamente Lewyn che le diceva di amare la natura e l'aria fresca, quindi immaginò che potesse trovarsi lì.

Arrivò nei giardini del castello già affannata, e si affannò ancora di più per nascondersi dal fratello maggiore, che sembrava dirigersi verso quello che ormai tutto il regno sapeva essere il punto preferito di lady Tyrell a passo di carica e con un sorriso ebete in volto. Non voleva che Robb la vedesse, soprattutto quando iniziò a seguirlo silenziosamente, perché l'ultima volta che aveva seguito il fratello fuori dalle mura di Grande Inverno, per vederlo entrare in un bordello del villaggio vicino era stata messa in punizione per mesi.

Il suo inseguimento di Robb fu interrotto quando Arya riuscì a scovare Lewyn, che passeggiava a pochi metri da lei, guardando il mare. Fu quasi difficile smettere di seguire il fratello, ma Arya decise che rispondere alle proprie domande fosse più importante di farsi gli affari del fratello. Raggiunse quindi lord Martell, che fu sorpreso di vederla arrivare verso di se.

-Cosa fate qui, lady Arya?- le chiese sorridendo quando si ritrovarono fianco a fianco. Arya lo guardò come se la risposta fosse ovvia, e gli chiese cosa fosse successo la sera prima. Lewyn le raccontò quello che ricordava, che le aveva chiesto di ballare poco dopo il ballo della principessa con il padre e poi il fratello, che dopo la quarta volta in cui si pestavano i piedi a vicenda avevano deciso di ripiegare sul buffet e che avevano sicuramente esagerato con il vino.

-Poi direi che... siamo tornati sulla pista da ballo, quando ormai tutti se ne stavano andando, e... il principe è arrivato per portarvi nelle vostre stanze. Sembrava irritato di vederci insieme, e voi sembravate molto a vostro agio con lui, quindi ho lasciato che vi accompagnasse, e sono andato a riposare. Non pensavo foste una delle sue pretendenti...- concluse Lewyn dopo il suo racconto.

-Perché non lo sono. Mia sorella lo è... io e il principe siamo solo... amici, credo.- rispose Arya velocemente. -Insomma, io lo considero un amico. Spero che per lui sia lo stesso... Comunque non avete visto il principe, oggi...?

-Credo si stia preparando per la caccia con il re.- le disse Lewyn alzando le spalle. Arya aveva completamente dimenticato della caccia che Gendry avrebbe affrontato con il padre e lo zio, e si rese conto che non sarebbe mai riuscita a parlare con il principe da sola, se lui stava preparando un viaggio. -Comunque il vostro sguardo ieri notte non era quello di due amici. Poi, potrei sempre sbagliarmi, milady.- concluse Lewyn scuotendo leggermente la testa e facendo sbuffare Arya.

La ragazza decise poi di provare almeno a parlare con il principe, quindi ringraziò il lord, e se ne andò correndo verso le stanze di Gendry, pur essendo consapevole che non l'avrebbe mai trovato.

The Wrong OneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora