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Erano partiti una settimana dopo l'arrivo del corvo, avevano chiesto a Shireen di andare con loro, ma Stannis non l'aveva fatta partire. Erano stati soli nella carrozza reale per giorni, e non sembrava che Gendry avesse voglia di parlare con lei, se non per chiederle del tempo e di come stesse. Probabilmente aveva paura che le guardie fuori dalla carrozza potessero sentirlo, e Arya era d'accordo con lui. Se avessero parlato probabilmente si sarebbero detto cose poco consone alla loro nuova relazione, quindi aveva preferito un viaggio silenzioso che uno che avrebbe potuto costare la reputazione del re. Certo, avrebbe preferito andare a cavallo, lasciandolo solo nella carrozza, ma Gendry era stato categorico nel volerla con lui.

Tornati nella capitale, tutto era tornato alla normalità, più o meno. Ned aveva sfogato tutta la sua rabbia e preoccupazione sulla figlia ed era tornato l'uomo calmo e pacato che era un tempo, Sansa aveva ricominciato ad essere quasi carina con sua sorella, probabilmente non era più frustrata per l'assenza del re, e Robb era come un fantasma.

Arya sapeva che il fratello maggiore non era ripartito per Grande Inverno, ma lo vedeva raramente in giro per la Fortezza Rossa. Sansa le aveva detto che stava passando sempre più tempo con Margaery Tyrell, e Arya aveva deciso di andare a scoprire la verità. Stava saltellando verso la stanza di Robb, felice di riuscire finalmente a parlare con il fratello, ma fu bloccata dalla vista di lady Tyrell, nel suo abito celeste, uscire dalla porta. Aveva i capelli spettinati, stava quasi correndo mentre usciva, e rideva.

Robb si affacciò alla porta dopo di lei, guardandola come se fosse l'agognata preda di una battuta di caccia. Arya non era nascosta dalla vista del fratello, ma non credeva che, anche se gli fosse saltata davanti, lui l'avrebbe guardata. A differenza sua, però, la ragazza stava studiando il giovane lord, stava osservando l'espressione del suo volto, il sorriso che si propagava fino agli occhi. Non pensava di averlo mai visto in quel modo. Sapeva di non averlo mai visto così felice. La sua espressione le ricordava quella di Nymeria la prima volta che le aveva riportato un coniglio appena cacciato nei boschi vicino a Grande Inverno.

Lo guardò scomparire di nuovo nella sua stanza e Arya si ritrovò a chiedersi se ci fosse qualcuno che guardava lei in quel modo. Se fosse plausibile che Gendry non togliesse gli occhi da lei finché non gli fosse più fisicamente possibile. Si ritrovò a voler chiedere a lady Tyrell quale fosse il suo segreto. Come avesse potuto, in così poco tempo, avere il Giovane Lupo ai suoi piedi.

Aveva intenzione di parlare con Robb, ma i suoi piedi l'avevano giudata all'inseguimento di Margaery. Non sapeva neanche come avrebbe iniziato la conversazione, ma la seguì silenziosamente fino ai giardini, fino al portico sul mare che tutti sapevano essere il suo posto preferito. Sospirò quando si rese conto che erano sole e decise di avvicinarsi a lei.

-Lady Stark, che piacere.- le disse sorridendo la ragazza quando la vide avvicinarsi. Arya cercò di non voltare la testa. Non era ancora abituata ad essere chiamata "lady Stark", e ogni volta che qualcuno lo faceva tendeva a guardarsi intorno, cercando la madre o la sorella. Stava scendendo a patti con questo appellativo, ma era ancora strano.

-Lady Tyrell... posso parlarvi?- le chiese posando una mano sullo schienale della sedia di fronte alla sua.

-Credo che possiamo darci del tu... accomodati.

-Da quanto vi conoscete tu e Robb?

-Pensavo ci avremmo messo un po' di più ad arrivare al punto.- disse con un sorriso divertito la lady. Arya storse il naso, non era una a cui piacevano i giri di parole. Per lei era normale andare dritta al punto. -Direi che... quando è arrivato nella capitale è stata la prima volta in cui ci siamo incontrati... ma ne avevo sentito parlare da Loras. Pochi anni fa era venuto a Grande Inverno per il torneo del sedicesimo compleanno di tuo fratello, ed è tornato... estasiato.

Arya si ricordava il torneo, non sapeva che il Cavaliere di Fiori fosse venuto, non era stata molto attenta agli invitati. Ricordava che qualche mese prima tutti i corvi erano stati spediti in ogni angolo dei Sette Regni, evidentemente, ma non sapeva chi fosse veramente venuto quell'anno alla fortezza.

-Quindi come...

-Come ho fatto a farlo innamorare di me così in fretta?

Arya annuì; Margaery le aveva tolto le parole di bocca, e l'aveva fatto con tutta la grazia e l'eleganza che gli dei avevano tolto a lei. Sapeva che nella sua vita non sarebbe mai riuscita ad essere neanche un decimo della lady che Margaery si stava dimostrando in quel momento, e le andava bene così, anche se si sentiva allo stesso tempo quasi intimorita.

-Non credo di poter rispondere al posto suo... non so nemmeno se mi ama, se devo dire la verità.- rispose la lady guardandola negli occhi. Arya poteva vedere la sua sincerità nei suoi occhi cristallini, e non riusciva a capacitarsi dei suoi dubbi. -Probabilmente, però... ho fatto nello stesso modo in cui... tu e il re...

Arya arrossì alle sue parole, e iniziò a scuotere la testa:-Credo tu abbia frainteso... tra me e il re non c'è nulla...

-Se non una grande amicizia, vero? Un'amicizia tanto grande che sei andata fino a Capo Tempesta solo per fare un viaggio...

-Ero arrabbiata con mia sorella, non sapevo dove andare e... Capo Tempesta è vicina, e c'era il mio amico.- balbettò Arya sentendosi quasi in dovere di giustificarsi con l'altra. Sapeva che la notizia del suo viaggio si sarebbe sparsa, sapeva cosa avrebbero detto di lei, e sapeva che non le importava. Ma sentire qualcuno dirglielo aperamente era diverso che sapere che la città parlava alle sue spalle.

Margaery la guardò, sorridendo comprensiva:-Non devi nasconderti... non sarebbe l'ideale per me tradire la fiducia della sorella dell'uomo di cui sono innamorata... Anche io avrei fatto lo stesso al tuo posto.

-In effetti sono rimasta sorpresa quando nessuna delle sue pretendenti è partita con lui...

-Ci aveva chiesto di restare. Era in lutto. Non credo che a qualcuna di noi sembrasse giusto invadere così la sua privacy...

Arya sospirò, guardandosi le mani. Aveva invaso la sua privacy? Effettivamente si era presentata alla porta di Gendry senza che lui la invitasse, senza che nessuno lo sapesse, ma non si era mai chiesta se potesse essere un disturbo per lui.

Decise di chiarire con il ragazzo, non si sarebbe tenuta un altro dubbio per molto, quindi salutò lady Tyrell e corse verso le stanze reali, ignorando la vocina dentro di se che le diceva che avrebbe invaso la sua privacy ancora una volta.


The Wrong OneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora