Camminai per circa 15 minuti, arrivato sull'uscio di casa, posai la mano sulla maniglia, ma non riuscii ad aprire quella porta, avevo paura di quello che poteva succedere dopo, ero conscio di quello che sarebbe successo dopo ...
Ogni giorno era monotono e io ero schiavo di quel "monotono" ne ero inquieto... Respirai per l'ultima volta fuori dall'altra mia vita quella con la quale combattevo fuori da scuola.
Mi tolsi le scarpe, per evitare di fare rumore e quindi farmi individuare dal "predatore"... Aprii quella porta e mi mossi con cautela ma avevo sottovalutato il mio " nemico " - Ci hai messo troppo, cos'è successo sta volta?!- come faceva ogni volta a scoprirmi anche se era in un altro locale, anche se non poteva vedermi?!
Comunque risposi -Un incidente a biologia...- cercavo di rispondere in modo evasivo come sempre - Lucas ... Ne ho abbastanza delle tue cazzate... Non so più cosa fare con te!-
in quel momento a mia mamma scese una lacrima , - Da quando tuo padre è mancato non sei più il ragazzo di una volta, dolce, sensibile, maturo e responsabile- continuò con una voce sempre più rotta...
-Mi farai impazzire , lo so che è stato un duro colpo per te che era tutto per te : il tuo idolo , il tuo migliore amico, ma devi reagire combatti...- detto questo alzò il viso sporco di mascara e uscì da casa...
Buttai lo zaino per terra e caddi tramortito; ero sconvolto, questo era un giorno più duro degli altri.
Da quando mio papà venne a mancare io e mia mamma non eravamo più "collegati" eravamo solo semplici coinquilini. Da quando mio padre non c'è più siamo cambiati come se una parte di noi fosse sparita lui... Come se dopo la sia morte un ciclone avesse distrutto tutto il mio mondo. Non riuscivo più a confrontarmi con nessuno , nè a prefiggermi degli obbiettivi, ero senza aspirazioni.
Ero uguale a mio papà, un ragazzo abbastanza alto , con la classica frangia che copriva gli spettrali azzurri ormai comuni nella famiglia Voch.
I miei genitori si erano separati quando sono nato , ma non ho dato molta importanza a questo fatto perché per me e papà la mamma era il nemico comune... All'incirca quando avevo 7 anni i miei genitori stavano per appianare le divergenze , quando avevo otto anni è stato il periodo più bello per la nostra "famiglia " a quel tempo eravamo tutti più vicini ; ma il giorno del mio compleanno mio padre venne a mancare in una spiacevole circostanza...
Eravamo lì ad aspettarlo con la torta al cioccolato appena sfornata , io aspettavo ansiosamente il rombo del motore della sua Mercedes attraversare il vialetto, il silenzio della mia attesa venne interrotto dallo squillo del telefono... Era una telefonata del "New York City Police Dipartiment" che portava la seguente notizia : il signor Voch è venuto a mancare in un incidente automobilistico : condoglianze.
Mia mamma lasciò cadere il telefono in un tonfò che rimbombò nella casa , vuota. Ero un bambino perspicace e capii che non era una circostanza molto "normale" e con una flebile voce chiesi :- Che che succede ?! - la mamma con lo sguardo perso nei pensieri mi disse :- Papà non ritornerà a casa sta sera...- impallidii e le dissi : - è mor... - e la quel giorno caddi tramortito a terra... Descyavoo...
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La furia dell'orso
FantasyUn libro avvincente, emozionante, travolgente e malinconico. Lucas Voch un ragazzo normale , adolescente che si rifugia nella musica. Lucas come ogni teenager normale non è in pace con niente e nessuno, evasivo nelle risposte, svogliato nelle scelte...