All'alba del giorno seguente con l'entusiasmo di un bimbo il giorno del proprio compleanno... Ero emozionantissimo... Risvegliato, accolto dal colore delle torce appese alle pareti di roccia della mia grotta, cercai svogliatamente la porta intagliata che apriva la cantina ordinata di provviste.
Allungai la mano verso il pomello della porta, aprendola... Una folata d'aria gelida investi il mio volto ancora assonnato... Il cigolio dei cardini mi infastidì non poco. Mi avviai verso la carne essiccata e ne presi due pezzi che masticai assaporandone il sapore pungente di selvaggina.
Uscii all'aria aperta...
Era una bellissima giornata, il sole mi accarezzò il viso, una leggera brezza scompigliò i miei capelli.
Cercai con sguardo vago in lontananza presenza di prede... Ero sempre molto
prudente per evitare carestie... Un ricordo apparve come un fulmine davanti a me...un lampo.
Era il libro... Ecco quasi me ne dimenticavo. Rientrai col rammarico di non poter ammirare quello spettacolo.
Aprii il cassetto, dove custodivo il libro con molta avarizia...
Inizia a sfogliarlo con una attenzione quasi maniacale, investito dal profumo di quercia che esso emanava.
Nel girare quelle pagine apprendevo il significato della vita dell'orso, mi orientavo in quel mondo, respiravo le tecniche della furia dell'orso ma mi colpì una cosa di quel libro : l'accuratezza, ne accarezzavo le pagine ne comprendevo il significato. Ed ecco li alla pagina 52: la mappa del regno di Gornia.
Quel numero rievocava alla mente bei ricordi, ma che ricordavo solo come immagini nient'altro .
- E adesso?!- echeggiò la mia voce nella grotta rimbombando di solitudine, sedetti sulla sedia di mogano.
Passai quella giornata nel creare un'entrata segreta del mio covo in modo da poter rientrare senza dare nell'occhio dopo un lungo viaggio...
Nascosi l'entrata del tunnel all'interno della corteccia di una quercia ci misi sette ore di lavoro sfiancante; fu anche un allenamento per controllare la furia dell'orso pensai.
Ormai era deciso: la mia partenza era imminente.
Al crepuscolo, all'ultimo crepuscolo da sedentario preparai il necessario per un viaggio di due settimane.
Ringraziai Yoda l'ultima volta e presi l'unico suo oggetto salvatosi dal fuoco delle fiamme dove bruciai le sue salme : il suo pugnale, ovvero un'osso molto particolare e tagliente sul quale erano incise due lettere : Y.D.
Addormentandomi col ricordo di giorno passati.
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La furia dell'orso
FantasyUn libro avvincente, emozionante, travolgente e malinconico. Lucas Voch un ragazzo normale , adolescente che si rifugia nella musica. Lucas come ogni teenager normale non è in pace con niente e nessuno, evasivo nelle risposte, svogliato nelle scelte...