LONTANO...

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Ero lì disteso in mezzo ad una taiga, privo di sensi, aspettavo la morte incosciente di quello che poteva capitarmi. I miei abiti sono ormai stracci ridotti a brandelli come se fossi caduto da un altura irregolare...

Non sapevo come c'ero arrivano , non sapevo ne perché ma non era il momento di pensarci.

Aprii improvvisamente gli occhi, mi alzai con molta fatica, scrollai dai miei vestiti-brandelli la neve che ormai stava congelando le dita dei piedi...

Socchiusi gli occhi e caddi pesantemente a terra l'ultima cosa che vidi fu una zampa bianca. Ero morto... Ma allo stesso tempo vivo.

Mi risvegliai un'ora dopo , di colpo come quando ti svegli per un incubo...

Ero in una grotta, c'era un falò al centro che illuminava e scaldava la piccola abitazione , la quale disseminata di rozzi tavoli , arnesi , fogli ... Stavo studiando l'ambiente intorno a me , in sottofondo il gocciolare della neve condensata dal calore del fuoco.

Scesi dalla mini cabina dove dormii , era una rientranza nella roccia con un pò di foglie niente di che ma sempre meglio di morire per mano del freddo.

Mi accasciai al suolo ero privo di energie , respiravo affannosamente, con fatica. Appoggiai la mano sul ginocchio e spinsi verso l'alto cercando di rialzarmi , riuscii a spostarmi , aiutato dalla parete di roccia , fino ad un boccone di ( credo ) pane ... Lo presi in mano, lo portai alla bocca ma non riuscii a masticarlo , caddi in un sonno profondo. Rinvenni dopo circa un giorno e al mio risveglio fui accolto nella grotta da un omone muscoloso, alto , agile nei movimenti e rapido come una gazzella... Presi paura:-Spero che le sue intenzioni siano buone - ebbi paura , l'uomo si avvicinò a me e mi invitò a bere una brodaglia rigenerante accettai cordialmente. Ero grato a quell'uomo, gli dovevo la vita e come ebbi occasione di vedere in seguito gli dovevo anche molto di più...

La furia dell'orsoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora