Io e Te.

4.

Passate nello SPAZIO AUTRICE!

"Abbiamo pranzato e poi abbiamo fatto una lunga passeggiata sul mare" mi dice la mia migliore amica con gli occhi che brillano.
"E quindi ora state insieme?" chiedo io sedendomi sul mio letto.
"SI!" urla lei buttandosi di peso al mio fianco.
"Sai Grayson parlava in continuazione di te. Ma perché Kathleen non è venuta? Dov'è? Perché non la chiami? E blah, blah, blah.
Perché non dai una possibilità a quel povero ragazzo?" mi dice la mia migliore amica mentre si infila sotto le mie coperte.
"Non credo faccia per me. Siamo amici da così tanto tempo... e inoltre è il migliore amico di mio fratello..." rispondo io imitando il suo gesto.
"Non dovete mica sposarvi! Prova a frequentarlo" detto ciò posa il suo telefono sul mio comodino e si addormenta.

"Sveglia ragazze! Il sole è alto nel cielo e questa giornata aspetta solo voi!" grida mio padre per svegliare me e Polly.
"Mmmmmmh" è la mia risposta al buongiorno di mio padre.
"Vi aspetto di sotto veloci" e detto questo chiude la porta uscendo.

Polly si siede e i suoi capelli sono sparati in tutte le direzioni. A guardarla mi fa scoppiare a ridere.
"Ah si, ti faccio ridere? Vediamo se questo fa ridere" mi risponde tirandomi una cuscianta in pieno viso. Così la seguo a ruota, iniziando una vera e propria lotta di cuscini.

"State facendo una lotta di cuscini. A 17 anni." sentiamo qualcuno che dice queste parole tra le nostre risate.
Mi giro e trovo mio fratello con indosso solo il pantalone della tuta, la voce impastata dal sonno e lo sguardo assonnato.
"Voi state davvero facendo una lotta di cuscini e non mi avete chiamato? Questa sarà per voi la fine". Detto ciò prende un cuscino e inizia a prenderci a cuscinate mettendo entrambe al tappeto.

Dopo aver finito la nostra lotta e la colazione abbiamo preso il bus e ora ci troviamo ad affrontare sei lunghissime ore di scuola.

Nella pausa pranzo Polly ed Aaron si sono scambiati le peggio effusioni e Grayson non ha fatto altro che starmi incollato.
"Ti andrebbe di uscire domani pomeriggio?"

Non dovete mica sposarvi! Prova a frequentarlo.

"Si, quando?" rispondo io ingoiando il boccone che mi era rimasto in gola.
"Ah, va bene cos... no aspetta cosa? Hai detto si?"mi risponde lui con i suoi grandi occhioni sbarrati.
"Ehm... si?" rispondo io timorosa.
"Oh, allora possiamo vederci domani verso le 17:30? Dopo i miei allenamenti posso passarti a prendere?" mi chiede lui timoroso.
"Va bene a domani" rispondo io alzandomi dal tavolo.

Lentamente mi allontano ripensando a ciò che ho appena fatto.

Dopo mezz'ora di attesa vengo a scoprire da due anziane signore che il mio autobus è rotto. Bene! Tra cinque minuti passa il mio tram e dalla fermata del bus a quella del tram sono dieci minuti a piedi.
Inizio a correre come una matta per non aspettare un'ora per il prossimo tram.
Giusto in tempo.
Salgo e non essendoci posto resto vicino alle porte.
Dopo un paio di formate iniziano a scendere molte persone così posso muovermi e vedere le condizioni in cui sono messa.

Utilizzando la fotocamera del mio telefono cerco di sistemarmi il meglio possibile i miei capelli che ormai sono in tutte le direzioni. Le miei gote sono arrossate ed ho il fiatone.
Magnifico.
Abbassando il telefono, incontro due occhi.

I suoi occhi.

Dritti nei i miei. Mi sta osservando con uno sguardo incuriosito e quasi divertito. Non sono più duri come l'altra volta.

Questo è uno di quei momenti che vorrei fotografare.

SPAZIO AUTRICE 📚

Ciao a tutti!

Spero che la storia vi stia piacendo!
(Se avete domande, correzioni o dubbi lasciatemi un commento.)

Ho deciso che aggiornerò nei seguenti giorni:
Martedì-Giovedì-Domenica