POV'S AIDEN
"Sto uscendo" grido mentre lascio sbattere la porta alle mie spalle e senza aspettare una risposta mi avvio alla fermata del tram.Dio è sempre pieno!, penso mentre salgo e cerco un posto a sedere.
Dopo qualche fermata riesco ad andare indietro e la vedo li seduta, è così bella.
Non è la prima volta che vedo questa ragazza sul tram.
Spesso è accompagnata da un'altra ragazza, bella anche lei ma non quanto a quello che vedo davanti a me adesso.
Ha sempre uno strano sguardo, ti fissa intensamente, ti scruta e ti entra dentro.
Sul suo volto c'è sempre un'espressione pensierosa e triste ma cerca di non mostrarlo.Approfitto del fatto che è seduta da sola e mi accomodo acconto a lei.
Le miei spalle arrivano quasi alla sua testa, il suo gomito mi sfiora e il suo profumo mi entra nelle narici.
Ha il volto rivolto verso il finestrino e le cuffie nelle orecchie.
Resto a guardarla per un po' fino a quando non noto che si sta per girare.
Continuo a guardare fuori dal suo stesso finestrino, mentre lascio che i suoi occhi scrutino il profilo del mio viso.
Non resisto e la guardo.
Mi ci perdo per qualche secondo fino a che non sento un'imprecazione uscire dalle sue labbra.
Guarda fuori dal finestrino alle mie spalle fino a che il suo telefono non inizia a squillare.
"Grayson", chissà chi è.Risponde e frettolosamente si avvicina alle porte per uscire.
La osservo per un po' mentre scende e prima che se ne accorga devio lo sguardo.Mi perdo per qualche minuto nei miei mille pensieri fino a quando "O CRISTO SANTO" esclamo ad alta voce prendendo nello zaino un vecchio pezzo di carta su cui avevo disegnato tempo fa.
Il disegno è sbavato e presenta molte imperfezioni.
Ma più lo riguardo e più mi rendo conto che è lei.Con velocità scendo giù dal tram prima di perdere la fermata.
Continuo a pensare a lei e a questo dannatissimo disegno."Buongiorno Aiden, come va oggi?"mi chiede Bob.
Bob è un vecchio amico di famiglia che ci è sempre stato vicino nei momenti difficili come il divorzio avvenuto pochi anni fa tra i mie genitori.
A causa di questo, mia madre è entrata in depressione e non ne è ancora uscita perciò ogni giorno devo starle vicino il più possibile, ho anche dovuto smettere di studiare.Quando è successo tutto questo frequentavo il secondo anno, ma ho dovuto smettere per non lasciare mia madre da sola e per curarla.
I miei genitori litigavano spesso, la pensavano sempre in modo diverso e così un giorno, dopo un litigio veramente brutto, mio padre ha fatto le valigie ed è andato via di casa.
Nonostante ciò ho sempre mantenuto i contatti con lui fino a quando non è stato trasferito per lavoro.
Mia madre ne ha iniziato a risentire e così ogni sera tornava a casa ubriaca fino a quando non è andata in come etilico ed una volta tornata a casa, non parlava, non si alzava e spesso restava seduta sul divano e guardava un punto fisso della parete per ore.Il medico mi ha detto di non lasciarla troppo tempo da sola così esco solo la mattina per prenderle le medicine e fare la spesa.
"Come sempre Bob" rispondo ponendo sul palmo della sua mano i soldi per le medicine appena comprate e ringraziando esco dalla farmacia.
Mi avvio alla fermata del tram e mentre aspetto prendo una sigaretta dal pacchetto e ne aspiro la nicotina.Nella mia mente ci sono i suoi occhi che scrutano con attenzione il mio viso.
SPAZIO AUTRICE 🙂
(Volevo scusarmi per non aver pubblicato ieri ma non sono stata a casa e non ho potuto. )
Allora cosa ne pensate di questo capitolo scritto dal punto di vista di Aiden?
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Io e Te.
RomanceKathleen è una giovane ragazza che ama fotografe tutto ciò che vede. Un giorno però fotografa due occhi che la tormenteranno per molto tempo. Riuscirà Kathleen a superare tutti gli ostacoli che le intralceranno il percorso? Incontrerà nuovamente...