Capitolo 20

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!!! Importante: Wattpad non ha mandato le notifiche dello scorso capitolo, assicuratevi di averlo letto prima di iniziare questo onde evitare grossi spoiler. Grazie !!!

«Profumi di sesso, mia cara, c'è qualcosa che mi devi dire per caso?», commenta Mattia con aria sognante, sprofondando il naso nei miei capelli e inspirando rumorosamente.

Se, prima di iniziare l'università, mi avessero detto che avrei stretto amicizia con un personaggio simile, probabilmente avrei chiesto loro quali sostanze stupefacenti avessero assunto prima di parlare. Proprio io che sono sempre stata una persona discreta, fin troppo silenziosa, a cui piace nascondersi e nascondere ciò che le passa per la mente, mi sono legata tanto all'eccentricità in persona. Mattia che ha sempre la mano alzata, il cui nome è conosciuto da ogni professore, che ha bisogno di stare sempre al centro dell'attenzione, che non ha il benché minimo freno inibitorio tra cervello (o pene, a seconda dei momenti) e bocca. Due opposti che si sono incontrati a metà strada per qualche strano gioco di gravità, nonostante spesso mi sia difficile accettare le sue manie di invadere il mio spazio personale. Come adesso, che non sopporto sentire il suo respiro caldo infrangersi sul mio collo, quindi porto la mano ad allontanargli la testa da me.

«Mi spiace deluderti, cuore mio, ma sei del tutto fuori strada», replico con un sorriso lieve, che tento di reprimere al più presto ma che non può di certo sfuggire a Luca, sempre in prima linea quando si tratta di canzonarmi.

«La tua voce dice una cosa, ma quel sorrisetto e il rossore sulle guance dicono altro», mi prende infatti in giro dalla fila dietro, con tono giocosamente soave, sporgendosi leggermente in avanti per punzecchiarmi una guancia col dito, facendomi sorridere di nuovo.

Sa bene che quel gesto mi strappa sempre un sorriso, e non perde occasione per compierlo. Abbiamo un bel rapporto noi due, ci piace farci sorridere a vicenda e non potrei chiedere amico migliore di lui sinceramente, anche se a volte mi fa venire voglia di staccargli la testa a morsi.

Tuttavia, mi volto di scatto verso di lui per fulminarlo con uno sguardo che sono sicura intenderà, dal momento che sono solita rivolgerglielo con una media di quattro o cinque volte al giorno: chiudi il becco.

E so che lo ha capito, il sorriso divertito che gli compare sulle labbra non mente, e mi suggerisce anche che non finisce qui. Anzi, ha appena iniziato.

«C'è qualcosa che non so?», chiede Giorgia, comparendo dal nulla con la sua solita borsa, mentre si siede accanto a Luca. Un giorno capirò come faccia a venire a lezione con soltanto una borsa da passeggio, davvero. Per ora rimane però un mistero ai miei occhi irrisolvibile.

«Francesca profuma di quell'incantevole aroma di vestiti strappati e orgasmo, eppure continua a negare l'ovvio», replica Mattia, le sopracciglia inarcate come a fare il saccente della situazione.

«Nego l'ovvio perché non è accaduto, come te lo devo dire Matt?», chiedo esasperata, per poi vedere quello sguardo negli occhi di Luca.

Oh no.

«Quell'opera d'arte in viola e nero che hai sul collo non sembra essere d'accordo con te», rincara infatti la dose, riportando l'attenzione su una cosa che ero riuscita a far dimenticare agli altri. Ma non a lui, purtroppo.

«Mi ero dimenticato di quel dettaglio, sempre che di dettaglio si possa parlare! Voglio dire, sbaglio o è una riproduzione in scala 1:1 della Russia?», commenta Mattia, illuminandosi e facendomi domandare per quale motivo la mia presunta vita sessuale lo interessi così tanto. Voglio dire, lui ne ha una propria che sicuramente è più florida di quella di tutto il nostro gruppo messo insieme. Perché deve interessarsi tanto alla mia? «Ancora devi raccontarmi di quella notte di fuoco tra l'altro, ma ora puoi farlo di entrambe insieme! Considerazioni? Confronti? Paragoni?», esclama entusiasta, mentre io mi volto verso Luca per incenerirlo con lo sguardo.

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