Loki non riuscì a dormire quella notte.
Uno stato di angoscia sottile l'aveva pervaso, non appena si era infilato nel sul letto, freddo e senza nessuno accanto come ormai, in un modo o nell'altro, era abituato.
Un braccio sotto la nuca, gli occhi fissi al soffitto cangiante forma e colori e la domanda ripetuta e insistente nella sua mente su ciò che gli stava accadendo.
D' un tratto si accorse dei rumori incessanti giù nelle strade di Sakaar e avvertì un intenso fastidio, come mai gli era capitato prima di allora.
Inspirò ed espirò profondamente mentre il suo pensiero tornava a Thor.
Da quando quello straniero era giunto sul suo pianeta, le sue notti e i suoi giorni avevano assunto delle tonalità completamente differenti. Aveva iniziato a prestare attenzione alle sensazioni che provava, ai bisogni che realmente muovevano il suo corpo e il suo spirito, alla bellezza delle cose fuori e dentro di sé.
Aveva iniziato a prestare attenzione perché l uomo sapeva come prestare attenzione a lui. Aveva saputo farlo fin dall' inizio, fin dal loro primo incontro e per quanto si fosse trattato di solo sesso, era stato come sentirsi vivo per la prima volta dopo tanto tempo.
Tanto tempo...quanto tempo?
Che paragoni poteva fare? Non aveva più memoria del suo passato e il suo mondo iniziava e finiva con Sakaar, dove tutto era confusione e gli occhi venivano distratti da fatue illusioni, che non permettevano di accorgersi di niente e con i sensi intossicati da vani piaceri si vagava in un caos superficiale e indistinto.
Le mani di Thor, invece, e tutto di lui lo avevano riportato sulla terra. Di colpo. In modo rude, brutale come egli era. In modo vero e intenso.
Le sue carezze erano reali, così come i brividi intensi che gli provocava ad ogni sfiorare. I suoi colpi all' interno del suo corpo lo erano, implacabili, senza requie né indulgenze, ma veri, puri, la traduzione di un desiderio autentico.
Al solo pensiero Loki si tese sotto le lenzuola e sospirò ancora più profondamente.
La voglia di alzarsi e andare da lui si fece impellente e più cercava di allontanare quella malsana idea da sé più questa gli si ripresentava con insistenza.
Soltanto lui sapeva quanto avrebbe voluto restare nelle sue stanze, ma l'uomo era stato irremovibile e, sebbene era chiaro che anch'egli avesse fatto fatica nel chiudergli il suo talamo quella notte, non aveva fatto nulla per fermarlo.
Poteva capirlo, dopotutto. Dopo quella mattina in cui lo aveva visto, assieme al Grand Master sul balcone del palazzo, mentre si lasciava andare alle sue richieste, proponendosi al sovrano in tutta la sua bellezza e seduzione.
Ma aveva dovuto farlo. Non c'era stata altra possibilità. Il reggente non era uno sciocco e si era senz'altro accorto che le cose pianificate stavano cambiando. Per quanto Loki riuscisse a fingere, portando avanti quel doppio gioco che sapeva tessere con abile maestria, era visibile in lui l'attrazione nei confronti dello straniero.
Avrebbe soltanto dovuto perseverare ancora un poco, dissimulare ciò che lo stava violentemente scuotendo dentro e illudere il Grand Master che nulla stesse accadendo a caso, ma che si trattasse di un piano elaborato fin nei minimi dettagli.
E per farlo...
Scacciò dalla mente le immagini di quella giornata, in cui aveva concesso per l'intero giorno il suo corpo al suo signore, cercando d'impedirsi di pensare alle mani dell'uomo che si sovrapponevano a quelle di Thor, alle carezze lascive che gli venivano impresse addosso in un'evidente pretesa, alle parole oscene sussurrate all'orecchio, al desiderio silenzioso che non l'aveva abbandonato neppure per un istante che tutto quello fosse terminato il prima possibile. Sospirò ancora e corrugò la fronte, allontanando da sé anche il bisogno di avere l'amante accanto, quella notte come non mai, affinché riparasse a tutto ciò che aveva subìto e che non voleva più.

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LOST IN SAKAAR
FanficTutte le cose perdute e non volute finiscono, presto o tardi, su Sakaar, il regno dell'assurdo. Anch'egli, ' cosa perduta e non voluta' in un lontano tempo senza memoria, a Loki, il favorito del Grand Master, sovrano di quel mondo, è affidato un com...