And it hurts in my head

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Non avendo dormito per niente, mi sono svegliato con un enorme mal di testa, anche se, dovendo essere sincero con me stesso, non penso che sia solo per la mancanza di sonno...

Vedere Luke al parco, da solo, ha risvegliato troppi ricordi... Ricordi che la mia coscienza aveva soppresso per non dover fare i conti con quel bambino triste e solo che mi aveva sempre messo in soggezione.

Sospiro, infilando svogliatamente dei quaderni per gli appunti nello zaino, osservando poi incerto la bambola.

Per la prima volta, non ho voglia di ordinarle niente e nemmeno di portarla con me a lezione.
"Non spetta a te decidere".
Calum ha ragione... Non posso controllare Luke come se fosse un oggetto, anche se mi fa arrabbiare.

«Michael, sbrigati o farai tardi!»

I miei occhi non si decidono a staccarsi da quella bambola di pezza, combattuti.
"Non è vero che ti voglio fuori dalla mia vita..."

Stringo la mascella, prendendo finalmente quell'oggetto magico, infilandolo di fretta nello zaino.

Solo per precauzione.

🔮🔮🔮

Qualcosa mi dice che questa giornata farà proprio schifo, a partire dal fatto che Calum mi ha dato buca per andare a flirtare con quel commesso strano.

Appena finite le lezioni è scappato via, dicendo di dover approfittare della scusa dei saldi per poter parlargli.
Come se non si capisse che va lì solo per lui e non per comprare un cappello magico scontato.
Patetico cinese.

Da un lato, però, spero che questa storia finisca nel migliore dei modi, perché i suoi occhi a cuoricino sono evidenti a chilometri di distanza.

Faccio un piccolo sorriso, cercando di non addormentarmi a causa del tepore della primavera.
Decidere di studiare nel parco dell'università e non in biblioteca è stata una pessima scelta... Prima di tutto mi faccio distrarre troppo facilmente e poi il topo biondo sta vagando in cerca di un posto tranquillo, a qualche metro da me.

Durante la giornata è stato più silenzioso del solito, non che sia preoccupato per lui, ma non mi piace quando è troppo tranquillo... Avrà di sicuro qualcosa in mente.

Quando aveva quella faccia, durante le lezioni di musica, era perché si stava esercitando segretamente sulla mia stessa canzone, per farmi fare una figura di merda davanti a tutti, dimostrando la sua bravura.
Morirei piuttosto che ammetterlo ad alta voce, ma Luke è sempre stato più bravo di me con la chitarra... Mi sono sempre chiesto perché avesse lasciato il corso.

Come se avessi richiamato inconsciamente la sua attenzione, i suoi occhi saettano su di me e il suo avvicinarsi mi mette stranamente a disagio.
E ora che vuole?

«Ti sposti?»

Aggrotto la fronte a quel suo tono arrogante, guardandolo confuso.

«Prego?»
«Questo è l'unico posto all'ombra e non vorrei prendermi un'insolazione»
«Potresti chiedermelo anche gentilmente dato che non sei nessuno per parlarmi in questo modo»

Ci guardiamo per qualche secondo e non riesco a nascondere la mia sorpresa in quel suo cambio di atteggiamento.

Il giorno prima sembra un topo indifeso e perfino gentile... E adesso è tornato il solito coglione che pensa che tutto gli sia dovuto, come se fosse una specie di principe.
Che bruciasse all'inferno con tutta la sua dinastia.

«Ti sposti o no?»
«No»

Indurisco lo sguardo, non sopportando il modo in cui mi sta parlando.

𝐕𝐨𝐨𝐝𝐨𝐨 𝐝𝐨𝐥𝐥 || 𝑴𝒖𝒌𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora