"Hai bevuto e stavi con una ragazza!" grido.
Io e Cameron stiamo al telefono da circa mezz'ora.
La mia gola è irritata e ho bisogno di calmarmi o non avrò più voce.
"Non stavo con una ragazza" dice calmo.
"Ho sentito la sua risata,pensi che io sia scema?"
"Più che scema,pazza" dice e ridacchia.Se pensa che il suo modo di ironizzare questa situazione mi tranquillizzi,si sbaglia di grosso.
"Mad cazzo anche io posso sballarmi e vivere la mia vita non posso pensare solo a te"
"Hai detto che mi avresti chiamato tutti i giorni,mi avresti scritto tutti i giorni e questo non lo hai fatto.
Hai bevuto e sei stato con una ragazza,cosa avete fatto?" domando.
"Niente!Dio Mad porca puttana!Hai rotto il cazzo" grida.
"Bene" dico "Vaffanculo Cameron,addio" attacco.Sono stufa.
Non ho più voglia di gridare.
Attraverso un telefono non si risolve nulla.CAMERON
Cazzo.
Gridava come una pazza.
È davvero incontrollabile.La farò incazzare ancora di più,ma è l'unico modo per risolvere la situazione.
Dopo un'ora sono nell'aereoporto e attendo il mio volo verso Los Angeles.
Dopo aver fatto il check-in attraverso il corridoio e mi dirigo verso il rispettivo aereo.Mezz'ora dopo l'aereo parte.
Le cinque ore sono state toste.
Un bambino non la smetteva di piangere e dietro il mio sedile c'era un signore che russava molto forte.
In più la signora accanto a me non la smetteva di fissarmi e ad un certo punto si è sbottonata la camicia e ha cercato di farmi guardare il seno,senza ottenere successo.
Appena sceso faccio un sospiro di sollievo e prendo una macchina a noleggio.Poco dopo mi trovo,con la macchina,davanti al condominio di Madison e mi assale il panico mischiato alla paura di vederla incazzata nera.
Ho deciso di venire a vivere da lei,se tutto andrà bene,se riusciremo a sistemare questo problema,sono sicuro che lei accetterà o me lo chiederà di suo proposito.
Ho già fatto un casino.
Sono bastati solo due giorni per farla incazzare e non voglio che risucceda,l'unica soluzione è vivere con lei e non abbandonarla mai più.Prendo la valigia dal bagagliaio e mi piazzo davanti al cancello.
Con la mano tremante suono al citofono e attendo che apra.
"Si?" la voce elettrica di Madison mi accende un fuoco.
"Mad..."
"Oddio" riesce a dire.
"Apri ti prego"
Non risponde e pochi secondi dopo apre.Salgo le scale di fretta e la trovo davanti alla porta.
"Ciao" dico.
Senza dire una parola entra in casa ed io la seguo in silenzio.Si siede sulla sedia del tavolo in cucina e continua a mangiare.
Entro nella sua camera e poso la valigia accanto al comodino,dove è poggiato un reggiseno di pizzo.
Lo sfioro con la punta delle dita e chiudo gli occhi,immaginando lei con indosso questa roba.
Scuoto la testa e vado in cucina.Mi siedo davanti a lei e la fisso.
"Piccola mi dispiace"
"Sta zitto" sussurra e la sento a malapena.
Svariati minuti dopo si alza e mette in lavastoviglie il suo piatto.
"Dimmi ora quello che hai fatto con quella ragazza" sbotta e si siede accanto a me,spostando la sedia furiosamente.
"Non ho fatto nulla!" esclamo alzando le braccia.
Annuisce e si rialza.
"Perché hai portato la valigia?" domanda e io resto sorpreso dalla sua tranquillità.
"Ho pensato che...se avessimo risolto sarei venuto a vivere qui" dico e mi alzo.
Cammino lentamente verso di lei,che indietreggiando sbatte al muro ed io la blocco mettendole le mani sui fianchi.
"Non abbiamo risolto" mormora e il suo respiro aumenta quando poggio le labbra sul suo collo.
"Dai piccola,lo so che non resisti" sussurro e le succhio la pelle.
"No" dice e si divincola da me "Dormi sul divano" aggiunge e poi sparisce nella camera da letto.

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Sex message
ChickLitMadisonbeer: sei veloce a rispondere Camerondallas: non solo in quello ;) Madisonbeer: pff ma perfavore Camerondallas: provare per credere Riusciranno,un giorno,ad incontrarsi nonostante le distanze?