11°capitolo

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CAMERON

"Un'altro bicchiere Taylor" dico alzando un braccio verso lei.
"Sei ubriaco marcio,amico!Ti sei fatto otto bicchieri" esclama John dandomi una pacca sulla spalla.
"Io bevo quanto cazzo mi pare" sbotto e barcollando mi alzo dal sedile.
"Non sei abituato tesoro" dice la mia amica Taylor mentre pulisce un boccale.
"Invece si" grido cadendo a terra.

Vedo la porta del bar che si apre e si chiude ed entra un ragazzo.
È un ragazzo molto simile a Kendall.
"Cameron!Ciao" esclama e mi viene incontro.
"Ma che ci fai a terra,ti hanno menato?" domanda e fa un ghigno.
"Bravo bravo hai iniziato a fare il cameriere"
Taylor mi guarda e capisco che sta per chiedermi chi sia questo ragazzo.
Ma sono talmente sbronzo che non lo capisco nemmeno io.

"Neanche ti conosco,cosa vuoi" riesco a dire e molto lentamente mi alzo da terra.
"Mmmh vediamo,già che ci siamo posso dirti che sono stato tutta la notte a casa di Madison" dice e si avvicina lentamente a me.
"Cosa?!" grido.
"Già...e se proprio vuoi saperlo,abbiamo scopato sul bancone della sua cucina"
"Non ti credo lei non lo farebbe mai" alzo il tono e con la coda dell'occhio vedo John e Taylor che mi vengono incontro per fermarmi.
Hanno già capito che sto per perdere la calma.
"Invece l'ha fatto,gridava il mio nome e chiedeva sempre di più" sussurra ed io esplodo.

Mi butto su di lui e gli assesto un forte pugno sulla guancia,tanto da fargli uscire immediatamente il sangue.
Taylor grida ma io la ignoro.
Mi prende per il collo e sbatte con molta forza la testa sul pavimento,mi prende a pugni il viso e gli addominali.
"Pezzo di merda!Ormai è mia ti ha dimenticato!" grida e mi assesta un altro pugno,meno forte,sul viso.

"Smettetela cazzo!" grida John e fa alzare lo stronzo da me.
Non ho più le forze.
L'alcool non mi ha aiutato molto.
Taylor si avvicina e mi fa alzare la testa.
"Mad...Madison...chiama Madison" riesco a dire e poco dopo tutto diventa nero.
Non vedo più nulla,sento solo il rumore lontano dell'ambulanza.

MADISON

Il telefono squilla.
Mi alzo dal divano.
È Cam.

Oddio.
Forse vuole venire da me.
Forse potremmo risolvere tutto.

Rispondo e sento una voce femminile.
Ci risiamo.
"Sei Madison!?" grida impanicata.
O mio dio.
Cosa sta succedendo.
Sento il suono di un'ambulanza e tante voci mischiate.
"Si sono io,cosa succede?"
"Cameron sta andando in ospedale,ha detto di chiamarti.Fatti trovare lì" dice e cade la linea.

Prendo di corsa le chiavi,metto le scarpe e scendo pre prendere la macchina.

Un'ora dopo mi ritrovo davanti all'ospedale.
Scendo dalla macchina e corro al suo interno.
Domando agli infermieri della sua stanza e dopo svariate richieste ottengo la risposta e corro nella sua camera.

È disteso sul lettino,con gli addominali scoperti e dorme.
Il cranio è fasciato e sugli addominali ha vari lividi sparsi.
"O mio dio" riesco a dire e scoppio a piangere.
Mi avvicino lentamente al lettino e poggio una mano sulla sua.
Poco dopo entra un ragazzo alto con gli occhi verdi e i capelli castani.
"Ciao" dice e si siede accanto al lettino.
"Ciao" dico tra i singhiozzi mentre fisso il volto addormentato di Cameron.
"Tu sei la sua ragazza,Madison giusto?" domanda ed annuisco.
"Mi ha parlato molto di te ed oggi non faceva altro che dire il tuo nome tra un bicchiere e l'altro" sussurra e abbassa lo sguardo sul suo amico.
Sorrido lentamente e altre lacrime cadono sul mio volto.
"Non ti conosco bene,ma da quello che mi ha detto Cameron so che sei una ragazza fantastica e devi stare tranquilla...tutto si sistemerá,Cam sta bene" sorride e poi aggiunge "Piacere John" si alza dalla sedia e viene verso di me.
Gli sorrido passandogli la mano e poi la riposo delicatamente sulla mano di Cam.

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