Cam non è ancora tornato.
Ho paura.
Molta paura.
Sono le undici e mezza di notte.L'ho chiamato una quindicina di volte e riempito di messaggi,ma non risponde.
Ha esagerato.
Io ho sbagliato e non lo metto in dubbio,ma reagire così è troppo.
Lo amo con tutta me stessa,non gliel'ho detto perché sapevo che avrebbe reagito male.
Ma non così.Ho pianto fino ad adesso,con l'anello in mano e con la speranza di sentire la porta sbattere.
2:00 di notte.
Ho messo la canotta e gli shorts sono sotto le lenzuola e attendo ancora il suo arrivo.
Ma niente.
Poco dopo mi addormento.Il giorno dopo
Le forti braccia di una persona che conosco molto bene,mi stringono la pancia e le gambe sono avvinghiate alle mie.
Giro la testa e vedo Cam che dorme.
Quando si sveglia mi bacia il collo.
Si è tranquillizzato?
Poi passa alla mia bocca e la lecca con la lingua.
Il suo alito sa di alcool.
"Hai bevuto?" gli chiedo alzando il busto.
"Boh" risponde,è ancora sbronzo.
Mi alzo dal letto per spogliarmi e mettere qualcosa.
Opto per una gonna di pelle attillata e un top bianco.Andrò a fare colazione per aspettare che diventi sobrio.
Mangio i cereali con il latte e un caffè fatto con la macchinetta.
Due ore dopo arriva lui che in silenzio beve un caffè e mangia un cornetto.
Preferisco non aprire bocca e aspettare che lui inizi a dire qualcosa riguardo la situazione di ieri.
"Quindi non sei incinta" dice.
Alzo lo sguardo su di lui.
"Già" mormoro.
Si siede davanti a me con la tazza del caffè.
"Tu vuoi proprio avere dei bambini a quest'etá?" mi chiede tranquillamente fissando i suoi occhi nei miei.
Annuisco.
"Quanti ne vorresti avere"
"Non...non lo so" balbetto.
Annuisce e beve un altro sorso.Come mai tutte queste domande dopo tutta la scenata che ha fatto ieri,nonostante io non fossi incinta?
"Mi dispiace..." sussurra e gli occhi diventano lucidi.
"Ho esagerato ieri,eri spaventata ed io me ne sono andato,non dovevo..." piange.
"Devi stare tranquillo...avrei dovuto dirlo prima,sapevo che non l'avresti presa bene" sussurro e gli accarezzo il braccio.
Si asciuga le lacrime.
"Il fatto è che..." si ferma e mi guarda.
"È che?" gli sorrido cercando di essere comprensiva.
"Sai bene tutta la storia dei miei genitori no?Lei una puttana e lui un alcolizzato"
Annuisco e continuo ad accarezzare il braccio.
"Non mi hanno trattato molto bene...e beh con il passare del tempo ho iniziato a prendere le stesse abitudini e ho paura di trattare male i miei futuri bambini esattamente come hanno fatto i miei genitori,ho iniziato a bere dopo aver conosciuto te quando neanche sapevo cosa fosse l'alcool.Stanotte ho bevuto solo perché ho trovato una scatoletta di un test di gravidanza addirittura negativo,non va bene no?" capisco che non è ancora del tutto sobrio dal modo in cui parla.
Annuisco e faccio un cenno con la testa per farlo proseguire.
"Io ho solo paura...ho tanta paura di non diventare l'uomo che tu vorresti e il padre che i nostri figli vorranno"Quindi la sua è paura?
"Tu non devi avere paura di niente,ci sono io con te e scommetto che sarai il padre migliore del mondo" sorrido.
Ricambia il sorriso e mi prende la mano.
"Come fai a perdonarmi sempre?"
"Perché ti amo" sussurro "E visto che ti amo ti aiuterò sempre,se tu ne avrai bisogno,se tu avrai paura,io ci sarò sempre"
"Ti amo" dice.
"Ti amo" sorrido."Facciamo un patto" dice alzandosi dalla sedia.
"Aspettiamo un anno e faremo un bambino,devi aspettare solo un anno" mi sorride.
"Un anno basterà per farmi capire che sarò un padre buono?" aggiunge.
"Sono d'accordo" annuisco sorridente "Aspettare un anno sarà importante per entrambi e ci aiuterà molto" mi alzo per andare da lui e baciarlo.

STAI LEGGENDO
Sex message
ChickLitMadisonbeer: sei veloce a rispondere Camerondallas: non solo in quello ;) Madisonbeer: pff ma perfavore Camerondallas: provare per credere Riusciranno,un giorno,ad incontrarsi nonostante le distanze?