L'amore genera amore

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Fisso sconcertata la mia migliore amica << No >> << Si Martina, sali su quel fottuto palco e canti Underneath it all >> << Perché? >> << Perché lui è lì >> lo indica, abbasso il capo dopo averlo guardato attentamente << Con lei >> sussurro deglutendo mentre lei mi spinge sul palco.


<< .. I'm missing you so much.. >> pronuncio queste parole cantando fissandolo negli occhi, vedo le labbra di lei muoversi. << Chi è quella? >> << Nessuno >> chiudo gli occhi mentre una lacrima sfugge al mio controllo. << Baby, let's not give it up >> nella mia mente impressi solo i suoi occhi. << Oh Uuuu let's not give it up >> la base finisce ed io scendo dal palco senza aspettare un secondo di più. << Lo sapevo che mi avrebbe solo fatto più male, lo sapevo. Perché per lui non conto più nulla. Per lui non sono nessuno >> riferisco alla mia migliore amica continuando a piangere. Sento una mano posarsi sulle mie spalle e mi volto lentamente con il viso rigato dal dolore. 'Lei'. Lei che me lo ha portato via mi guarda furiosa tenendolo per mano. << Chi diavolo sei per permetterti di guardare così il mio ragazzo? >> inarca un sopracciglio infastidita mollando la sua mano e mettendosi a braccia conserte come una bambina viziata. << Io? >> ridacchio amareggiata. << Io non sono nessuno nella sua vita >> mi volto a guardare lui. << Vero Jorge? Faccio parte del tuo gruppo ma niente di più, no? >> lui deglutisce per poi abbassare lo sguardo dispiaciuto. << Si Stephanie, Tini è solo un'amica. Una buona amica, nulla di più >> << Ecco sei contenta adesso? Ti senti più tranquilla, più importante? >> le domando nervosamente << Scusami. Solo che il modo in cui lo hai guardato.. >> prova a parlare. << Io e Jorge non siamo nulla. Solo semplici amici >> << E allora perché piangi? >> domanda indispettita. << Perché un fottuto ricordo le è entrato negli occhi >> sbotta Mercedes guardando male Jorge rivolgendosi a Stephanie. << Un ricordo di merda. Un ricordo che la distrugge. Un ricordo che la logora dentro. Un ricordo che la uccide. Solo un ricordo >> << Basta non importa Mechi. Andiamo. Francisco ci aspetta fuori >> la tiro per voltarmi di spalle e raggiungere velocemente l'uscita. In auto vedo mio fratello nervoso portare alla bocca una sigaretta. Mi siedo al suo fianco mentre la bionda prende posto dietro. Lui non fa partire la macchina e so che la sfuriata sta per arrivare. << Avevi detto che non ci stavi male, che non avresti sofferto. Avevi detto che lui non ti avrebbe mai fatto versare lacrime. Avevi promesso che non ti avrebbe mai calpestata >> chiudo gli occhi mentre la testa mi scoppia. << Fran senti sono solo io a starci male. Jorge è il tuo migliore amico e non voglio che ci litighi a causa mia. Quello che c'è stato tra me e lui non riguarda quel che vi unisce, chiaro? >> << Sei mia sorella minore, dovrei prenderlo a pugni come minimo >> << No, lui è il tuo migliore amico. Punto >> sbotto nervosa aprendo il finestrino.


L'indomani arrivo a scuola con un mal di testa terribile. Le ore scorrono lente e quando arriva l'intervallo e vedo tutti abbandonare l'aula tirò un sospiro di sollievo. Mi massaggio una tempia vedendolo entrare in classe tutto spettinato e stanco. Immagino il motivo. Sorrido amareggiata trattenendo le lacrime che già minacciano di uscire. L'aula è vuota per fortuna. Durante l'intervallo solitamente sono tutti fuori, nonostante il freddo. Prende una sedia piazzandosi di fronte a me. << Che vuoi? >> domando fredda come un cubetto di ghiaccio senza rivolgergli uno sguardo. << Guardami >> sbuffo alzando lo sguardo. Non posso reggerlo. Ma lo faccio comunque. << Allora?! >> la mia voce inizia a tremare. << La mia presenza nel gruppo ti causa problemi >> nota, roteo gli occhi << Senti non badare a me. Te lo avevo detto quando ci siamo messi insieme che semmai ci fossimo lasciati non ci sarebbero state complicazioni >> scrollo le spalle. << Le complicazioni ci sono >> << Non ne vedo. Fran ti sorride e ti batte la mano sulla spalla come sempre >> << Sei dimagrita molto >> constata lasciandomi in un silenzio totale. << Non è vero. E poi anche se fosse non ne sei tu la causa >> << Guarda un po' sei dimagrita da quando ci siamo lasciati. Da quel giorno in cui ti ho detto che era finita sei bianca come un lenzuolo, girovaghi nella scuola come uno zombie >> << Ma che vuoi da me, Jorge? Vuoi che ammetta che sto male? Non lo farò! >> << L'hai appena fatto >> mi fa notare con ovvietà. << Martina te lo chiedo un'ultima volta. Vuoi che mi allontani? >> deglutisco. No che non lo voglio. << Purtroppo abbiamo la stessa compagnia di amici. Non possiamo farlo. E poi la tua presenza non mi dà fastidio >> si passa le mani sul viso. << Sei consapevole che se resterò nel gruppo dovrò farci entrare anche Stephie? >> conficco le unghie nella carne del mio polso sperando di trafiggermi e causarmi un dolore maggiore di quello causato dalle sue parole. Ma nulla. << Non sono la tua ragazza, lei lo è. È normale che dove vai tu vada lei >> << Dovrai sopportare tutto Tini. Baci, carezze o quel che sia >> le unghie vanno più a fondo. << Non me ne frega un cazzo di che cosa ci fai con lei. Puoi scopartela, baciartela, accarezzartela >> << Ne sei sicura? >> << Smettila Jorge! Basta! >> indietreggio con la sedia provocando un rumore assordante per tutta la stanza. I suoi occhi si poggiano sulla mia figura. << Non mi sono tagliata le vene perché mi hai lasciata. Non mi strapperò i capelli disperata. Sto bene, cazzo. Sono sicura! Smettetela di domandarmelo tutti, mi avete davvero rotto le palle >> << Cazzo calmati >> questa volta è lui ad alzarsi. << Non devi chiedermi il consenso. Non voglio che mi chiedi il permesso per queste stupidate, sono stata abbastanza chiara? >> prova ad obbiettare ma lo blocco con una mano. << Io sto bene, non chiedermelo più per favore >> ritorno a leggere il mio libro senza più degnarlo di uno sguardo. << Sai che c'è? Che sono io il Coglione. Io che mi preoccupo di ferirti più di quanto già abbia fatto >> sbotta ridendo amareggiato. << E tu Jorge invece sai che c'è? Che non la voglio la tua pietà. Io non voglio la pietà di nessuno. So cavarmela benissimo da sola >> << È questo che vuoi? Tagliare definitivamente i rapporti con me Martina? Guarda che dopo non si torna indietro. Sarà difficile non parlarci se siamo nello stesso gruppo >> << Non ho detto questo infatti. Saremo amici come una volta. Non faremo lo stesso errore però questa volta. Le nostre labbra non si sfioreranno per sbaglio e i nostri occhi non scateneranno l'inferno tra di loro. Saremo solo due vecchi amici. Sarò ancora la tua piccolina che devi difendere da quelli che ci provano spudoratamente. Sarò ancora la sorellina minore del tuo migliore amico. Sarò ancora Tinita. Non sarò la tua Bimba. Nè la tua Nena. Nè la tua Bambie. Nè la tua Sweety. Sarò semplicemente Tinita >>





Entro in salotto con una piccola salvietta che avvolge il mio corpo dal seno fino a metà coscia e con un'altra che avvolge i miei capelli bagnati. Prendo un bicchiere d'acqua cominciando a fissare il vuoto mentre la mia mente viene lentamente invasa dai ricordi.
FLASHBACK
"Andiamo Nena sei una frana" ridacchia per poi darmi la palla e guidarmi con le mani verso il canestro. La palla centra perfettamente la rete ed io sorrido soddisfatta saltellando. Involontariamente lo abbraccio. "Ce l'ho fatta, Jorge. Ci sono riuscita. Mi hai fatto fare canestro" sorrido ancora incredula. "Merito un premio,no?" Indica la sua guancia ed io ci poggio sopra le mie labbra. "Ora puoi essere il mio capitano?" Annuisce sorridendo e mi schiocca uno bacio a fior di labbra come ha sempre fatto. In fondo lui stesso ha detto che è una cosa che si fa tra amici. "Tu sarai la mia Bimba, allora"
FINE FLASHBACK

Il suono del campanello mi risveglia dai miei pensieri. Senza neanche rivolgere un'occhiata allo spioncino apro la porta ritrovandomi il centro dei miei pensieri a pochi passi da me. Mi squadra da capo a piedI ed io provo imbarazzata a coprirmi alla bell'e meglio. << Non c'è Francisco, ci sono solo io in casa >> annuisce << Lo so, ma lui mi ha detto di venire qui ad aspettarlo >>

FLASHBACK
"Sai che c'è Jorge? Prendi le tue carezze e i tuoi baci e te ne vai direttamente a Fanculo, si? Quando passi di là salutami la tua nuova fiamma" gli faccio distrattamente un occhiolino.
FINE FLASHBACK

Erano passati solo 2 giorni da quando mi aveva lasciata. E lui stava cercando di farmi calmare, di farmi ragionare. << Entra >> faccio segno con la mano mantenendo salda la presa sulla salvietta che mi copre il corpo. Lui tossicchia imbarazzato e io gli indico il divano. << Là c'è il telecomando, se vuoi vedere la televisione >> << Non ne ho bisogno, grazie comunque >> << Io sono di sopra, vado a vestirmi e ad asciugarmi i capelli >> lo avviso freddamente salendo le scale. Respiro profondamente aggrappandomi alla porta. Ci poggio sopra la fronte reprimendo tutto ciò che vorrebbe uscirmi fuori. 20 minuti dopo lo raggiungo in salotto e lo vedo guardare il vuoto. << Fran non è ancora tornato? >> domando curiosa. << Ha chiamato poco fa. Ne ha ancora per una buona mezz'ora. Se ti da fastidio che io stia qui posso.. >> roteo gli occhi << Non mi dà fastidio, e poi sta arrivando Mechi >> il campanello suona << Visto? >> vado ad aprire la porta e la mia amica entra in casa saltellando euforica. << Rodrigo Diaz >> inarco un sopracciglio << Sarebbe? >> << Quel gran fico che ci provava con te spudoratamente in discoteca sabato scorso. L'ho incontrato poco fa e mi ha chiesto il tuo numero >> non si accorge neanche della presenza di Jorge alle sue spalle. << E tu glielo hai dato, Mercedes? >> la fulmino con lo sguardo mentre lei notando la presenza del mio ex ragazzo gli si avvicina. Continuo a seguirla ripetendo quella frase. << Ovvio che no. Ma lui mi ha detto di darti il suo >> prende dalla tasca dei suoi jeans un fogliettino di carta porgendomelo ed io immediatamente lo porto di sopra nella mia camera. Ritorno in salotto. << Lo chiamerai? >> lo sguardo di Jorge si posa su di me aspettando una risposta alla domanda della bionda. << Forse >> mi lascio andare a sedere sulla poltrona, mentre il silenzio fa da padrone in quella camera. Mi alzo imbarazzata preparando un piccolo break. << Il mio stilista mi ha chiesto di te >> afferma Mechi ingurgitando un sorso di succo. Inarco un sopracciglio. << Cosa vuole da
me? >> << Ti ricordi quando ti ho parlato di quella sfilata in cui ci sarebbe dovuta essere al mio fianco una ragazza sexy e bellissima? >> annuisco << Quella ragazza sei tu! È impazzito per te, ha detto che sei perfetta >> scuoto il capo << Ci vuole femminilità ed è la prima cosa a mancarmi >> << Non proprio >> interviene Jorge credendo di sussurrare quelle parole. << Vieni, ti provi il vestito e se non ti senti a tuo agio rifiuti, Tini. Ma almeno provaci >> << Dovrei fare la modella? Mechi tu sei nata per fare la modella non io >> protesto.


<< Se lo poteva anche risparmiare quel commento >> commenta la mia amica appena Fran porta via Jorge. << Lo sai come è fatto. Non se ne tiene una >> << Come fai ad essere innamorata di uno Stronzo del genere? Ti giuro è uno dei miei migliori amici ma a volte non lo capisco >> << Ha un gran cuore Mechi. Non è portato per le storie serie, tutto qui. Lui ha bisogno di qualcosa in più. Qualcosa che con me non avrebbe avuto >> << Smettila di difenderlo >> mi rimprovera. Il campanello suona ed io mi avvicino ad aprire alle altre.



FLASHBACK
"Quel Coglione ci stava provando spudoratamente con te! Tu sei la mia piccola. Non deve neanche sfiorare loro l'idea di te in atteggiamenti intimi" "Jorge prima o poi anche io crescerò, e qualcuno mi toccherà perché sarò io a permetterglielo" "Non voglio che tu cresca Martina. Perché questo mi allontanerà da te" "Nulla ci allontanerà" sorrido posando un bacio sulle sue labbra. L'ha detto lui, no? Solo in segno d'amicizia.
FINE FLASHBACK


<< Scorta di cioccolata? >> guardo sconvolta Candelaria. << Dobbiamo vederci 'Titanic' abbiamo bisogno di dolcezza visto che alla fine Jack morirà >> si difende lei. Scrollo le spalle << Andata per la scorta di cioccolato. In fondo ho carenza d'affetto nell'ultimo periodo >>. Macarena infila il DVD nel lettore e tutte e sei ci sediamo per terra cominciando a sgranocchiare qualcosa.
<< ..Era chiamata la nave dei sogni, e lo era, lo era davvero >> mi sistemo più comoda sulla coperta concentrandomi solo e soltanto sul film.


Il tempo sembra essere volato siamo già alla scena in cui Jack fa un ritratto a Rose. "Non l'abbiamo fatto, Jack era un vero professionista"<< Diego mi sarebbe già saltato sopra quando la camicetta avrebbe toccato terra >> ridacchia Lodovica riportando ad alta voce i suoi pensieri. La guardiamo basite dalla sua affermazione per poi ridere con lei.


<< Jack accarezzami. Tutta >> mi concentro su quella scena. I suoi occhi così sicuri. La paura che piano cresce in lei. L'amore che li circonda. Perché per me è così difficile lasciarmi andare? La sua mano che scivola pian piano su quel vetro. È solo un film. Solo un'attrice. Ma la invidio tanto. La porta si apre rivelando i ragazzi del nostro gruppo. Facundo si avvicina all'interrutore della luce << Non Azzardarti nemmeno Facundo, è la scena più romantica >> lo minaccia Alba, ritornando al film. Jack trema per il freddo ed io mi volto in direzione dei ragazzi scontrandomi con gli occhi di Jorge.



FLASHBACK
Deglutisco, stendendomi sul letto. I suoi occhi mi guardano. E il suo sguardo su di me è così penetrante come se fosse capace di spogliarmi della mia stessa anima. Si toglie le scarpe avvicinandosi a letto per raggiungermi. Tremo. "Hai
paura?" "Tanta" "Non dobbiamo farlo per forza" sorride rassicurante. Mi siedo per guardarlo "Voglio provarci Jorge" si avvicina dolcemente per lasciarmi un bacio sulle labbra e farmi tornare stesa sul letto. La sua lingua va in cerca della mia. Ricambio il bacio prepotentemente. Le sue labbra diventano insistenti e la sua mano si posa sotto il mio maglione. Carezza il mio ventre delicatamente. E fino qui nessun problema. "Rilassati" mi sussurra avvicinandosi a baciare il mio collo. Le sue labbra si posano pian piano verso la mia scollatura mentre le sue mani risalgono ad attraversare la stoffa del mio reggiseno e stringersi a coppa sui miei seni. Mi allontano spaventata tirando via le sue mani. Mi rannicchio sul letto indietreggiando e lui mi sorride rassicurante. "Non devi vergognartene vuol dire che non sei pronta, è una reazione normalissima"
FINE FLASHBACK




Carezzo le mie labbra come a poterci sentire ancora su le sue. I ragazzi si fanno spazio tra di noi seguendo il film.
<< Dawson. Rose Dawson >> non seguo più nemmeno un pezzo del film. Mi blocco tenendo impressa nella mia mente questa scena. Lei lo ha amato fin da subito. Ha rischiato la sua vita per lui. E lui per lei. Dai miei occhi sgorgano miriadi di lacrime e comincio a singhiozzare. Tutti quanti si voltano nella mia direzione. << Fanculo Cande che cazzo di film scegli? >> tiro su col naso alzandomi. << Piango molto e sono davvero tanto sensibile a causa degli ormoni >> salgo di sopra raggiungendo il bagno, pochi secondi dopo la porta si apre. << Stai bene Tini? >> domanda dolcemente la rossa.<< Oh si, si,si. Ho appena visto una donna stra-innamorata che fa di tutto per il suo uomo e ho ricordato la mia quasi prima volta con Jorge. Tutto a gonfie vele >> tiro il pollice in su mentre lei mi guarda seria per poi scoppiare a ridere. << Sei così buffa a volte >> << Già lo so >> tiro via le due gocce agli angoli dei miei occhi sorridendole. << Andiamo, vah >>




<< Com'è stato il primo bacio? >> inarco un sopracciglio pensando allo stupido gioco a cui le ragazze ed io abbiamo preso parte oggi. << Io sono stata scaraventata contro un albero >> affermo.


FLASHBACK
"Guarda che solo perché la tua puttanella di turno non te la da, non vuol dire che devi incazzarti con me!" Sbotto nervosamente. "Me l'ha data se è questo che ti preoccupa tanto, ma sai che c'è? Nell'ultimo periodo c'è qualcosa di strano in te. Ti da fastidio persino la tua ombra" "Non sono cazzi tuoi" sorrido da perfetta stronza. Il suo cellulare squilla. "Oh l'ennesima illusa che viene solo usata ti sta chiamando. Corri a prestarle soccorso, non può stare un intero giorno senza quel coso con cui ti ritrovi a pensare" "Ma che cazzo ti prende oggi?" "Tu. Mi prendi tu. Mi infastidisci. Non ti sopporto più, sei pressante, fastidioso. Non permetti a nessuno di avvicinarsi e poi? Poi cazzo, mi lasci sola, ma sai una cosa? Sono stanca di stare ai tuoi giochetti Jorge.." Non ho il tempo di finire la frase che le sue labbra si avventano sulle mie per scaraventarmi contro un albero. Non mi dà né il tempo di realizzare né di respirare.
FINE FLASHBACK



<< Scaraventata contro un albero? >> << Andiamo lo sapete tutte che Jorge non hai idea di cosa significhi delicatezza >> << Io durante l'intervallo, ho visto Damien con un'altra e mi sono incazzata senza saperne il perché, poi lui mi ha rincorsa e mi ha tirata per un polso baciandomi nei corridoi della scuola >> interviene Macarena. << Diego al primo appuntamento, da più che amici >> ridacchia Lodovica. << Mi ha carezzato una guancia e mi ha spintonata sulla porta di casa, purtroppo mentre mi baciava si è aperta e papà lo ha cacciato. Ci ha messo 2 mesi per accettarlo >> << Ruggero mi ha vista parlare con il mio 'ex' Samuel. Non siamo mai stati insieme ma siamo usciti un paio di volte. Allora lui si è avvicinato a baciarmi senza preavviso >> l'unica a non fiatare è Mechi. << E tu? >> le domandiamo. Lei sembra spaesata. << Non Prendetemi in giro però.. >> si mordicchia le labbra << Perché dovremmo? >> << Perché non sono mai stata baciata >>





Devo andare avanti. Non devo più pensare a 'lui' apro il mio cassetto per prendere il numero di Rodrigo ma non lo trovo da nessuna parte. Ribalto la camera ma nulla. Ad un tratto..



FLASHBACK
"Andiamo Jorge?" "Devo andare un attimo al bagno" Fran annuisce e lui corre su per le scale. Passano 10 buoni minuti e lo vedo scendere con un sorriso soddisfatto. "Fatto"
FINE FLASHBACK




Rabbia. La rabbia si impossessa del mio corpo. Deve smetterla di mettermi i bastoni tra le ruote. Mi vesto di fretta e furia per raggiungere casa sua. Ad aprirmi è Clara, sua madre. Sorrido cercando di sembrare il più neutrale possibile e lei mi dice che Jorge è in camera sua. Salgo le scale a 2 a 2, mentre la furia che in me non si calma. La rabbia scorre nelle mie vene. Spalanco la porta della sua camera senza preoccuparmi del fatto che potrebbe essere nudo. Per fortuna è nudo solo per metà, indossa ancora i jeans. La richiudo alle mie spalle avvicinandomi minacciosamente a lui. << Dammelo >> << Cosa? >> inarca un sopracciglio divertito << Lo sai di cosa sto parlando Jorge dammelo o ti ribalto tutta la camera fino a trovarlo >> << Non capisco a cosa tu ti riferisca >> << Il numero di Rodrigo, lo voglio ora! So che sei stato tu >> scrolla le spalle. Provo a calmarmi. << Ma perché vuoi rendermi tutto più difficile? Mi odi fino a questo punto? >> << Io non ti odio >> afferma sincero e sorpreso. << Però mi intralci la strada per essere felice. Hai troncato quello che mi rendeva felice con te e adesso tronchi.. >> << Tini sai come sono fatto e non cambierò. Devo Proteggerti nonostante sia io il primo a farti del male. Ma Rodrigo lo conosco, è uno senza scrupoli. Non ci va piano. Ti dirà delle belle parole ti farà innamorare. Ti convincerà ad andare a letto con lui. Ti farà credere che sarà dolce, delicato, bello. Ti farà credere di essere innamorato, e poi ti fotterà senza pietà, è questo che vuoi? >> << Voglio solo un uomo che mi sappia amare. Uno che non abbia la fobia dell'amore. Voglio un vero uomo. Non mi importa se distruggerà le mie aspettative e la mia prima volta. È un momento. Puff. Svanisce. Tolto il dente via il dolore, no? Che cosa cambia? >> << Cambia che lo so come sei fatta. La tua prima volta tu non la scorderai mai. Tu vuoi una prima volta dolce. Non ti frega del dove e del quando. Te ne frega del con chi. O forse mi sbaglio? >> digrigno i denti. Odio che mi conosca così a fondo. << Ti odio >> indietreggio << Ti odio fino allo sfinimento, fino alle lacrime >> prova ad avvicinarsi. << Oh no, no Jorge non fare un altro passo. Questa volta non ci casco nella tua rete >> un velo di malinconia sembra attraversare i suoi occhi, ma credo che sia solo la mia immaginazione. << Permettimi di starti vicino, voglio assicurarmi che tu stia bene >> << Ancora con questa storia? >> << Solo amici Tini, te lo prometto. Non ti sfiorerò con una mano >> mi passo le mani sul viso. << D'accordo. D'accordo >>




<< Ci sono ricascata. Sono di nuovo nella sua trappola >> ammetto a malincuore alle mie amiche. << Che vuoi dire? >> << Gli ho permesso di rientrare nella mia vita in punta di piedi. Ma lo so che se ne andrà di nuovo. Il problema è che io non smetterò mai di farmi del male. Perché se questi suoi comportamenti di andare e venire quando cazzo gli pare mi feriscono, il fatto che potrebbe andarsene definitivamente mi uccide >>




Camminiamo tutti e 13 (Si, perché adesso con noi c'è anche Stephie) fino a sederci sulle panchine del parco di Buenos Aires. Fran fischietta qualcosa mentre Mechi lo guarda. Perché lo guarda? Oh. Mio. Dio. Ho bisogno di fare una chiacchierata urgente con lei. << Lambre >> la richiamo e lei si volta imbarazzata a guardarmi. << Forse sarebbe il caso che io e te parlassimo,non credi? >> << Io.. >> una mano si poggia sulla mia spalla ed io mi volto per vedere di chi si tratta. Sgrano gli occhi, mentre un sorriso si fa spazio sulle mie labbra e sulle sue. << Non ci posso credere.. Che diavolo ci fai tu qui? >> << Sono venuto perché avevi bisogno di me, Puffa >> mi sussurra dolcemente. Involontariamente le mia mani si stringono intorno al suo collo e lui mi solleva Facendomi volteggiare. << Mariana mi ha detto che sicuramente ti avrei trovata qui >> annuisco abbracciandolo ancora più forte, ho davvero bisogno di lui in questo momento. << Ehm.. Tini? Non ce lo presenti? >> interviene Ruggero ridacchiando. << Già Sorellina non mi ricordo di lui >> mi guarda male Fran. << Lui è Peter Lanzani, il mio migliore amico >> sorrido mentre il suo braccio mi circonda la spalla. E a giudicare dallo sguardo di Jorge, anche la fonte di ulteriori problemi tra di noi.



<< Chi era quello? >> Jorge entra in camera mia senza bussare. << Punto 1 Blanco impara a bussare >> si mette a braccia conserte << Non mi pare che tu lo faccia quando vieni nella mia camera >> << Si Jorge, ma il problema è che a te non te ne frega un cazzo perché oramai ti ha visto nudo metà di Buenos Aires. E poi sei un uomo. Io sono una donna, vergine ricordi? Quindi mi darebbe fastidio essere vista nuda, soprattutto da uno come te al quale gli si alza con uno schiocco di dita. Capisci, la differenza? >> sbuffa e rotea gli occhi. << Chi era quello? Quello che ti stringeva mentre eravamo al parco? >> << Il mio migliore amico, mi sembrava di averlo detto >> << Sono io il tuo migliore amico, lo sono sempre stato >> << Jorge c'è un sottile strato di differenza. Lui non mi ha mai toccata né mai baciata. Non ho quasi rischiato di andarci a letto insieme. Quindi non puoi definirti propriamente il mio migliore amico. Non credi? >> sbuffa ancora. Quando la smetterà? << C'è mai stato qualcosa tra di voi? >> vorrei dirgli che non gli riguarda ma so che mi torturerà finché non glielo dirò. << No. Mai. Jorge tu sei stato il mio unico ragazzo. Il mio primo e unico bacio. La mia unica quasi prima volta. È questo ciò che volevi sentirti dire? >> deglutisce << Scusa è che.. Non capisco perché, ma mi infastidisce che qualcuno ti tocchi >> << Qualcuno che non sei tu, no Jorge? Non sono più tua ficcatelo in testa. Sono TUA ma amica. Sono TUA ma piccoletta. Nient'altro >> << Un tempo ti piaceva appartenermi >> continua << Quando non entravi e uscivi dalla mia vita quando ti pareva. Quel tempo ero TUA, quel tempo volevo essere TUA. Ora non più >> << Non vuoi più essere MIA, Martina? Sicura? >> << Ora Stephie è TUA >> gli faccio notare << Ed ora esci dalla mia camera >> << Sono tuo amico ora perché dovrei andarmene? >> << Perché non ci faccio rimanere nemmeno gli altri, nemmeno mio fratello. Perché dovrei farci rimanere te? Qui, su questo letto, tu mi hai baciata, mi hai toccata. Io con te ci ho quasi fatto l'amore, lo vuoi capire? >> mi altero io << Ti ho detto che sto provando a dimenticare per ricostruire un rapporto. Un'amicizia che anche volendolo ammettere tra noi due non c'è mai stata. Ma non qui. Non in questa camera >> lo spingo fuori dalla mia porta andandomi a stendere sul mio letto. << Mi dispiace Martina >> sussurra aprendo la porta e guardandomi << A me di più, Jorge >>




<< Vorrei creare dei duetti in questa classe >> sorride entusiasta Casal. << Comello e Molfese >> le due amiche si danno il cinque sorridendo << Lambre e Stoessel >> << Quale dei due Prof? >> domanda Francisco guardandola interrogativamente << Lei Signorino >> la bionda deglutisce << Nascimento e Pasquarelli >> Ruggero sbuffa guardando male il Brasiliano. << Lauretta e Miguel, Dominguez e Gambandé, Ramos e Rodriguez, Sultani e Ortiz, Esposito e Sia, e per finire Blanco e Stoessel >> mi volto a guardare il ragazzo dagli occhi verdi che scrolla tranquillo le spalle. Alzo la mano e la professoressa mi guarda. << No Stoessel le coppie sono queste e non verranno cambiate >> risponde alla mia domanda inespressa. << Voglio che componiate un brano che esporrete fra 2 settimane >> Mechi prova a stringermi una mano come a farmi capire che per me lei ci sarà sempre ma il mio umore non migliora. << Fanculo >> sibilo tra i denti.




Qualcuno bussa alla porta della mia camera. << Avanti >> inarco un sopracciglio trovandomi Jorge davanti. << Hai finalmente imparato a bussare? >> rotea gli occhi << Smettila di rompere le palle. Sono qui per il compito di Casal prima lo iniziamo prima ce lo togliamo dalle palle >> << Non dobbiamo fare proprio niente. Abbiamo 'Podemos' porteremo quella >> scrollo le spalle. << Ma quella è la Nostra canzone >> << Appunto Jorge, noi dobbiamo comporre una canzone, quindi se è nostra andiamo sulla strada giusta, ora fuori >> << Dobbiamo provarla, non la suoniamo da 1 anno >> << Non mi va di provare oggi, magari domani >> apre la porta per andarsene scazzato. Sai quanto me ne frega. Quella con le palle girate dovrei essere io.

Scendo in salotto più tardi mentre mamma mi chiama per la cena. Mi blocco nel vedere Jorge a chiacchierare animamente con Fran. << Ehi Tini stavo per salire in camera tua, ho passato l'intero pomeriggio a provare con tuo fratello >> sorride Mechi. Ricambio, entrando in cucina.



Siamo seduti intorno al tavolo a chiacchierare del più e del meno.



FLASHBACK
"Io mi comporto sempre bene, Nena" incrocia le braccia al petto. "Ma io questo lo so" annuisco sorridendogli per poi infilargli una mano sotto la maglietta, andando in cerca del suo corpo. Andando in cerca di sensazioni nuove. A scoprire qualcosa che viene descritto come sensazionale. "Stai giocando con il fuoco" "E se volessi bruciarmi, Jorge?" Il fuoco che divampa nei suoi occhi un po' mi spaventa. "Se davvero sapessi cosa vuol dire bruciarsi non giocheresti" sorride stringendo la superficie del tavolo. Le mie mani ricadono fino alla cintura dei suoi jeans. "Se vuoi lo Jorge dolce e controllato non farlo" ma non mi soffermo lì. Ritorno su. "Voglio vedere lo Jorge senza controllo, lo voglio, ora" "Ne sei Sicura?" Deglutisco annuendo "Per favore Jorge, voglio essere una donna per te" si avventa sulle mie labbra facendomi sedere sul tavolo per poi infilare una mano sotto la mia gonna e carezzarmi da sopra l'intimo. Le sue carezze sono sempre più insistenti, il mio fiato è corto e lui sembra impaziente, disperato. "Ragazzi siete in casa?" Scendo spaventata dal tavolo per voltarmi verso la mamma che compare sulla porta della cucina "Ciao mammina" per fortuna non ha visto nulla.
FINE FLASHBACK



Soffoco con dell'acqua. Possibile che io non possa neanche mangiare tranquilla? I suoi occhi si scontrano con i miei, e lui lo sa cosa mi sta succedendo. Sa cosa sto pensando. Perché anche lui ci sta pensando. << Tutto bene? >> << Ehm.. Si, torno subito >> corro in bagno a sciacquarmi il viso. Mi guardo allo specchio. Dannazione. Il suo effetto è devastante su di me. Apro la porta ritrovandomelo ad un soffio dalle mie labbra. Mi tiro indietro incrociando le braccia al petto. << Che vuoi? Se lo scoprirà Fran litigherete >> << Stavi pensando a quella sera non è vero? >> domanda senza peli sulla lingua. << Non ho idea di che cosa tu stia parlando >> << Sei una bugiarda >> << E tu un testardo >> << Quella è stata la prima volta in cui mi hai detto di amarmi. Me lo ricordo bene. 4 ore prima eravamo in camera tua e stavamo litigando come al solito.. >>




FLASHBACK
"Ti ha baciato Jorge, ti ha baciato!" "L'ho allontanata il prima che ho potuto, non voglio più avere niente a che fare con quella vita" "Ma lei.." "Perché cazzo non ti fidi di me?" "PERCHÉ IO TI AMO CAZZO, E NON MI VA CHE UN'ALTRA PRENDA IL MIO POSTO SOLO PERCHÉ È DISPOSTA A FARSI SCOPARE, ORA HAI CAPITO PERCHÉ?"
FINE FLASHBACK





Deglutisco. << E allora?! È il passato >> << Il nostro passato >> << Devi smetterla con queste cose Jorge. Nostro o no è passato. Noi siamo solo amici. Basta >> lo supero scendendo le scale e tornando a tavola. << Sicura Martina? >> mi grida dietro.





POV JORGE << Steph credo sia meglio chiuderla qua. Ti sto solo usando e sono stanco di farlo. Voglio cambiare e smetterla di fare del male >> << Non preoccuparti Jorge. Mi sono innamorata finalmente >> sorrido sincero << Immagino sia un amore ricambiato >> annuisce << Voglio dirti una cosa Jorge ma non arrabbiarti >> << Cosa? >> << Anche il tuo, è ricambiato. Anche Martina ti ama con tutta se stessa. Le si legge negli occhi. >> << Io non mi innamoro. Mai >> << È troppo tardi, anche tu ci sei dentro fino al collo. Jorge ascoltami va a riprendertela perché una come Martina che dà tutto quell'amore non la trovi facilmente. Le brillano gli occhi persino quando parla male di te, dovresti vedere la faccia che fa, dovresti proprio vederla >> abbasso il capo deglutendo. << Io non so amare. Non ho idea di cosa voglia dire >> << Martina te lo ha insegnato, non fartela scappare >>




<< ..Podemos volar sin tener alas.. >> chiude gli occhi continuando a cantare con la sua voce melodiosa. << Andava bene, no? >> domanda tranquilla. Mi bagno le labbra. << Ho lasciato Stephie >> abbassa lo sguardo << E a me che dovrebbe importare? >> << L'ho lasciata, e lei era felice perché stava per farlo lei. Si è innamorata di Peter, e pare che il suo amore sia ricambiato >> << Non capisco perché continui a parlarmene >> ignoro bellamente ciò che sta dicendo. << Mi ha fatto anche capire qualcosa che non volevo ammettere >> << Cosa? >> << Andava bene il pezzo >> affermo cambiando discorso e leccandomi le labbra mentre lei mi guarda male. << Jorge ti fermi a cena,
Vero? >> la Signora Stoessel si affaccia in salotto. << Ehm.. Si grazie Mariana >>




<< Mi stai davvero chiedendo perché ho lasciata tua sorella? >> guardo sbalordito Francisco. << Hai detto che vuoi riprovarci, ma voglio sapere perché l'hai lasciata, me lo devi, no? >> << Senti sono sempre stato uno Stronzo, che l'avrebbe portata sulla cattiva strada. Ero consapevole dei miei sentimenti per lei ma era tutto così disordinato. Non volevo che soffrisse, ogni volta sbucava una dal mio passato e lei ci stava male. Allora ho pensato che allontanarmi, lasciarla l'avrebbe fatta stare meglio. Ma è stato peggio. Sono passati 2 mesi e lei stava male, 5 e peggiorava, e ora siamo ad un anno e non le è passata. Voglio quantomeno farle capire che adesso provo per lei qualcosa di sicuro e vero. Se non mi vorrà mi tirerò indietro >> accade tutto in un secondo. Il viso di Martina rigato dalle lacrime che si avvicina a guardarmi. Mi spintona ma non mi muovo di un millimetro. << Sono stata malissimo sentendomi una merda e cercando di darmi delle spiegazioni al perché mi avessi lasciata e tu? Tu l'hai fatto perché credevi fosse la cosa migliore per me? >> mi puntella un dito all'altezza del cuore ed io a quel contatto rabbrividisco << Dì un po' che cazzo ti passa per quella FOTTUTISSIMA anticamera del cervello? >> si passa le mani in viso voltandosi a guardare suo fratello << Un Coglione. Io sono innamorata di un Coglione, non ci posso credere >>





<< Sai Alba oggi stavo girovagando nel web, e ho letto una frase che mi ha fatto pensare molto >> << Cioè? >> << Diceva che le bimbe fesse sono attratte dall'uomo Stronzo >> << Non capisco >> << Il fatto è che a me non importa di essere una bimba fessa. Io lo amo. Io sono attratta da lui. Anche se è uno Stronzo io non voglio cambiarlo perché a me lui piace così come è >> << Davvero ti piace che sia Stronzo? >> le domanda la riccia. << Io ti giuro che è più forte di me. A me non piacerebbe troppo sdolcinato. Ok d'accordo dovrebbe essere dolce ci sta. Ma.. Non so se sono io che sono strana, ma se mi sono innamorata di lui e dei suoi difetti vuol dire che mi sono innamorata di uno Stronzo. Nessuno è perfetto. Io in Primis >> << Sai essere perfetta persino nelle tue imperfezioni >> entrambe si spaventano vedendomi sbucare dal cornicione della porta << Che diavolo ci facevi lì? >> fa la finta arrabbiata ma so che infondo le fa piacere che io la spii. << Origliavo >> ammetto prendendo una sigaretta dal mio pacchetto e accedendola. << Dovresti smettere di fumare >> rivolge uno sguardo alla sigaretta per poi lanciarmi un'occhiataccia. Alba nel frattempo si dilegua. Serro la sigaretta tra le labbra per poi sorridere dopo aver aspirato una buona dose di fumo. << Hai paura di perdermi, Nena? >> sghignazzo. << Forse >> ammette ed il mio sguardo cambia. Spengo la sigaretta buttandola giù dalla finestra. La speranza si accende nei miei occhi e anche ne suoi. << Mi ami ancora Nena, non è così? >> deglutisce << Te l'ho già detto mentre parlavi con Fran e oggi lo hai sentito mentre lo dicevo ad Alba >> << Ma io voglio che tu lo dica a me >> << Io non voglio dirtelo >> annuisco. D'accordo. Dobbiamo andarci piano. Mi avvicino posandole un leggero bacio sulle labbra. << Ricominciamo da qui, d'accordo? Un bacio a stampo in segno di amicizia, vuoi? >> annuisce titubante per poi avventarsi su di me e stringermi forte inspirando il mio odore (o almeno così ricordo, dalle sue confessioni). Il suo profumo invade le mie narici e una strana sensazione si irradia fino alle ossa. Molto strana. << Mi sei mancato Yoyi >> << Tu di più, Bimba, tu di più >> le lascio un bacio nei capelli per poi alzarmi dal suo letto. << Vieni con noi, in pista, dagli altri? >> << Si, il tempo di una doccia e sono giù da voi >> annuisco << D'accordo Bambie ti aspetto >>



Sorrido vedendola scendere con un jeans largo e strappato dal ginocchio, una maglietta con su scritto 'BAD GIRL' che le arriva appena all'ombelico e delle superga con la zeppa. << Estoy Lista >> gira su se stessa facendo una giravolta ed io mi avvicino prendendole la mano ed indirizzandomi fuori verso la mia auto. << Jorge io prendo la mia, dopo devo riaccompagnare Mechi >> mi avvisa Francisco, ed io inarco un sopracciglio << Mechi? Tu la riaccompagni? Cosa mi sono
perso? >> apre lo sportello della sua auto per poi rivolgere uno sguardo di fuoco alle mie mani intrecciate a quelle della mia Nena. << Stai stringendo la mano a mia sorella, fossi in te non comincerei una guerra di domande >> alzo le braccia in segno di resa. << Sweety tu vieni con me? >> le domando dolcemente e lei rivolge uno sguardo a suo fratello per poi annuire e salire in macchina. Per buona parte del tragitto la vedo silenziosa. << C'è qualcosa che ti turba? >> le domando rivolgendole un'occhiata furtiva. << Credo che tra Francisco e Mercedes potrebbe nascere qualcosa >> ammette guardandomi. << E la cosa ti infastidisce? >> poggio una mano sulla sua coscia e lei avvicina la sua fino a stringerla con la mia. << Certo che no. Mi farebbe più che piacere >> sorrido. << E allora a cosa pensavi? >> << A noi >> si volta a guardarmi ed io accosto per spegnere l'auto. << Eh? >> senza darmi il preavviso si sposta su di me a cavalcioni. Deglutisco e lei sorride. << Ti farò soffrire tanto, Blanco, lo sai? >> deglutisco ancora. << E come? >> le sussurro rocamente << Vedrai >> mi molla un bacio sulle labbra per poi ritornare nella sua postazione mentre io rimango attonito. Si lecca sensualmente le labbra ed io chiudo gli occhi sbattendo la testa contro il sedile. << Questo è troppo, Nena >> << È il prezzo che devi pagare per riavermi >> sussurra roca e sensuale soffiando sulle mie labbra.
Quando arriviamo in pista lei raggiunge le ragazze per abbracciarle ed io lentamente e con le mani nelle tasche mi avvicino ai ragazzi, che mi guardano ridendo. << Ti sta provocando,non è vero? >> sposto lo sguardo dalla bellissima creatura che altri non è che la mia quasi ragazza fino a loro. << Da che cosa lo deducete? >> << Dalla tua espressione, e dai tuoi capelli spettinati >> annuisco << Sa essere una vera strega quando se lo impone >> ancora una volta mi giro a guardare nella sua direzione, e sorrido vedendola ridere di qualcosa con Macarena e Stephie.



<< Mmm.. Bimba sei perfida
>> ridacchio disperato provando ad alzarmi dal suo letto. << Te l'ho detto che me l'avresti pagata >> sorride avvicinandosi a mordermi il labbro. Chiudo gli occhi esasperato portando il capo all'indietro. << Ti prego. Basta. Non posso controllarmi se fai così >> << Ma devi farlo >> sussurra rocamente, rimettendosi a cavalcioni su di me. << Mi sono stancata di farti soffrire, ne avrò ancora per poco >> ammette tracciando il contorno delle mie labbra con le sue dita. << Poco quanto esattamente? Aspetti che io finisca in ospedale? >> ridacchia << Come la fai tragica >> << Non sai cosa vuol dire, avere la ragazza che.. Ehm.. Per cui provi qualcosa su di te e non poterla né toccare né baciare >> << E se potessi cosa faresti? >> sussurra sulle mie labbra. << Prima di tutto ti bacerei con ardore >> << Aha >> << Poi ti farei stendere sul letto invertendo le posizioni >> << Aha >> << Ti spoglierei e ci darei dentro >> mi tira un leggero schiaffetto per l'ultima insinuazione. Questo me lo sono meritato, lo ammetto. << Vuoi farmi tua,
Jorge? >> cavolo sta diventato davvero brava, nel provocare. << Martina se fossi mia non ti darei nemmeno il tempo di uscire dal letto. Ci staremmo dentro 24 h su 24 >> avvicina le sue labbra alle mie. << Sai che sono davvero stanca, Yoyi? Basta così >> annuncia per poi avventarsi sulle mie labbra. Si muove con sicurezza ed anche io faccio la stessa cosa. Il suo sapore che non assaporavo da tempo. Siamo entrambi senza fiato. Ribalto le posizioni. Bisogna recuperare il tempo perso, ed io sono solo all'inizio. Scendo a baciarle il collo e dopo averla fatta respirare per qualche secondo mi avvento ancora sulle sue labbra. << Martina per cena.. >> ci stacchiamo spaventati sentendo la voce di Mariana. Io mi alzo in piedi mentre lei rimane seduta sul suo letto. << Mamma >> deglutisce senza sapere cosa dire. << Voi due.. >> ci indica senza riuscire a proferire parola. << Non è come sembra, Mariana. Siamo tornati insieme, ecco >> sospira entrando in camera e chiudendo la porta alle sue spalle. Mi appoggio al muro abbassando il capo ed osservando i miei piedi mentre Martina guarda terrorizzata sua madre per poi guardare me. << Ragazzi.. Ecco siete in una fase.. Io.. Sono arrivata tardi? >> domanda imbarazzata sedendosi sulla sedia della scrivania e guardando prima lei e poi me. << Tardi per cosa mamma? >> inarca un sopracciglio Martina. << Voi avete già.. Avuto rapporti? >> tossicchia mentre l'altra sgrana gli occhi. << NO >> sospira. << Per favore nel caso accadesse, stateci attenti, d'accordo? Non siate irresponsabili, basta una distrazione e.. >> << Mariana puoi stare tranquilla >> la rassicuro io. << Mamma sono in buone mani, e lo sai >> << È solo che tu hai solo 16 anni e.. >>


<< È stato imbarazzante >> ammetto andandomi a sedere sul letto di fianco a lei una volta che Mariana va via. << Già >> << Cosa c'è che non va Nena? Ti sei pentita? >> << No, è solo che.. Jorge.. Adesso che stiamo insieme tu vuoi di più, dei semplici baci.. >> le tappo la bocca con un bacio. << Io voglio te. Punto >> << E se quel momento in cui sarò pronta a fare l'amore con te, non arrivasse mai? >> sorrido << Arriverà >>



POV MARTINA << Insomma.. Io e tuo fratello ci siamo trovati soli in camera mia, e Bhe ecco.. Siamo andati a letto insieme, non lo so come è successo >> confessa la bionda senza rivolgermi lo sguardo continuando a fissare il pavimento. << E dopo? >> << L'ho fatto rivestire e gli ho detto di andare via, perché io lo so come è fatto, gli ho risparmiato la fatica >> sussurra con voce flebile. << Vieni con me >> le prendo una mano per poi attirarla fino a Fran che sta parlando con Jorge. << Dovete parlare,o mi sbaglio? >> << Non vedo di cosa dovrei parlare con la tua amica >> afferma freddo << Ma che sta succedendo? >> interviene pacifico il ragazzo dagli occhi verdi. La bionda continua a tenere la testa bassa. << Succede che non voglio avere niente a che fare con una ragazzina. Una mocciosa >> accade tutto in un secondo e la mano di Mercedes si muove fulminea sulla guancia di lui. << Non darmi mai più della ragazzina o mocciosa, sono stata chiara? >> << Dì un po', perché non spieghi un po' a tutti noi per quale motivo ieri sei venuta a letto con me per poi cacciarmi? >> << Non ti ho cacciato ti ho reso il lavoro più facile. A te non importa di quel che sento >> si tappa la bocca stupendosi delle sue stesse parole e mio fratello si avventa sulle sue labbra. Jorge ride attirandomi a se, per cingermi i fianchi. << Ci hai dato dentro, eh? >> ridacchia mentre io gli tiro una gomitata.






<< Lo so. Lo so che non sarò mai abbastanza. Che sarò sempre imperfetta. Che sarò continuamente impaurita. Che sono inesperta. Ma ti prego Resta Jorge, Resta perché quello che provo per te ha preso il mio midollo, si è irradiato per le ossa, ha attraversato il mio corpo senza lasciare nemmeno i reni, e le gambe >> sorride carezzandomi una guancia. << Spero che un giorno tu possa dimenticare il male che ti ho fatto Martina, perché io il bene che mi hai sempre fatto non lo dimenticherò mai >> << Oh no Jorge, io rifarei tutto, tutto. Perché la mia sofferenza mi ha portato vicino ad uno Jorge sicuro di quello che prova >> << E cosa provo? >> sorride questa volta divertito mentre io deglutisco. << Mi vuoi bene? >> << Mm.. No >> << Mi vuoi tanto
bene? >> << Non proprio, va oltre il bene ciò che mi spinge a stare con te >> mi accoccolo al suo petto tremante. << Jorge mi prometti che non diventiamo quelli sdolcinati che si dicono parole dolci ogni momento senza mai stuzzicarsi? >> << È questo che vuoi? >> annuisco << Mi piace quando mi prendi la mano sorprendendomi o quando sei protettivo. Mi piace, è una sensazione bella. Mi piacciono le tue parole dolci, mi piace che tu le dica quando è giusto che sia >>




FLASHBACK
"Dannazione Tini, non è difficile capirlo, vuoi fare l'amore con lui?" "Io.. Lodo è così difficile" le mie labbra cominciano a tremare e sento i miei occhi pizzicare. "Hai così tanta paura?" chiede dolcemente "Si" rispondo flebilmente "Perché? Non ti fidi di lui?" "Oh si che mi fido di lui" "E allora dov'è il problema?" "Un corpo sul mio, nel mio. Le mie anche che seguono i movimenti del suo bacino ed io che mi lascio andare, e se poi se ne va?" "Non me ne andrò Nena" sbuca dal cornicione della mia porta guardandomi intensamente "Io mi dileguo" alza le mani Lodovica scappando, mentre io indietreggio fino a scontrarmi con la spalliera del mio letto. "Perché pensi che me ne andrò?" "Non me lo hai ancora detto!" Deglutisce "Non ti lascerò" annuisco "Non mi lascerai" sorrido amareggiata "Te lo giuro Martina non ho mai conosciuto una ragazza più impossibile di te. Sei proprio complicate e dannatamente cocciuta"
FINE FLASHBACK





<< Non me lo dirai mai vero? >> scuote il capo << Non ora >> annuisco << D'accordo >>



5 mesi dopo.
Saltello nella sabbia mentre lui mi rincorre. << Aspetta Bimba >> ridacchio << Prendimi se ci riesci >> corro veloce verso la riva mentre lui prova a raggiungermi, mi tuffo in acqua avanzando fino a bagnarmi il collo. Lui mi segue sorridendo. << Non fare così, potrei ucciderti e nessuno verrebbe a scoprirlo >> ridacchio dando una fugace occhiata alla spiaggia vuota. << Nah, non lo faresti >> << Ah si? E perché ne sei così convinta? >> << Io sono la TUA Nena >> << Stai barando, lo sai che così mi addolcisco >> << Io non baro >> mi difendo facendogli gli occhioni dolci e facendolo scoppiare a ridere. << Sei una piccola strega >> mi attira a se soffiando sulle mie labbra un: << Ma rimani comunque la mia Nena >>. Si avventa sulle mie labbra. Jorge non conosce la dolcezza e a me non dispiacciono questi baci così intensi come i suoi sguardi. Si stacca per scendere a lambire il mio collo di baci. << Ho bisogno di fare l'amore con te Bimba. E non mi interessa dove, né come, scegli tutto tu. A me basta solo fare l'amore con te. Ho bisogno di sentirti mia. Mia e basta. Senza nessuna rottura di coglioni. Voglio stringerti, nuda, e farlo con te. Se necessario farlo fino a morire. A non avere più forze. A non sopravvivere. Voglio sentire le tue unghie sulla mia pelle, e sentirti mentre dici che mi ami tra un gemito e un altro. Perché si Nena, io Ti Amo >> chiudo gli occhi sorridendo << Lo hai detto >> mi avvicino a baciarlo << L'ho detto Nena, finalmente, l'ho detto >> sorride carezzandomi la schiena, mentre io arrossisco ricordando le sue parole. Tossicchio e lui ridacchia avvicinandosi a baciarmi. Ritorna giù lungo il collo a lasciarmi una scia di baci. Deglutisco quando sento le sue labbra poggiarsi sul piccolo pezzo che il mio reggiseno lascia scoperto. Ci lascia su un piccolo morso ed io gemo conficcando le mie unghie nelle sue spalle larghe e nude. Ritorna su a guardarmi e a sorridermi. << Sei bellissima >> stringe i miei fianchi ed io circondo la sua vita con le mie gambe. << Dio si è lì che devono stare >> scappa dalle sue labbra, ed io rido << Non ti stai controllando,Blanco >> sussurro sensualmente alle sue orecchie. << Oh Bimba fidati mi sto controllando fin troppo >> << E se io ad esempio, facessi così?! >> avvicino le mie mani fino a carezzare il suo addome. << Ecco così diventa più difficile controllarmi >> ridacchio per poi tornare seria e staccare una sua mano dalla mia vita fino a portarla su a stringersi con il mio seno. Lo guido nel fare i movimenti per poi ritornare sulle sue labbra mentre lui ricambia continuando a tenere la sua mano, lì. La intrufola piano sotto il mio reggiseno fino a scoprirmi continuando a guardarmi negli occhi, senza lanciarci neanche uno sguardo. Sento la sua morbida mano a stretto contatto con la mia pelle. Ansimo cominciando a tremare. E questa volta non più di paura. La presa si rafforza quasi fino a farmi male ma è una sensazione bellissima. Mordo le sue labbra mentre ansima rocamente. Toglie la sua mano di lì per poi attirarmi a se fino a far combaciare perfettamente i nostri corpi, con le braccia circondo il suo collo. Dio, sta diventando impossibile anche per me controllarmi. Ci stacchiamo per guardarci ansimanti ed io mi volto di spalle per sistemare il mio reggiseno. Mi volto a guardarlo rossa in viso. << Davvero, ti vergogni ancora? >> ridacchia di cuore << Ehi Stronzo non mi vergogno. Non ti vergogni tu che mi fai tutte queste cose perché dovrei farlo io? >> poggio le mani sui fianchi guardandolo con uno sguardo di fuoco.





<< Com'è stato quando tu e Fran avete..? >> sorride dolcemente << Tutto in disordine Martina: i capelli. Il letto. Le parole. La vita. Il cuore >> << E tu credi che anche per me sarà così? >> << Molto meglio, perché tu saprai che ti ama >>








Faceva freddo in quella casa quel giorno. Ed io tremavo. Dio, come tremavo. << Ehi Nena, calma ho appena acceso i riscaldamenti >> lo abbraccio con ancora quel tremolio mentre lui tira fuori una coperta stringendola intorno ai nostri corpi a stretto contatto. Mi riscalda. Il cuore. Il corpo. L'anima. << Jo-Jorge?! >> << Si?! >> non mi importa di quel che penserà. Lo voglio. Adesso. Qui. In questa casa. Mi avvento sulle sue labbra mettendomi a cavalcioni su di lei. Ricambia il bacio, allontanandomi di poco e spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. << Amore calma, adesso arriverà un po' di calore >> scuoto il capo << Voglio che sia tu a darmi calore >> ammetto avvicinandomi a baciare impaurita il suo collo, fino a salire a baciare la sua barbetta di poco accennata. I suoi occhi. Il suo sguardo così intenso nel mio. Mi attira a se. << Non lo vuoi davvero >> << Non mi importa cosa dice la mia testa, io seguo il mio cuore,il mio corpo, le loro esigenze Jorge >> tremo come una foglia stretta tra le sue braccia possenti. << Fermati per favore >> mi supplica con gli occhi. Scuoto il capo. << Davvero Jorge, non rifiutarmi o mi ucciderai >> siamo fronte contro fronte. Chiudiamo entrambi gli occhi e lui sospira. << Dopo non torni più indietro, Bimba >> mi ammonisce severo. Ed io annuisco soltanto. Mi solleva per avvicinarsi ad una porta. << Dove mi stai portando? >> << È la tua prima volta. La nostra prima volta. Il divano sarebbe scomodo e squallido >> mi sussurra lasciandomi un bacio sulla fronte. Mi stacca dal suo corpo per poggiarmi sul letto ed io mi rannicchio a guardarlo. Non distoglie i suoi occhi dai miei. E lo so che sta cercando qualcosa. Qualche mio sguardo o parola che lo aiuti a fermare questa pazzia. È straziante, l'attesa. Si inginocchia per togliermi le scarpe e poi toglie di mezzo le sue. << Dovresti infilarti sotto le coperte >> << No >> gli rispondo sicura e lui sbuffa sorridendomi dolcemente. Si avvicina, mettendosi su di me e tenendosi in equilibrio con i suoi pugni per non pesare sul mio corpo. Mi bacia, dolcemente, delicatamente, piano. È diverso, è quasi più intenso.
Non fa nulla, mi bacia soltanto. Con quell'intensità, quella rudezza, quella passione. Ma a me non bastano più i baci. Avvicino le mie mani ai lembi della sua maglietta e lui sbarra gli occhi. Mi sposto in modo da farlo cadere sul letto e finire su di lui. Tolgo di mezzo quella barriera inutile carezzandolo per poi riempire di piccoli e innocenti baci il suo addome, il suo petto ed il suo collo. Ritorno a baciarlo. E questa volta lo sento. È più intenso, sicuro ed io forse meno rigida. Con uno scatto repentino mi fa finire sotto di lui sorridendomi divertito e malizioso. La mia sicurezza scompare immediatamente. << Tini sta' calma >> lo attiro a me. Ancora. E ancora. Non ne ho mai abbastanza. Le sue mani si piantano sotto la mia maglietta fino a toccare il mio ventre. Lo massaggia dolcemente per poi far volare via quell'indumento. Si calma per un po'. Ora le sue mani sbottonano i miei jeans per toglierli di mezzo. Prova a calmarmi ancora ed io inarco la schiena mentre le sue mani si avvicinano al gancetto del mio reggiseno. Lo toglie lentamente, abbassando una spallina, poi l'altra guardandomi negli occhi mentre io continuo a tremare come una scema. Lo fa cadere ai piedi del letto per poi rivolgere i suoi occhi a quella parte del mio corpo. Sorride ritornando con gli occhi a me e stringendo entrambi i miei seni. Ansimo. Wow. Milioni di brividi attraversano il mio corpo. E il suo sguardo.. Così profondo. Continua quella sua tortura. Ritorna a occuparsi delle mie labbra quando ad un tratto sento la sua mani scivolare sul mio ventre. Il suo sguardo cambia quando con le mani carezzo i suoi fianchi e quella v che parte dai fianchi terminando verso i suoi jeans. << Non posso più aspettare piccola >> lo ammiro mentre frettolosamente e disperatamente dirige le mani alla sua cintura. Sorrido nervosamente ammirandolo, lui ride di cuore Facendomi stendere. << Sta' calma Tini, non agitarti per favore o ti farò più male del dovuto >> mi supplica portandomi ad annuire nervosamente. Si avvicina al mio orecchio lasciandoci sopra dei piccoli ma intensi baci. << Scusa se ho aspettato così tanto per dimostrarti quanto ti amo, per dirtelo senza problemi. Ma una cosa te la voglio dire Bimba, tu hai riempito il vuoto >> sussurra rocamente. Si posiziona all'entrata della mia femminilità guardandomi negli occhi. Deglutisco mentre si avvicina lentamente fino a penetrarmi piano. Un dolore lacerante mi colpisce fino alle viscere. Si avvicina velocemente a baciarmi mentre sento la carne andare a fuoco. L'unica cosa che vorrei fare adesso e spostarlo via da me e buttarmi dell'acqua ghiacciata fra le cosce. Ma rimango ferma e impassibile provando anche se invano a ricambiare il bacio, perché io lo amo e per me il dolore può anche andare a farsi fottere. << Sei tutto nella mia Fottuta vita, tutto >> sussurra prima di allontanarsi spaventato alla mia affermazione provando ad uscire da me ma io convinta lego le mie gambe al suo bacino. << Non farlo amore mio è peggio >> lo ammonisco mentre le iridi dei miei occhi si allargano espandendosi sempre di più e delle lacrime sgorgano sul mio viso. Lui rimane fermo asciugandole con il pollice ed io mi avvicino a baciarlo. Quando capisce che il dolore forte sta svanendo, comincia a muoversi piano, ed io apro gli occhi per scontrarmi con i suoi. La sua mano sinistra è poggiata vicino al mio fianco destro in modo da sorreggersi mentre l'altra è incrociata con la mia sul cuscino, vicino al mio capo. I suoi movimenti aumentano ed io gli sorrido. Mi bacia intensamente e ad un tratto uno strano ansito esce dalla mia bocca, più forte degli altri. Lui sorride per poi serrare le labbra e la mascella, esce definitivamente dal mio corpo per accasciarsi sul letto mentre vedo la sua bocca emettere un verso molto simile al mio ma molto più grottesco. Si volta a guardarmi sorridendo. << E sia chiaro Nena, non me ne vado, perché te l'ho detto. Io ti amo >> << Anche io ti amo Yoyi >> mi attira a se dandomi un ultimo bacio e Facendomi poggiare la testa al suo petto. Mi addormento,così,coccolata dal battito regolare del suo cuore. Quando riapro gli occhi, è l'alba. Jorge al mio fianco si muove piano stringendomi a se e mi sorride. << Quanto ho dormito? >> domando attonita << Abbastanza Nena, hai sprecato molte forze ieri >> arrossisco violentemente. << Ci hai coperti tu? >> guardo la coperta sotto la quale siamo stesi nudi. Annuisce. Questa volta sono io a sorridergli mettendomi a cavalcioni su di lui. Il lenzuolo e la coperta scivolano giù. Fanculo, ho caldo. Ricambia ancora il sorriso ammirandomi e poggiando le mani sui miei fianchi. Il suo sguardo scivola a guardarmi e adesso posso sentire 'quella presenza'. Mi avvicino a baciarlo dolcemente e sento l'intensità del nostro rapporto molto più forte. Mi stacco e lui mi porta i capelli dietro le orecchie. << Hai freddo, amore mio? >> un brivido attraversa il mio corpo per come mi ha chiamata. Scuoto il capo circondando il suo collo. << Voglio fare l'amore con te, Jorge, ora,ancora >> confesso mordendomi le labbra. Con il pollice libera il mio labbro da quella tortura per poi mordicchiarlo lui stesso. Mi irrigidisco presa alla sprovvista quando sento le sue dita scendere dal mio collo fino a carezzare i miei fianchi. << È per sempre Martina >> << È una promessa? >> << Si Martina è una promessa >> 

Jortini o LeonettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora