🌹 Capitolo 5 🌹

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Sono le 9 di mattina e dopo una breve colazione, sono già davanti alla cancella della casa pronta a varcarla.

Poso il telefono nella borsa e aggiustandomi la tracolla sulla spalla m'incammino al portone dove vedo già Aghata che mi saluta sventolando le mani in aria. Scende i gradini e mi raggiunge a metà strada prendendomi sottobraccio.

"Vieni, i bambini ti stanno già aspettando, peccato che alcuni sono in classe con la maestra"

Mi tira e io rido per la forza di volontà e la grinta di questa donna.

Entriamo nell'edificio che ieri mi aveva indicato Brigitte e rimango estasiata da com'è grande, esternamente si percepisce che sia grande ma non così.

Subito dei bambini mi vengono incontro buttandosi su di me gridando in coro un ciao. Aghata si va a sedere sulla poltrona all'angola della stanza che presumo sia quella dove stanno tutti insieme, come dire, una sala comune dove si ritrovano tutti. Ai piedi della poltrona si trova un tappeto che ricopre quasi metà stanza.

"Ci sediamo?" chiedo sorridendo ai bambini mentre accarezzo quelli che mi è possibile. Sciolgono le loro braccia dalle mie gambe e i miei fianchi e mi guardano, io sorridendoli in silenzio mi vado a sedere alla sinistra di Aghata sul tappetto e gli indico il restante a loro, che in silenzio si siedono formando delle file ordinate. Tra la folla noto la piccola Jasmine che mi guarda sorridendo e salutandomi timidamente con la mano e io ricambio con un sorriso.

"Allora" esulto con una faccia buffa che ad alcuni fa sorridere mentre ad altri fa ridacchiare. Il bambino più piccolo fra questi venti bambini avrà 1 anno, mentre il più grande 5.

"Vogliamo conoscerci un pò?" chiedo mentre vedo alcuni di loro alzare la mano per fare qualche domanda "Dimmi piccolino" indico un piccolo bambino dai capelli ricci e lunghi di un biondo cenere.

"Come ti chiami?"

"Io mi chiamo Alison tu?" 

"Io mi chiamo Dominic"

"Quanti anni hai?" una bambina dai lunghi capelli rossi e con il volto cosparso di tante piccole lentiggini mi sorride.

"Io ho 22 anni"

"Io invece ho 5 anni e mi chiamo Audrey" 

Continuano a fare domande su domande e dopo due ore conosco i nomi di tutti e 20 i bambini e la loro età, non so se sarò capace di ricordarmi tutti questi dati, ma penso che con il tempo ce la farò

"Vogliamo giocare" un bambino sul fondo che non avevo notato si lamenta col broncio.

"Piccolo Mathias, lo sai che tra poco dobbiamo iniziare a preparare la tavola" Aghata prende finalmente parola.

Vedo tutti i bambini mettere il broncio e iniziare a dire di no.

"Vi piace la musica?" 

Un "si" urlato in coro mi fa sorridere.

"Allora io ora metto delle canzoni e andiamo a preparare la tavola va bene?"

"Siiii"

Cerco su internet le sigle dei cartoni animati e avvio il video mentre i bambini disponendosi davanti e dietro di me, mi indicano la sala da pranzo. Metto il telefono nella tasca posteriore e inizio a seguire le pesti.

"Allora lì ci sono le tovaglie" un bambino mi tira per il braccio per farmi prendere le tovaglie per il tavolo.

"Aghataaaaaaaaaa, non riesco a prendere il pane" una bambina dall'altro lato chiede aiuto ad Aghata che scuotendo la testa divertita, va verso di lei per aiutarla. Continuiamo così fin quando le tre tavole non sono tutte perfettamente apparecchiate. 

Come una ROSA (Cartaceo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora