🌹 Capitolo 4 🌹

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Mi siedo sul sedile del pullman appena parte la canzone che ha fatto da colonna sonora ad un preciso periodo della mia vita e che tutt'ora per me è importante. Appoggio la testa al finestrino mentre per la testa mi passa per la mente quel periodo.

Nella testa mi rimbombano come se fosse una canzone a parte le frasi che mi si sono incise sotto pelle appena ascoltai la canzone per la prima volta.

Provo a dimenticare
Scelte che fanno male

Un sorriso amaro lascia le mie labbra, quanto vorrei poter dimenticare, lo vorrei più di ogni altra cosa, ma poi mi guardo l'avambraccio sinistro e sorrido alla vista di quel piccolo tatuaggio, un tatuaggio che io gli ho dato un significato completamente diverso da quello che gli appartiene, un significato tutto mio, ed è mentre lo guardavo anche 5 anni fa, capì che la voglia di dimenticare tutto, di dimenticare le scelte che ho fatto, le scelte che mi hanno fatto male, tanto male, sarebbe sempre ritornata nei momenti in cui mi perdevo nei pensieri, ma poi sarei ritornata cosciente e avrei detto scuotendo la testa e sorridendo che non voglio dimenticare, perchè anche se mi hanno fatto male, mi caratterizzano, fanno parte di me e di quello che sono diventata.

Dimmi che cosa resta
Se vivi senza memoria
Perdo la voce, cerco la pace
Lascio che la vita viva per me

Ho lasciato che la vita inizialmente vivesse per me ma poi ho deciso che non mi sarebbe rimasto nulla se non avrei vissuto la vita a pieno e mentre la vivevo cercavo la pace, una pace che mi aiutava ad essere me stessa, sempre, sena avere paura del giudizio degli altri.

E dimmi che cosa senti
Se scopri di avere paura
Brucio i consigli, alzo il volume
L'ansia nasconde i sorrisi che ho

Non sentivo niente, non riuscivo a capire a chi ascoltare e anche quando chiedevo i consigli alzavo il volume anch'io, alzavo il volume dei miei pensieri che si trasformavano in ansia e attacchi di panico che mi toglievano la voglia di sorridere.

Scendo dal pullman fermandomi davanti ad una cartolibreria che vende anche i giornali. Appena noto il classico quotidiano, non che mi piaccia leggerlo ma mi è venuta un'idea per un disegno, vado alla cassa a pagare.

Ed ora disegno le delusioni

Delusioni molto grandi, delusioni che esprimevo mentre disegnavo, anche se disegnavo sempre la stessa e identica cosa il più delle volte, le esprimevo tramite le tecniche o idee che mi venivano al momento che prendevo la matita in mano.

Da quando ero bambino
Solo un obiettivo
Dalla parte degli ultimi
Per sentirmi primo

Esco fuori dalla cartoleria incamminandomi verso casa. Passo davanti al bar dove noto tre persone nuove, una dietro al bancone e le altre due vanno avanti e indietro per i tavoli consegnando le ordinazioni ai clienti.

E vivo coi sogni appesi
Vivo coi sogni appesi
Girano le pareti
Io vivo coi sogni appesi

E anche se sto iniziando a realizzare i miei sogni, continuerò a vivere coi sogni appesi perchè non smetterò mai di sognare, è un'insegnamento che ho imparato nel corso della mia vita ed è grazie a loro se ora va ancora avanti.

Inserisco la chiave nella toppa e entro in casa. Getto il giornale sul tavolino vicino al divano e raggiungo la cucina cercando qualcosa da mangiare. Apro il frigorifero e prendo una confezione che contiene due pizzette congelate da fare in forno o microonde. Inserisco una della due pizzette nel forno, seleziono il timer per 1 minuto e 30 secondi. Mentre aspetto che passi il tempo estraggo il telefono dalla tasca posteriore dei miei jeans e rispondo ai vari messaggi che mi sono arrivati dalla mia famiglia. Il microonde produce il classico suono quando è passato il tempo e io lo apro per prendere la pizzetta. Mi siedo al tavolo, tolgo le cuffiette e mangio immersa in un silenzio tombale.

Come una ROSA (Cartaceo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora