Capitolo 6-tutti per lui- il continuo.

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Narratore.

Melanie era forte, molto forte per una ragazza che deve sopportare mille domande sul incidente.

Non aveva colpe, ma lei se la dava. Aveva collegato tutto. Un secondo prima aveva cercato di proteggerla e il secondo dopo si trovava in ospedale. Lei diceva che era così, ma Elisabet cercava in tutti i modi di farle cambiare idea e Melanie non ci pensava minimamente.

Percorrevano il corridoio a ovest per arrivare nell'aula di Chimica.

Durante il tragitto mille occhi erano fissati su di lei ed era così fastidioso essere osservata e scrutata.

Melanie's pov

La risata di Elisabet si perse nel corridoio e la mia la seguì poco dopo. Mi girai e i suoi occhi azzurri scrutarono i miei in cerca di qualcosa, forse un segno o una domanda ma scrollò le spalle e si girò.

Sorrisi per il suo comportamento divertente e il silenzio calò tra noi.

Il ticchettio delle scarpe col tacco di Elisabet riempiva il luogo e il suolo della mia scarpa decise di seguirla a tempo. Eravamo strane, io e lei, tanto strane. Ma va bene così, è divertente essere strani, almeno ti contraddistingui da quella massa di capre.

"Melanie?"

"Mmm?" mi girai per notare che si era fermata a metà della meta.

"Me ne vado." sgranai gli occhi, mi avvicinai e i suoi occhi azzurri erano lucidi. L'abbraccia. Tirò su col naso e le feci segno di proseguire.

"Mia mamma." Deglutì e proseguì "mia mamma, ha avuto un nuovo lavoro." Disse tra un respiro e l'altro.

"Ma è fantastico."

"No Melanie."

"Dicevi che doveva cambiare lavoro perché la pagavano poco..."

"Esatto."

"Allora non vedo io problema." dissi gesticolando e alzando al cielo le braccia.

"È lontano da te."

"Posso venire in treno..."

"No, non puoi."

"Non vuoi più vedermi?" dissi indietreggiando di poco.

"Melanie io vorrò sempre vederti, ma..."

"Ma cosa Elisabet? Abbiamo sempre detto di stare unite qualsiasi cosa succeda."

"Londra." disse guardando le sue scarpe nuove costate 500 euro.

"Cosa Londra?"

"Vado a Londra." Le lacrime le scesero dagli occhi e non seppi cosa fare. Decise lei di avanzare, mi guardò, scostò le mie braccia e si intrappolò tra quest'ultime.

Appoggiai la testa sulla sua spalla. Dovevo essere forte non per me ma per lei, almeno per la persona che mi è sempre stata vicina.

"Prometto che vinceremo la distanza." sussurrai tra i suoi capelli color rame.

"Promesso?"

"Elisabet me lo chiedi pure?"

"Giurin giurello?" mi mostrò il mignolino

"Come i bimbi?" risi e lei alzò le sopracciglia.

Alzai io mignolino e gli strinsi il suo.

Le presi la mano e decidemmo di saltare scuola o almeno chimica. Nessuna delle due adorava la prof e eravamo le sue preferite perciò non ci avrebbe fatto la solita romanzina.

Andammo in bagno e ci sedemmo per terra.

"Quando?" le chiesi sorridendo.

"Domani." guardò bassa il pavimento.

Non dissi niente. Annuì semplicemente guardando la finestra oltre la ragazza che conoscevo dall'asilo.

"Sei arrabbiata?"

"No, forse un po' triste ma non arrabbiata."

Sorrise, forse più a se stessa che a me, ma poco importava ora.

"Alzati." Dissi alzandomi e tendendoli la mano.

"Cosa?"

"Hai sentito." mi guardò un attimo non del tutto convinta. "Elisabet quando mai ti ricapita fare fuga con la qui presente? Andiamo ti faccio conoscere alcune persone e ti porterò a fare compere."

"Va bene" disse ormai rassegnata

E un sorriso compiaciuto invase il mio viso.

** 1 ora dopo.**

"Harry? Zayn? oooo c'è qualcuno?" dissi entrando e un Liam infarinato entrò in scena con una scodella in mano.

" E tu? Da dove sei uscito?"

"Melanie, devi sapere che un bambino esc..."

" No fermati" urlai e Elisabet si mise a ridere mentre Liam mi guardò divertito. "Intendo perché sei tutto infarinato?"

"Oh beh noi, ehm, tu non dovresti essere ascuola?"

La risata di Elisabet aumentò e si buttò per terra diventando rossa in viso.

"Liam con chi parli?" Louis arrivò con un mestolo e si blocco appena mi vide, lo salutai con la mano e lui, con una faccia da 'non ci sto capendo niente', contraccambio. Liam iniziò a ridere e cercò di alzare Elisabet dal pavimento su cui era ancora sdraiata.

" Respira Bet, respira." cercai di dirle quando un Zayn entro in sala scivolando su un po' d'acqua, e Elisabet si rimise a ridere e ricadde per terra.

"Non c'è da ridere." disse uno Zayn massaggiandosi la chiappa destra dolorante.

" Allora uno che cade, l'altro con la farina addosso, uno con un mestolo in mano e l'altra che ride come una pazza senza fermarsi. Cosa manca ora?"

Un botto improvviso attirò la mia attenzione, Harry cercava di prendere una padella e fece cadere un intero piano di utensili da cucina. Si girò verso me e guardò tutti, per fino la mia amica che era riuscita a smettere di ridere.

"Giuro che non sono stato io." alzò le mani in alto e mi guardò darmi una sberla in fronte.

"Certo che le sfighe te le cerchi eh."

Mi girai e vidi un Louis sorridende, che appena fulminai con gli occhi, si rattristi.

"Sono simpatici." una voce sottile alle mie spalle aveva preso posto alla conversazione.

"Bet, loro sono Harry, Louis, Zayn e Liam." Salutò tutti con la mano e contraccambiarono.

"Andiamo?" dissi rivolgendomi a Elisabet

"Possiamo venire?" disse un Louis già pronto per uscire.

" Si devono preparare gli altri"

Ma mi accorsi che erano già tutti pronti.

Così uscimmo, ci mettemmo venti minuti per decidere cosa fare e alla fine optammo per il cinema. Volevano vedere un horror ma io e Elisabet riuscimmo a convincerli a vedere "colpa delle stelle" che, per quanto mi riguarda, è un film fantastico.

Io e Bet piangemmo un sacco mentre i ragazzi erano impassibili, tranne Liam che piangeva per avere degli abbracci da parte di Bet la quale gli dava dei baci sulla guancia abbracciandolo e tranquillizzandolo.

Per il resto la serata era passata tranquillamente tra una risata e l'altra.

Ma il giorno dopo...

Eiei

Spero vi sia piaciuto.

Accetto sempre commenti sia negativi che positivi. Grazie a tutte.

Mile ❤️

Niall's sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora