Capitolo 3- nuove conoscenze continuo.

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"Melanie mi chiedevo se un giorno uscissimo insieme, Elisabet ci ha parlato bene di te." disse un moro, occhi azzurri, che sembrava appena uscito da un servizio fotografico.

"Ehm, io"

"Dico come amici...." Commentò grattandosi la nuca e aspettando una risposta

"Non so, per quanto mi riguarda potresti essere uno stronzo o cose simili. Ma accetto, Jake."

Risposi accettando la richiesta.

Il resto del pomeriggio andò bene tranne per i 300 messaggi da parte di mia mamma che come sempre disse di stare attenta nel tornare e bla bla bla.

Jake in quelle poche ore si era rivelato molto simpatico e divertente anche se ogni tanto faceva battute stupide ma d'altronde era un maschio e cosa si può pretendere da loro? Niente.

****

Stavo tornando a casa quando il telefono squillo.

'Pronto?'

' Melanie?'

'Si chi parla?'

'Sono Harry' appena senti quel nome la mia bocca formò una "o" ben evidente.

'Ci sei ancora?'

'Si si dimmi.'

'Niall è in ospedale' un colpo al cuore mi venne all'improvviso, mi fermai di punto in bianco senza riuscire a dir niente come se qualcuno mi bloccasse.

'Melanie'

'C-c-com'è suc-cess-o?' cercai di stare più calma possibile

' Non so ha detto di dover schiarirsi le idee, è uscito e dopo una buona mezz'ora ci hanno chiamato, in realtà hanno chiamato tua mamma, anche se potevano chiamare benissimo tuo padre o tuo fratello o....'

'Harry per l'amore del cielo finisci il discorso' e riniziai a camminare

' Comunque hanno chiamato e ci hanno detto che portavano Niall in ospedale'

'Ora dove siete?'

'Io ti sto aspettando che ti accompagno in ospedale e gli altri sono li.'

'Arrivo.' chiusi la chiamata e iniziai a correre.

Se ero preoccupata? tanto, era mio fratello e dovevo stare vicino alla mia famiglia.

Arrivai e trovai Harry davanti alla macchina, entrai senza neanche salutarlo e lui partì tutto gas verso l'ospedale. Ero troppo ansiosa per parlare, le mani mi sudavano e la preoccupazione mi faceva mancare l'aria. Mi sentivo soffocare finché non arrivammo all'ospedale e raggiunsi la stanza. Erano tutti fuori e appena arrivai si girarono. Era come se fosse tutto a ralenty, come nei film, avete presente quando vogliono creare suspense e vanno tutti lenti? uguale. Mia mamma mi guardò e abbassò lo sguardo, li superai e entrai.

Niall aveva dei tubicini che partivano dal naso e finivano attaccati a una macchina, era sdraiato nel lettino con gli occhi chiusi. Le mie lacrime stavano per solcare le mie guance, chiusi la porta alle mi spalle e mi avvicinai a lui, mi sedetti sulla sedia. Li presi le mani e ne baciai il palmo mentre cercavo di non piangere. E in quel momento capii: era in coma.

LOVEEEEEE

ok ciao a tutte, mi scuso sempre per i capitoli troppo corti e spero vi piacciano. ringrazio tutte quelle che leggono la mia piccola "storiella". Grazie mille.

Mile ❤️

Niall's sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora