Capitolo trentasette

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La prima cosa a cui penso appena mi sveglio è che oggi è il 15 agosto, che sono a metà della mia vacanza e che è assolutamente pazzesco. Tutto quello che mi è successo qui sembra, per la Denise realista una nuova vita, e per la Denise più incredula un sogno ad occhi aperti. Mi alzo dal letto, sbadiglio e guardo Harry che dorme su un fianco con le mani incrociate in petto. Ho sentito dire che chi dorme in quel modo cerca qualcuno da abbracciare nel sonno. Che possa essere vero? I boccoli scuri e morbidi gli ricadono su una guancia. Come può essere così bello? A volte, quando lo guardo mi sembra di aver incontrato un angelo. E forse è così, no? Harry è un angelo che ha bisogno di aiuto e di amore e che si finge diavolo solo per non mostrare che in fondo è debole anche lui, come tutti. Cosa nasconde il suo passato? Quante cose ancora non so di lui? Le saprò mai? Mi avvicino al bordo del letto, pregando che Harry non si svegli, così potrò stare a guardarlo un po' di più. I tatuaggi disposti sul suo petto nudo e sulle braccia sono davvero belli. Non mi sono mai piaciuti i ragazzi tatuati, ma Harry è perfetto così, non potrei immaginarlo in modo diverso. Allungo una mano verso il suo braccio scoperto e muscoloso. Sfioro la pelle, quando il cellulare squilla facendomi sussultare. Mi allontano, afferro lo smartphone e rispondo, mentre Harry apre piano gli occhi.

"Pronto?" dico piano.

Stacco il cellulare dal mio orecchio perché la risposta è un urlo forte e acuto.

"Che diavolo è?" chiedo tappandomi l'orecchio dolorante.

"Ciao!"

Riconosco la voce all'istante.

"Ariana! Cosa.. come hai il mio numero?"

"Oh, l'ho chiesto a Liam che è in classe con me che l'ha chiesto a un ragazzo con i capelli scuri..."

"Zayn.. l'ha chiesto a Zayn?"

"Sì!" esclama Ariana entusiasta "Proprio a lui."

"E.. cosa volevi dirmi?"

"Oh, volevo che ti salvassi il mio numero sulla rubrica."

"Okay..." ormai non mi chiedo più perché questa ragazza faccia cose strane. È così e basta.

"Scrivi ARIANA." scandisce bene il suo nome mentre me lo dice.

"Lo so come ti chiami!"

"Con una N e con nessuna G."

Inarco un sopracciglio. Nessuna G?

"Okay... ci vediamo Ariana."

"Ciao Deny."

Riattacco.

"Chi è che rompe le scatole a queste ore del mattino e grida come un pazzo indemoniato?" si lamenta Harry che adesso è seduto sul bordo del letto. Il suo letto. Ricordo all'improvviso che sono in camera sua.

"È un'amica..." dico piano.

"Quella cicciottella che si vede con Niall?"

"Demi non è cicciottella!" difendo la mia amica.

"Bo, vedila come vuoi... era lei comunque?"

"No.."

"Allora Jessie?"

"Cosa? Jessie non l'ho più sentita." gli ricordo con un po' di malinconia.

"È Ariana. Quella che è venuta con noi la prima volta al festino di Jessie."

"Ah." Harry non sembra molto interessato.

"Se non ti importa perché l'hai chiesto?" domando.

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