Just promise... you'll remember.

Capitolo quindici

Cammino in fretta verso il mio dormitorio, non sono sicura di ricordarmi come ci si arriva, ma in qualche modo ci riuscirò. Non è quello il mio problema adesso. In realtà l'unico pensiero che mi affolla la testa è Zayn. Anche se ci conosciamo da così poco, già mi sembrava un amico, qualcuno di cui fidarsi, invece adesso sono solo confusa e arrabbiata. Un brivido mi scuote il corpo e non credo che sia il vento a provocarlo, ma la rabbia. La rabbia perché quella sera della sedia dell'obbligo credevo fosse una persona intelligente, matura, o almeno più degli altri.. e invece non mi ha baciata solo per conquistarsi la mia fiducia, probabilmente. Per poi baciarmi quando l'avrei seguito ovunque ad occhi chiusi. Mi ha modellata come voleva e io non me ne sono accorta. Non è il fatto che abbia la ragazza che mi da fastidio, non sono innamorata di Zayn e dopo stasera è assolutamente escluso che potrei mai esserlo, ma mi da fastidio che tutto quello che ha fatto non l'ha fatto per me ma per lei. Non era la mia compagnia, la mia amicizia che voleva, ma la sua. Una lacrima mi accarezza la guancia, poco prima che un soffio di vento la faccia disperdere nell'aria. Va sempre a finire così. Odio quando piango, mi sento debole, ma non riesco a farne a meno. Piango di più da arrabbiata che da triste. Mi asciugo velocemente gli occhi. Non voglio permettermi di piangere, adesso vado in camera, ascolto i 5sos e passa tutto, no? Vedo il dormitorio in fondo al viale e mi chiedo come ho fatto a trovarlo nello stato in cui sono. Mi incammino spedita, il cellulare in una mano e il portafogli nell'altra. Credo che andrò da mia sorella prima. Lei è la persona più adatta per parlare.. aveva ragione alla fine di stare alla larga da tutti i ragazzi belli e, a proposito di ragazzi belli, ecco Harry. Se ne sta in piedi, fuori dallo stabilimento 2, quello dove dorme Jessie e anche lui credo. Oppure sta solo andando da lei. Non che la cosa mi interessi.. Metto la mano in tasca per estrarre la chiave magnetica, ma la tasca è vuota. All'improvviso mi ricordo di quando sono entrata nella mia camera per prendere le scarpe.. e ho lasciato la chiave sulla scrivania. Splendido, sono chiusa fuori. Potrei comunque dormire da mia sorella. Prendo il cellulare e la chiamo. Non risponde. Provo e riprovo per più volte, ma niente. Avrà il telefono spento o starà dormendo. Chiamo Jessie. Non mi va di avere ancora bisogno di lei, ma non ho scelta. Nemmeno lei risponde. Rimango in piedi mentre il vento fresco mi sposta i capelli e mi alza leggermente la gonna del vestito. E adesso cosa faccio? Analizzo velocemente le possibilità.. le amiche che ho, oltre a Jessie, sono Demi e Ariana, ma non saprei come contattarle, visto che non ho il loro numero. Ho il numero di Zayn, ma non ci penso neanche a chiamarlo. Non mi abbasserei a tanto, dormo fuori piuttosto che chiedere aiuto a lui. Mi guardo attorno come se ci fosse qualcuno che potrebbe aiutarmi. E forse c'è, ma non sarebbe l'opzione che sceglierei se potessi. Harry. Non lo sopporto, è vero, ma in questo momento preferisco lui a Zayn. Sta ancora fuori dal dormitorio che è confinante con il mio, quindi ci troviamo a pochi metri di distanza, ma lui non mi guarda, come se non si fosse nemmeno accorto della mia presenza. Mi avvicino.

"Ciao Harry" dico e lui mi guarda, sembra stupito da come sono vestita, ma non lo mostra troppo.

"Cosa c'è?" è la sua risposta.

"I-io avrei un problema.. mi chiedevo se puoi aiutarmi.."

Vedo sulle sue labbra un ghigno compiaciuto.

"Sei rimasta chiusa fuori?"

Mi chiedo come faccia ad averlo capito, ma mi limito ad annuire.

"E cosa potrei fare secondo te io?"

Sempre quel tono scortese! Però effettivamente ha ragione, come potrebbe aiutarmi? Ad un certo punto mi sorge un dubbio.

"Sei rimasto chiuso fuori anche tu?"

"Come tante altre cose di cui ti interessi, questi sono affari miei, ti ricordo."

"Non mi interesso di niente io!" ribatto offesa "comunque possiamo non litigare? Vorrei solo andare a dormire."