Capitolo cinquantadue

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La luce pomeridiana che entra dalla finestra illumina il corpo di Louis, steso accanto a me. Con il respiro ormai regolare, continuo a fissare il mio bellissimo ragazzo, nudo, al mio fianco. Lui ha gli occhi chiusi e sorride, i capelli rovesciati leggermente di lato. 

''Mi stai guardando?'' chiede allungando il sorriso e mantenendo gli occhi serrati. Cazzo, mi conosce davvero troppo bene. ''Sono bello?'' aggiunge poi.

''Sei un coglione.'' lo insulto e lui ride. I muscoli della sua pancia si contraggono, poi apre gli occhi e si fa serio. 

''A parte gli scherzi, come stai?''

''Bene'' faccio spallucce.

''No, sai cosa intendo.. ti fa male o..''

''No, Louis!'' borbotto spazientita e mi metto a sedere. Mi sento strana effettivamente, ma credo sia normale e non mi fa più male. Abbasso gli occhi sul letto e sobbalzo. 

''Che c'è?'' chiede Louis, sedendosi accanto a me e seguendo il mio sguardo che si è posato su una piccola macchia di sangue sul lenzuolo. 

''Oh, è normale, non ti preoccupare.'' Louis sorride incoraggiante e mi accarezza la guancia. E' bellissimo e amo il suo essere così estremamente dolce. 

''Com'è stato?'' mi ritrovo a domandare. Dovrebbe essere lui a chiederlo a me, forse, ma non me ne frega un cazzo. Attendo impaziente la risposta.

''Bellissimo.'' sintetizza. 

''No, sinceramente.. ci sei andato piano e..'' borbotto.

''No..''

''Come no? Non raccontarmi cazzate.'' lo guardo di traverso e lui ride con una mano davanti alla bocca. 

''Va bene, un pochino, ma solo perché era la tua prima volta.'' ammette infine. 

''E'.. stato bello lo stesso?'' che cazzo sto chiedendo? Che vergogna..

''Certo piccola!'' esclama Louis ''Scherzi? E' stata la cosa più bella di questo mondo, dopo incontrarti forse. Eravamo così vicini.. potevo sentirti davvero collegata a me..''

''Okay, ho capito.'' guardo altrove imbarazzata. Continuerò sempre a chiedermi come può dire cose così imbarazzanti come se stesse ordinando un gelato. 

''Per te invece? Com'è stato?'' chiede lui dopo un attimo di silenzio. 

Cazzo, io non uso parole come splendido magnifico, ma non mi viene in mente un altro modo per descriverlo. 

''Bello..'' lascio uscire la parola rendendomi conto all'istante di quanto sia ridicola, Louis mi guarda deluso. 

''Dai, cazzo! Sai che io mi esprimo poco..'' agito le mani in aria ''E' stato perfetto.'' aggiungo poi con un fil di voce. 

''Davvero?''

''Sì.'' 

''Ti ho fatto molto male?'' 

''Ancora? NO! Solo un po' all'inizio, ma poi è passato.''

Louis sorride e si gratta la spalla. 

''Ma perché ti gratti sempre dappertutto? Cosa sei, una scimmia?'' mi lamento. 

Ride di nuovo e poi si avvicina a me. Stiamo discutendo, entrambi nudi, ma non c'è imbarazzo. E' questo che intende la gente quando parla di aver trovato la persona giusta, con cui non ti vergogni di nulla? 

''Tu hai altro da chiedermi? Tutto quello che vuoi, davvero.'' dice Louis e io mi sposto i capelli tutti su un lato. 

''Hai detto che è normale.. del sangue.. hai.. l'hai fatto con altre vergini?'' sono curiosa e, lo ammetto, anche gelosa. 

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