Capitolo sessanta

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Punto di vista di Harry

Me ne vado dalla camera di Louis con il cuore un po' più leggero e la rabbia praticamente svanita. Quell'adulatore di Louis sa di certo come persuadere la gente e fargli cambiare idea, e forse sono andato da lui proprio per questo. Avevo bisogno di qualcuno che mi convincesse che stavo pensando nel modo sbagliato, perché odio essere arrabbiato con lei. Non che adesso sia convinto che lei sia innocente, ha comunque sbagliato a raccontare i cazzi miei in giro , ma adesso riesco a vedere oltre la rabbia e a rendermi conto che lei si sentirà tradita da Jessie in un modo orribile. Cazzo, le è sempre importato di Jessie e non si capisce bene perché. Bah, forse perché a lei importa di tutti. Jessie però è solo un'approfittatrice e gliela farò pagare per aver fatto stare male Denise e aver quasi rovinato il nostro rapporto.. quasi, perché non l'ha rovinato, vero? Le parlerò è tutto si sistemerà. Cazzo.. questo lo dico per convincermi.. ho bisogno di certezze. Mi avvio in fretta verso il dormitorio. Spero che Denise sia in camera sua.. sennò non saprei dove diavolo cercarla, visto che è amica di mezzo campus e potrebbe essere da chiunque per farsi consolare. Un po' per abitudine, porto la mano alla tasca dei jeans per estrarne l'iphone.. magari lei mi ha scritto.. cazzo.

Dov'è il cellulare?

Le tasche sono vuote.

Merda, dove ho messo il cellulare?

Devo averlo perso da Louis.. o peggio ancora nel cortile della scuola.. cazzo, potrebbe essere ovunque. Faccio retro front e ripercorro la strada che ho fatto per trovarlo primo che qualcuno me lo fotta.

Punto di vista di Denise

'Harry, lasciala prima che sia troppo tardi. È meglio per tutti, cerca di metterti nei miei panni.'

Questo dice l'ultimo sms che Harry ha ricevuto dalla madre. Che vuol dire lasciala? Perché dovrebbe lasciarmi? Forse dovrei calmarmi.. potrebbe essere riferito a chiunque, non necessariamente a me.. però non ci riesco. Scorro verso l'alto per leggere i messaggi precedenti, si tratta di un monologo a cui Harry non risponde mai.

'Harry, chiamami.. sei stato così sbrigativo, abbiamo bisogno di parlare.'

'Tesoro ti sei arrabbiato?'

'Per favore, sono preoccupata! Sai come stanno le cose.. non voglio che lei ti faccia soffrire.'

Più leggo e più credo che tutto ciò sia riferito a me.. ma perché dovrei farlo soffrire? Semmai è il contrario. E anche se dovesse essere.. perché Harry non me ne ha parlato? Continuo a leggere con il cuore in gola.

'Harry per favore chiamami.'

'Non puoi prendere queste decisioni per una vita in poche ore. Trasferirsi vuol dire tantissimo. Non sai niente di lei.'

Sono io.

Dopo di questo è sicuro, parlano di me. Prendo il coraggio in una mano e il cellulare di Harry nell'altra e chiamo sua madre. Voglio sapere e devo sapere, credo di averne il diritto.

Come immaginavo, dopo un paio di squilli, qualcuno risponde.

"Harry, tesoro, per fortuna! Stavo impazzendo a non sentirti.."

"Sono.. sono Denise, la sua ragazza." E questo è il modo in cui mi presento alla mamma del mio ragazzo. È strano pensare che sia io che lui ci siamo presentati alla madre dell'altro praticamente per sbaglio.

"Oh.." L'entusiasmo nella sua voce scompare del tutto.

Attendo in linea, aspettando che dica qualcosa, visto che io non so né cosa sta succedendo né come chiederlo.

"Harry è lì?" Chiede.

"No.. ma sta bene." Mento.

"Vorrei parlargli." La freddezza nel suo tono mi fa male. Non so cosa le ho fatto ne perché mi odi così, quindi decido di chiederglielo.

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