Capitolo 5

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All'ora di pranzo, tutti i box erano puliti e le mangiatoie piene.
Mangiammo un panino veloce seduti in veranda e un bicchiere di succo d'arancia, poi Fred mi portò di nuovo in scuderia. Prese una cavezza e si diresse verso un box in cui c'era un pony piccolissimo. Fred mi disse che era uno Shetland, il cui nome era Calimero. Infilò la cavezza e lo portò nel corridoio della scuderia, lo legò e mi mise in mano una striglia e una brusca. Lui invece reggeva un'utensile strano,tipo uncino. Mi sorrise.-È una "curasnetta", con cui bisogna pulire il fondo dello zoccolo. Però adesso utilizza la striglia. La striglia serve per asportare tutta la sporcizia, per usarla fai dei movimenti rotatori partendo dal collo fino al posteriore.
Iniziai lentamente ma piano piano acquistai più sicurezza. Il pony sembrava gradire e quando gli strofinai la fronte,sbuffò allegro.
Poi Fred mi spiegò velocemente a cosa serviva la brusca,ovvero una spazzola con le setole morbide  per eliminare definitivamente lo sporco.
-Bene,ora riportalo nel box e sfilagli la cavezza.-sganciai le longhine laterali e lo portai lentamente verso il box. Una volta dentro, sganciai la cavezza e gliela sfilai dolcemente. Uscii dal box con un sorrisone.
-Insegnami a cavalcare!
-Cosa?
-Ti prego, voglio cavalcare. Tu sai tutto.- esclamai. Lui scosse la testa.-Dovresti chiedere a tuo nonno il permesso. E di insegnarti,soprattutto. È  un ex campione di salto a ostacoli,dopo tutto.
Sospirai. Il nitrito selvaggio di Forlove mi risvegliò.
-Potrei governare lui.-dissi. Fred mi fece voltare verso la selleria. In fondo,c'era un piccolo scaffale pieno di libri.-Perché,mentre io mi occupo dell'orto,non ti leggi qualcosa?
Mi mise davanti un libro,dove spiegava i segni particolari dei cavalli. E quindi,mentre lui afferrava un tubo e un cesto, io spalancai il libro.
Il nitrito di Forlove però mi distraeva. Sbuffando,afferrai la sedia e il libro e mi trascinai fino al suo box.-Ciao,bello.-sussurrai. Mi sedetti.
Sul libro,una foto di un puledro con una striscia bianca spiccava in mezzo alle altre figure. E così appresi che quella che Forlove aveva si chiamava "lista", che poteva essere larga come la sua o sottile. La stella,ovvero un segno bianco di qualsiasi forma...O il grigio, una chiazza bianca sul naso.
Le balzane,grandi o in corona o piccole, le dentellature,le zebrature...
Quando alzai lo sguardo, l'occhio mi cadde sugli utensili per la pulizia. Osservai Forlove e  con un sospiro raccolsi tutto. Entrai nel box. All'inizio,si ritirò in fondo al box e abbassò le orecchie. Forse non ero un'esperta di cavalli ma sapevo che non era un buon segno.
Tirai fuori dalla tasca una mela che avevo preso e gliela porsi. Pian piano, Forlove sollevò le orecchie e si avvicinò. Sentivo il cuore battermi all'impazzata e non smise finché non accettò la mela. Mentre Forlove masticava, sollevai la mano e lasciai che l'annusasse, poi strofinai lentamente la mano sulla sua fronte.
-E tu dovresti essere il cavallo selvaggio e pazzo?-sorrisi e poi mi impegnai nel ripulirlo. Non potevo portarlo fuori dal box quindi lo pulii dentro. Cercai di cambiare la paglia e riempii completamente le mangiatoie. Quando finii,sgusciai fuori e mi sedetti di nuovo sulla sedia,ma in quel momento entrò Fred.-Jo?
-Sono qui... a leggere,ovviamente.
-E' arrivato il nuovo cavallo. Ti dispiacerebbe venirlo a prendere e portarlo nel box?
Mi alzai e corsi verso il trailer appena arrivato. Un uomo alto,biondo e abbronzato stava parlando con mio nonno.
Entrai nel trailer con Fred e mi ritrovai faccia a faccia con uno splendido cavallo grigio.
-E' un arabo,una delle razza più antiche di cavalli. 
-Come riconosci un arabo?- chiesi, osservando il cavallo.
Fred sorrise.-Beh, perché ha la schiena corta e compatta,la coda è alta e il garrese non è pronunciato; il muso è piccolo e affusolato,le spalle oblique...
-Oh, non lo sapevo.-dissi,ammirata. Infilai la cavezza e chiesi.-Come si chiama?
-Cleopatra, per gli amici Cleo.-mi rispose il proprietario. Feci scendere la cavalla e la condussi nel suo box. Mentre le sganciavo la cavezza, arrivò Fred.-Perché l'hanno portata qui?
-Perché il proprietario partirà e non sapeva a chi lasciarla. Starà con noi per una settimana e noi dobbiamo tenerla pulita e in allenamento. E' un cavallo da corsa.
-Invece, Forlove che razza è?
-Un purosangue.- rispose lui.-Perché?
-Curiosità,niente di che.- uscii dal box e Fred disse.-Perché non leggi tutto sulle razze? Ci vediamo qui tra due ore e ti chiederò qualcosa sulle razze. Mi raccomando.
-Sissignore.- passando,afferrai il libro e mi andai a sedere in veranda. Mio nonno non c'era ma c'era il suo cane. Mi leccò una mano e io afferrai la medaglietta. Ovviamente, si chiamava Rex,che fantasia.
-Ciao, noi saremo amici,vero?- sorrisi e poi spalancai il libro. 

Due ore dopo,seduta su un secchio rovesciato, ascoltavo attentamente le domande di Fred.
Mi fece alzare e mi portò davanti il box di un cavallo, il cui nome era Cupido.
-Bene,parlami di lui.
Osservai il cavallo: aveva la testa larga, le zampe corte ma muscolose e il corpo compatto.
Mi voltai verso Fred.-E' un ardennese sauro.- e spiegai perché fossi giunta a quella conclusione.
Fred alzò un sopracciglio e io aggiunsi.-E' un cavallo da tiro, molto forte e in grado di sopportare climi molto duri. Sono ottimi lavoratori.- feci una carezza a Cupido e lisciai il lungo ciuffo che gli scendeva sulla fronte.
-Brava.-sorrise Fred.-Devo ammettere che sono molto soddisfatto e sorpreso,Jo.
-Avevi dubbi?-esclamai.-Ora che devo fare?
Lui scoppiò a ridere e si alzò.-Adesso,mi aiuti a controllare che tutto sia apposto,poi andiamo ognuno a casa sua. Passo prima a salutare Maria e Jack. Che ne dici, stasera chiederai a tuo nonno di insegnarti a cavalcare?
Mi voltai verso la casa, come se all'improvviso potesse trasformarsi in cristallo per poter così permettermi di vedere mio nonno.
Sì, glielo chiederò stasera.

ℐ𝓁  𝒸ℴ𝓇𝒶ℊℊ𝒾ℴ 𝓅ℯ𝓇  𝓋ℴ𝓁𝒶𝓇ℯ.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora