capitolo 11

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Quando la macchina dei miei si fermò nel vialetto,sospirai. Ero nella scuderia, nel box di Forlove e lui era ancora nervoso. Fred strigliò gli altri cavalli e ogni tanto mi guardava,preoccupato.
Vidi  i miei scendere e dirigersi verso la villa. Uscii dal box e dissi a Fred.-Preferisco che tu rimanga qui,per favore.
-Lo capisco. E poi ho molto lavoro da fare.-disse lui. Annuii e gli sorrisi,grata. Lui in tutta risposta mi abbracciò.
Quando aprii la porta di casa,sentii la voce del nonno.-Dovete capire che io non le ho chiesto niente.
Entrai nel salotto e tutti si voltarono  verso di me. Mia madre mi sorrise.-Tesoro.
-Ciao,mamma.- non mi avvicinai e nemmeno i miei. Mio padre sospirò.-Jo, capisci che io e tua madre non possiamo permetterti di partecipare? Non sai nemmeno andare a cavallo!
-Veramente,ho imparato.-borbottai. Maria annuì.-Ed è anche piuttosto brava.-aggiunse.
Il nonno sorseggiò il vino e io lo fissoai. Lui alzò un sopracciglio.
Presi fiato.-Mamma,papà. So che non vi sareste mai aspettati una cosa del genere, ma io devo partecipare: se non vinciamo la scuderia del nonno chiuderà e sia io che lui ci teniamo moltissimo. Io mi sono letteralmente innamorata di questo posto e voglio fare tutto il possibile per salvarlo.- guardai mia madre.- La nonna farebbe lo stesso e tu lo sai, mamma. E se non fossi così ferita, adesso saresti al mio posto.
Lei rimase sbalordita.-Come lo...
-Lo so.-la interruppi.- Non riportatemi a casa. Io devo salvare questo posto, il posto della nonna ,il mio posto. E il mio cavallo.
-Il tuo cavallo?- esclamò mio padre. Il nonno sorrise.
Mia madre guardò il nonno, non me. Calò il silenzio,mentre lacrime scivolarono sia sul viso di mio nonno sia su quello di mia madre.
Lei sospirò profondamente.-C'è solo una cosa che rimane da fare,allora.
Mio padre la fissò,confuso.-E cioè,cara?
Lei si voltò verso di me.-Fammi vedere questo cavallo,Johanna.

Avevo sempre visto mia madre come una figura severa,rigida e forte.
In quel momento invece sembrava fragile e spaventata. Entrai nella scuderia e lei mi seguì cautamente con papà. Fred mi lanciò uno sguardo incuriosito e io gli sorrisi.
Forlove tirò la testa fuori dal box e io lo indicai.-E' lui.
Mia madre lo fissò intensamente,avvicinandosi. Una volta vicino, gli strofinò il muso sussurrando.-Ciao...Come sei bello...
Quando alzò lo sguardo, aveva gli occhi lucidi.-Non mi avvicino a un cavallo...
-Dalla morte della mamma.-disse il nonno. Silenziosamente,si era avvicinato alle nostre spalle e guardava mia madre commosso.
-Oh,papà... mi dispiace moltissimo.- disse mia madre avvicinandosi. Feci segno a gli altri di uscire e li lasciammo soli.
Una volta fuori,abbracciai mio padre e lui disse.-Non vedevo tua madre così emotiva da moltissimo tempo.
-Capisci quant'è importante che io salvi questo posto,papà?- lo guardai negli occhi e lui sorrise.-Adesso si.
Fred levò un pugno in aria.-Adesso non ci resta che vincere il concorso.
In quel momento,il nonno e la mamma uscirono e mia madre sorrise.-Giusto. Io e il nonno abbiamo deciso che sarà meglio che io e tuo padre rimaniamo qui fino alla fine del concorso.
-Che cosa?-esclamò mio padre. Io sorrisi.-Davvero?
Mio nonno annuì.-Abbiamo altre camere vuote, perchè no? Fred la stessa cosa vale per te.
Fred annuì.
-Nonno, devo dire una cosa.- annunciai. Lui alzò un sopracciglio,come sempre.
-Io monterò Forlove a quel concorso. Ho deciso e non cambierò idea.
Mia madre annuì.-E' un cavallo speciale e sento che il vostro legame è molto forte. Si vede che è un cavallo intelligente e con un bel carattere, ma tu sai come gestirlo.

Quella sera, cenammo tutti insieme.
Vedere mia madre e mio nonno seduti vicini e sorridenti mi faceva traboccare il cuore di gioia. Fred mi sorrideva e io ricambiavo ogni volta; sotto il tavolo, sentii la punta del suo stivale strofinarsi sul mio polpaccio. Non riuscii a trattenere una risatina, che Maria invece notò e scosse la testa.-Questi giovani...
Però la sensazione di ansia e paura non spariva. Mentre gli altri giocavano a Scarabeo, scivolai fuori dalla villa e corsi nella scuderia. Il box di Forlove era spalancato e di lui non c'era traccia.
Corsi fuori.-Forlove!
Niente. Il silenzio.
Fred uscì di casa.-Che succede?
-Forlove è scappato.- esclamai. Lui si guardò intorno.-Domani mattina andremo a cercarlo.
-Ma...
-Sai benissimo com'è fatto. Magari voleva solo stare per conto suo. Non possiamo andare a cercarlo ora,di notte.
E invece si,pensai. Sapevo benissimo che era andato alla vecchia scuderia.
Decisi però di seguire Fred in casa e quando mi infilai sotto le coperte mi accorsi che tremavo.
Il sogno era cambiato. Io ero io,fuori dalla scuderia; la scuderia però era in fiamme. Corsi dentro e i polmoni si iniziarono a riempire subito di fumo. Sentivo i cavalli nitrire spaventati.
Mi svegliai, grondante di sudore e i brividi in tutto il corpo. Guardai il cellulare: le 4:01.
Mi alzai e mi infilai un paio di jeans e una felpa e spalancai la finestra. Non fu difficile raggiungere la scuderia; decisi di non prendere nessun cavallo e iniziai a correre.
Sentivo già odore di fumo. 

ℐ𝓁  𝒸ℴ𝓇𝒶ℊℊ𝒾ℴ 𝓅ℯ𝓇  𝓋ℴ𝓁𝒶𝓇ℯ.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora