Mentre Maria serviva del pollo arrosto,il nonno sorseggiava del vino e annuiva soddisfatto.-Sono sicura che quella cavalla ci porterà nuovi clienti!-esclamò.
Sorrisi.-Cleopatra è veramente bellissima, nonno. Ultimamente gli affari non erano andati bene?
Maria si sedette.-Beh,tesoro...Da quando ha aperto il nuovo circolo ippico qui vicino le cose non sono andate a gonfie vele.
-Dopotutto, il circolo è gestito dalla signora Becker:un'ottima amazzone ma forse un po' troppo ambiziosa. Ancora più ambiziosa è sua figlia Lara, Lara Becker.- disse il nonno.-Diciamo che i giovani e anche gli adulti si sono completamente innamorati del loro circolo e di come trattano i cavalli,completamente diverso dal mio.
-Perchè è diverso?- chiesi. Il nonno alzò lo sguardo e mi sembrò di scorgere una scintilla nei suoi occhi.-Sicuramente, l'obbedienza e la perfezione del cavallo sono importanti. Ma io,a differenza dei Becker, non cerco di trovarle incutendo timore nel cavallo. Io ascolto i cavalli e cerco il loro rispetto,dandogli il mio.
-Nonno, mi insegneresti a cavalcare?
Calò il silenzio.
Maria si versò un bicchiere d'acqua tossendo,mentre il nonno si appoggiò allo schienale.-Perchè questa richiesta?
Fissai il piatto.-Io...Ho sempre adorato i cavalli. Sento di avere un legame con loro e saper montare renderebbe questo mio legame più forte.-alzai il viso e lo guardai.-Ti prego,nonno.
Maria battè le mani,eccitata.-Dio,secondo me saresti bravissima!
Il nonno sorrise.-Andare a cavallo non è solamente stare in sella e lasciare che il cavallo faccia tutto. Lo sai?
-Certo!
-Allora,domani in mattinata aiuterai nuovamente Fred. Nel pomeriggio alle 16 in punto faremo la tua prima lezione d'equitazione.
Mi alzai di scatto e corsi ad abbracciarlo. Sentii il nonno che si irrigidiva e lo lasciai andare.-Scusami...Ma sono troppo contenta.
Mi posò una mano ruvida e calda sulla spalla.-Va bene così,Jo.Alle 5 in punto ero in piedi. Alle 6 ero lavata e vestita e alle 6.30 avevo finito di fare colazione. Quando Fred arrivò alle 7,ero seduta in veranda con il suo caffè.
Lo seguii in scuderia, mentre lui scuoteva la testa.-Sei veramente troppo allegra stamattina,Johanna.
-Non chiamarmi così.-dissi,strofinando la mano sulla fronte di Calimero. Mi avvicinai al box di Forlove e lui nitrì. Ma in segno di saluto.
-Che cosa strana.-disse Fred,osservandoci. Alzai le spalle e mi sedetti su un secchio rovesciato.-Bene. Cosa dobbiamo fare?
-Oggi hai la tua prima lezione,giusto?
-Sì,ma...
-Bene.- entrò nella selleria e afferrò una sorta di casco.-Questo è un cap. Quelli classici sono foderati da vellutino. Esistono anche quelli a calotta.
Poi tirò fuori due stivaletti.- Questi sono stivali. Ne esistono di due tipi,ovvero quelli che arrivano fino alla caviglia e quelli fino alle ginocchia.
-Preferisco i stivaletti.
-Allora ti servono queste. Sono delle ghette e servono a proteggere l'interno della gamba. Perfetto,ora passiamo alla sella. Ce ne sono di diversi tipi in base al loro uso, come la sella da dressage o quella per il salto a ostacoli. Noi useremo una sella generale. In questo disegno,sono segnate tutte le parti della sella. Ci serve anche un sottopancia, e useremo uno in tessuto,anche se ci sono anche quelli imbottiti o a cordini. Infine, ci sono diversi tipi di testiere e imboccature.
-Mi sta scoppiando la testa.-ammisi.
-Bene.- rise Fred.-Vado a prendere il tuo cavallo.
-Posso montare Forlove?-ero davanti il suo box e sorrisi timidamente mentre Forlove nitriva.
-Assolutamente no!- si avvicinò al box di un cavallo nero. Anzi, un pony nero.
-Inizierai con lui. Felix è un pony adorabile,docile e gentile. Perfetto per una principiante.- sbuffai ma poi notai quanto fosse davvero dolce Felix e abbozzai un sorriso.-Non è Forlove,ma vabbene comunque.
-Mettiti in testa che non potrai mai nemmeno avvicinarti a Forlove!-esclamò Fred spazientito.- Nemmeno accarezzarlo. Non so cos'è questa fissa per lui,ma vedi di togliertela.
Abbassai lo sguardo e feci uscire Felix dal box. Velocemente,lo governai poi Fred mi porse una coperta rettangolare.-Questo è un sottosella.
L'appoggiai sulla schiena del pony,poi l'agnellino e infine la sella. Fred mi passò il sottopancia,mentre diceva.-Impari in fretta.
Infilai facilmente la testiera,mettendo un braccio sotto il muso del pony e spinsi il morso nella sua bocca,sistemai il sopratesta e allacciando le varie cinghie.
-Direi che adesso sai tutto!
Ero stanchissima, grondavo di sudore e avevo sete. Mentre Fred toglieva i finimenti, infilai la cavezza a Felix e lo condussi nel suo box.
Quando Maria ci chiamò per il pranzo, non mi sembrava vero.
Fred mi camminava accanto e quando mi diede una spintarella non potei fare a meno di notare quanto fosse carino. I riccioli scuri gli cadevano sempre di fronte a gli occhi e lui li scostava paziente.-Perché mi guardi?
Distolsi velocemente lo sguardo.-Non è vero.
-Guarda che non ti conviene innamorarti di me, sono un vero stronzo.- mi voltai di scatto verso di lui ma sorrideva e capii che stava scherzando. Gli diedi una spinta sul petto.-Ti piacerebbe.- e lo precedetti in casa.Alle 15.35 mi osservavo con occhio critico di fronte allo specchio. Maria aveva trovato un paio di pantaloni da equitazione che erano di mio nonno da ragazzo e mi stavano un po' lunghi. Le ghette e i stivali erano perfetti, il cap un po' largo ma non importava. Mi ero infilata una maglietta verde e legato i capelli in una treccia.
Quando arrivai in scuderia, feci uscire Felix dal box e una volta legato iniziai a sellarlo sotto l'occhio vigile di Fred. Alle 15.55 ero pronta.
Mio nonno apparve sulla soglia della scuderia.-Felix...Ottima scelta,Fred. Vieni,Jo?
Fred mi diede una pacca amichevole.-Ricorda...Cammina sempre sul lato sinistro del cavallo.
Iniziai a camminare stringendo le redini e Felix mi seguì docilmente. Il nonno mi aspettava al centro del tondino. Mi sorrise.-Bene.
-Mettiti sul lato sinistro.-si avvicinò e allungò una mano.-Dammi la gamba. Pronta? Uno...due...Su!- feci leva con le braccia e saltando, supportata dalla spinta del nonno, mi aggrappai e mi sedetti.-Oh,sono in sella.
-Sì,infila i piedi nelle staffe...Precise. Bene.-il nonno mi diede una pacca sul ginocchio.-Adesso...Stringi le redini e fai pressione con i polpacci.-Feci come ordinato e Felix,sbuffando, inizio a camminare lentamente. Trattenni il fiato,meravigliata.
-Chiudi la bocca,Jo.-rise il nonno. Risi anche io.
Dopo due,tre giri il nonno disse.-Bene,ora gira!- allargai il braccio sinistro e Felix obbedì.
Dopo aver cambiato direzione, ricominciai a camminare e il nonno annuì.-Bene. Ora sollevati.
-In che senso?
-Sull'inforcatura. Sollevati,tenendo le ginocchia leggermente piegate e il peso sulla parte anteriore del piede. Trova il tuo equilibrio.
Dopo due secondi ricaddi sulla sella, con i muscoli dolenti.
-Riprova!
Dopo esattamente venti minuti, riuscivo ad andare al passo sull'inforcatura.
-E pensa che dovrai farlo anche al trotto e al galoppo.- ride il nonno. Sgranai gli occhi.
-Adesso il trotto.
Sentii il mento che tremava.-Trotto?!
-Si, aumenta la pressione dei polpacci e quando Felix aumenta inizia a battere la sella su e giù. Trova il ritmo.
Con i denti che battevano, aumentai la pressione e quando Felix prese il trotto rimbalzavo sulla sella come una pallina.
-Trova il ritmo,Jo!
Piano piano, mi abituai al ritmo di Felix e iniziai a battere la sella. Dopo circa dieci giri, il nonno mi chiese di fermarmi.-Non male, ma abbiamo appena iniziato. Ora togli i piedi dalle staffe e scendi.- Quando saltai a terra,accarezzai Felix.-Siamo sudatissimi,amico.
-Infatti,sciacqualo con il tubo e poi lascialo pascolare nei paddock.
Mentre sciacquavo Felix, Fred passò lì vicino con il secchio del mangime.-Ehi,com'è andata?
-Bene,ma è molto faticoso.- sorrisi,alzando il pollice.-Mi accompagni nei paddock?
Osservando Felix che pascolava felice, indicai la scuderia.-Forlove non può nemmeno uscire?
-Salterebbe e scapperebbe.-disse Fred,con voce seria. Sbuffai.
-Non è cattivo come sembra...
-Invece si,Jo. Perché non vuoi capirlo?- sbottò lui,irritato. Mi avviai verso casa.-Non ci crederò mai a una simile sciocchezza!- urlai.
Lui mi afferrò per un braccio.-Sei troppo testarda, Jo.
Mi divincolai.-Forse. Ma sono sicura di quello che dico.
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ℐ𝓁 𝒸ℴ𝓇𝒶ℊℊ𝒾ℴ 𝓅ℯ𝓇 𝓋ℴ𝓁𝒶𝓇ℯ.
AdventureDopo un furioso litigio con i suoi genitori, in seguito alla sua bocciatura, Jo è costretta a passare l'estate con suo nonno, che vive da solo da molti anni nel suo ranch. Circondata da cavalli, Jo decide di imparare a cavalcare, instaurando un rap...