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Simona's pov

Suona la sveglia, mi alzo e sul divano c'è ancora Fred che dorme. Vado in cucina e metto su l'acqua per la pasta poi vado in bagno, mi lavo velocemente e mi vesto. Butto giù la pasta, poi mi siedo vicino a Fred e lo accarezzo dolcemente.

"Buongiorno" sussurro al suo orecchio, lui apre gli occhi e mi sorride

"Come mai sono sul tuo divano?"

"Hai bevuto un po' ieri sera, non ricordi?"

"Ora ricordo, forse è meglio se vado tu hai da fare" dice alzandosi

"Ma la mia camicia?"

"I ragazzi delle pulizie l'hanno trovata non so dove nel locale, è sporca di vomito ti vado a prendere una maglia ah e comunque ho già buttato la pasta tu rimani qui per pranzo" dico autoritaria e lui sorride nervosamente

"Sei sempre piena di sorprese" ritorno in sala con una felpa, poi apparecchiamo per il pranzo.

"Stai facendo la scelta giusta" mi dice nel momento esatto in cui mi stavo ponendo quella domanda

"Ne sei sicuro?"

"Te l'ho detto, ascoltalo e capirai"

"E se non volessi ascoltarlo?"

"Hai solo paura di sentire le parole sbagliate, ma non è affatto così, posso assicurartelo" gli prendo la mano e la stringo tra le mie.

"Mi mancherai" dico

"Non smetterai mai di vedermi"

"Non intendevo in quel senso"

"Mi mancherà anche a me" sorride tristemente. Non sta solo perdendo le nostre scopate, bensì anche l'occasione di avermi come più di un'amica. Non so come fa, ma è forte.

"Non preoccuparti per me, ieri sera credo di aver conosciuto una ragazza, chissà magari mi farà scordare della stronza che si è presa il mio cuore" sorride

"Ehy come osi? Quella stronza ti riporta a casa quando sei ubriaco"

"E comunque cosa vuol dire 'Credo' ?"

"Ho un vago ricordo di due occhi azzurri di una ragazza magrolina, poi ricordo un bacio, fine"

"Non dovevi bere così tanto"

"Lo so, scusami, era l'unica soluzione che vedevo"

"Okay ora devo davvero andare, grazie per la maglietta poi te la riporto"

"E io tu farò riavere la camicia floreale"

"No, tienila tu, come ricordo"

"Se la metti così puoi tenerti la mia maglietta"

"Speravo lo dicessi, ha stile, solo tu andresti in giro con una maglietta rossa con la scritta fuck g*d bianca"

"Scemo" ci alziamo da tavola, sparecchio e poi andiamo verso la porta di casa mia.

"Grazie per tutto" gli dico

"Grazie a te amore" mi lascia un lungo bacio sulla fronte, li stringe forte poi esce di casa mia. Nell'esatto momento in cui lui inizia a scendere le scale Vito sbuca.

"Sei in anticipo"

"Avevo tempo" sorride lui

"Entra"

"Che ci faceva Fred qui?"

"L'ho portato a casa mia, quando stavamo chiudendo era ubriaco marcio su un divanetto"

"Tipico" sorride lui

"Tieni questi sono per te"

"Un mazzo di rose rosse, vuoi viziarmi per caso?"

"No voglio solo te"

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Spazio autrice
Tu che dici? Riusciranni a riappacificarsi?

Nella mia testa c'è una tempesta //ShadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora